Vandali ad Halloween, scritte con spray sulle mura del palazzo Vescovile
Il raid nel corso della notte, Sollecito: «Brutto episodio». Indaga la Polizia Locale, al vaglio le riprese delle telecamere
martedì 1 novembre 2022
20.16
Bomboletta spray di colore blu in mano, con il buio - durante la notte di Halloween - qualcuno ha imbrattato le mura di cinta del palazzo Vescovile, un edificio del XIV secolo annesso alla Cattedrale romanica, e del bastione dell'Episcopio, a due passi dalla piccola passerella in legno costruita fra i due moli del porticciolo. Altre scritte con spray nero sono state fatte sulle sedute della rotonda sotto la passerella e nei pressi della derive in piazzale Aeronautica Italiana.
Questa mattina Giovinazzo si è svegliata con le immagini, che subito hanno fatto il giro dei social network, di uno dei suoi simboli sfregiati da ignoti. Le indagini sono scattate immediatamente: sul gesto, infatti, sono già in corso accertamenti da parte della Polizia Locale che passeranno al vaglio la videosorveglianza. «Ci stiamo muovendo su due fronti - ha detto Michele Sollecito -: provvedere alla pulizia in tempi molto rapidi e controllare le immagini delle telecamere dell'area».
Il sindaco confida nelle indagini degli investigatori per cercare di «individuare i soggetti responsabili di questo sfregio», avvenuto presumibilmente nel corso della notte delle streghe, e non si capacita dei motivi che hanno condotto al vandalismo: «Avrei desiderio di far conoscere loro la storia di quelle pietre, il valore storico del nostro porto, l'amore di tutti coloro che ci hanno preceduto e hanno accarezzato quelle pietre perché noi godessimo di tale bellezza», le parole di Sollecito.
Non si tratta dell'unico caso: fra il 16 il 17 febbraio 2019, infatti, il Palazzo Vescovile fu imbrattato con altre scritte. Stesso luogo e anche quella volta il colore era blu. Una vicenda simile. Sollecito, dal canto suo, spera di «dare un segnale forte cercando di ricavare da un brutto episodio una buona opportunità educativa».
Questa mattina Giovinazzo si è svegliata con le immagini, che subito hanno fatto il giro dei social network, di uno dei suoi simboli sfregiati da ignoti. Le indagini sono scattate immediatamente: sul gesto, infatti, sono già in corso accertamenti da parte della Polizia Locale che passeranno al vaglio la videosorveglianza. «Ci stiamo muovendo su due fronti - ha detto Michele Sollecito -: provvedere alla pulizia in tempi molto rapidi e controllare le immagini delle telecamere dell'area».
Il sindaco confida nelle indagini degli investigatori per cercare di «individuare i soggetti responsabili di questo sfregio», avvenuto presumibilmente nel corso della notte delle streghe, e non si capacita dei motivi che hanno condotto al vandalismo: «Avrei desiderio di far conoscere loro la storia di quelle pietre, il valore storico del nostro porto, l'amore di tutti coloro che ci hanno preceduto e hanno accarezzato quelle pietre perché noi godessimo di tale bellezza», le parole di Sollecito.
Non si tratta dell'unico caso: fra il 16 il 17 febbraio 2019, infatti, il Palazzo Vescovile fu imbrattato con altre scritte. Stesso luogo e anche quella volta il colore era blu. Una vicenda simile. Sollecito, dal canto suo, spera di «dare un segnale forte cercando di ricavare da un brutto episodio una buona opportunità educativa».