«Valuteremo l'eventuale costituzione di parte civile»
Il Comune di Giovinazzo sul processo per l'omicidio del 21enne Gaetano Spera
mercoledì 11 novembre 2015
«Circa la richiesta di costituzione di parte civile del Comune di Giovinazzo in riferimento al processo che si celebrerà a carico dei presunti responsabili dell'omicidio del giovane Gaetano Spera, l'Amministrazione comunale intende porre in essere tutte le iniziative tese a rimarcare il valore della legalità e della difesa del territorio da parte di associazioni criminali».
L'Ente municipale ha appreso, grazie al nostro giornale, la richiesta avanzata dal penalista giovinazzese Mario Mongelli, difensore di fiducia della madre e delle sorelle del 21enne, freddato a colpi di pistola il 25 marzo scorso nelle immediate vicinanze dell'area verde intitolata a Giuseppe Palombella. Alla base del delitto, vi sarebbe, secondo la tesi degli inquirenti, un regolamento di conti legato al controllo delle attività di pesca nelle acque antistanti il litorale di Giovinazzo.
Per quell'efferato omicidio, a distanza di quattro mesi, sono stati arrestati con l'accusa di omicidio e rinchiusi nella casa circondariale di Bari, dove sono tuttora detenuti, Vito Arciuli di 19 anni, e suo fratello di 16. Per concorso nell'omicidio, Luca Lafronza, di 23 anni, Ignazio Chimenti, di 26, e Pio Mauro Sparno, di 32. Il processo a carico dei quattro imputati maggiorenni sarà celebrato nei prossimi mesi e il Comune di Giovinazzo non ha ancora deciso se costituirsi parte civile.
La posizione di Palazzo di Città è sintetizzata da una nota inviata agli organi d'informazione: «È stato avviato un iter propedeutico necessario - si legge - al fine di valutare l'eventuale costituzione di parte del civile del nostro Comune nei processi penali nei quali è ipotizzabile che l'intera comunità sia legittimata, quale parte offesa, essendo l'Ente esponenziale di interessi collettivi e soggetto diversamente leso sotto il profilo patrimoniale dalla condotta posta in essere dagli imputati».
«Si valuterà e si sottoporrà, attraverso delibera, - termina il comunicato stampa - la disponibilità a costituirsi parte civile in qualsiasi processo a seguito di condotta criminosa in cui è ipotizzabile un danno all'interesse collettivo».
L'Ente municipale ha appreso, grazie al nostro giornale, la richiesta avanzata dal penalista giovinazzese Mario Mongelli, difensore di fiducia della madre e delle sorelle del 21enne, freddato a colpi di pistola il 25 marzo scorso nelle immediate vicinanze dell'area verde intitolata a Giuseppe Palombella. Alla base del delitto, vi sarebbe, secondo la tesi degli inquirenti, un regolamento di conti legato al controllo delle attività di pesca nelle acque antistanti il litorale di Giovinazzo.
Per quell'efferato omicidio, a distanza di quattro mesi, sono stati arrestati con l'accusa di omicidio e rinchiusi nella casa circondariale di Bari, dove sono tuttora detenuti, Vito Arciuli di 19 anni, e suo fratello di 16. Per concorso nell'omicidio, Luca Lafronza, di 23 anni, Ignazio Chimenti, di 26, e Pio Mauro Sparno, di 32. Il processo a carico dei quattro imputati maggiorenni sarà celebrato nei prossimi mesi e il Comune di Giovinazzo non ha ancora deciso se costituirsi parte civile.
La posizione di Palazzo di Città è sintetizzata da una nota inviata agli organi d'informazione: «È stato avviato un iter propedeutico necessario - si legge - al fine di valutare l'eventuale costituzione di parte del civile del nostro Comune nei processi penali nei quali è ipotizzabile che l'intera comunità sia legittimata, quale parte offesa, essendo l'Ente esponenziale di interessi collettivi e soggetto diversamente leso sotto il profilo patrimoniale dalla condotta posta in essere dagli imputati».
«Si valuterà e si sottoporrà, attraverso delibera, - termina il comunicato stampa - la disponibilità a costituirsi parte civile in qualsiasi processo a seguito di condotta criminosa in cui è ipotizzabile un danno all'interesse collettivo».