Valorizzazione chiese centro storico, accordo firmato tra Comune e Diocesi

Ieri, 28 luglio, la sigla del sindaco Michele Sollecito e di Mons. Domenico Cornacchia

sabato 29 luglio 2023 12.42
È stato sottoscritto venerdì 28 luglio, alle ore 17:30 a Palazzo di Città, il Protocollo d'intesa "Tesori d'Arte Sacra" tra il Comune di Giovinazzo, la Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e la Fondazione Museo Diocesano, finalizzato alla gestione unitaria di beni culturali e alla loro promozione e valorizzazione con azioni mirate.

L'accordo, che potrà avere un respiro triennale, è stato siglato dal sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito, dal Vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, Mons. Domenico Cornacchia, e dal presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, don Angelo Mazzone. Presenti anche l'assessore alla Cultura, Cristina Piscitelli, e la consigliera delegata dal sindaco alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio storico-artistico, Antonella Carlucci, nonché i priori delle confraternite coinvolte, gli assistenti spirituali ed il Vicario zonale, don Pietro Rubini.

Il protocollo consente le aperture straordinarie di diversi beni ecclesiastici, la raccolta fondi per il recupero e la valorizzazione di tale patrimonio e la promozione della conoscenza dei beni attraverso attività editoriali in diverse lingue.

Le chiese di Giovinazzo che sarà possibile visitare durante tutto l'anno, in base ad un calendario prestabilito, sono: la chiesa di Santa Maria Assunta – Concattedrale con succorpo; la chiesa Collegiata dello Spirito Santo; la chiesa di Santa Maria degli Angeli già S. Maria de lo Muro; la chiesa di S. Andrea già S. Carlo; la chiesa della Madonna del Carmine già S. Angelo dei Greci; la chiesa di S. Giovanni Battista vulgo S. Francesco già S. Maria que est episcopio; la chiesa di S. Lorenzo e la chiesa di S. Maria di Costantinopoli già S. Rocco.

La Diocesi assicurerà la tutela e la fruizione dei beni ecclesiastici su indicati con il coordinamento della Fondazione ed il supporto operativo di personale qualificato. Inoltre, si provvederà al recupero e al restauro di opere di particolare valore ed interesse attraverso il coinvolgimento del territorio e l'individuazione di risorse pubbliche e private, vagliando di volta in volta e di comune accordo le opere da sottoporre ad intervento.

Il Comune di Giovinazzo, invece, si impegna a sostenere economicamente il progetto, destinando risorse annuali e inserendo la progettualità all'interno della programmazione culturale e turistica dell'Amministrazione. Saranno così granititi i servizi di apertura, visita guidata, gestione dei siti culturali, attività di ricerca e divulgazione, valorizzazione e comunicazione attività. La Fondazione si impegna, inoltre, a investire una somma pari al 40% delle entrate nelle azioni di recupero e restauro mirato di opere d'arte.

«Viene a crearsi, così, una proficua e sinergica collaborazione tra il Comune, la Diocesi e la Fondazione - spiega il sindaco Michele Sollecito - Con questo atto ci impegniamo non solo a rendere finalmente fruibili, ai giovinazzesi e ai tanti turisti, le nostre chiese, ma anche a valorizzare e a recuperare il nostro patrimonio storico-artistico la cui bellezza è per certi versi non conosciuta come meriterebbe. Recuperare il patrimonio culturale significa recuperare la storia più autentica del nostro territorio».

«Rendere visitabili le chiese del nostro bellissimo Centro Storico, al fine di far conoscere, ammirare ed apprezzare i tesori artistici in esse contenuti, è stato un intento perseguito non solo dall'attuale ma anche dalle precedenti Amministrazioni – dichiara la consigliera Antonella Carlucci con delega alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio storico-artistico. – Ora, con orgoglio e soddisfazione dell'intera maggioranza, possiamo affermare di aver raggiunto questo obiettivo tanto atteso e agognato, grazie anche alla scelta della Diocesi e, soprattutto, del Vescovo, Mons. Domenico Cornacchia, di dotarsi, attraverso la Fondazione Museo Diocesano, di uno strumento nuovo per la valorizzazione del patrimonio ecclesiastico. Il protocollo che abbiamo sottoscritto sancirà un nuovo modo di vivere i nostri monumenti e offrirà, inoltre, la possibilità di recuperare e salvaguardare le bellezze del nostro patrimonio artistico»