Vaccini e Milleproroghe: sconcerto dei sindaci di Italia in Comune per il sì alle autocertificazioni
Anche Depalma tra i primi cittadini che si oppongono alla decisione
sabato 22 settembre 2018
Non solo periferie. Il Milleproroghe che, grazie al voto del Senato è divenuto legge, contiene disposizioni anche in fatto di vaccini. Il testo stabilisce che per l'anno scolastico in corso resterà valida l'autocertificazione per la frequenza scolastica per materne e asili nido fino al 10 marzo 2019.
Unanime lo sconcerto dei sindaci di Italia in Comune in Puglia i quali, nei mesi scorsi, hanno intrapreso quella che hanno definito una "battaglia di civiltà" in favore della salute collettiva. Colonna a Mola di Bari, Tommaso Depalma a Giovinazzo, Tutolo a Lucera, Abbaticchio a Bitonto, Longo a Maruggio sono solo alcuni dei Primi Cittadini che avevano preventivamente agito con ordinanze 'sì vax', incassando il plauso di medici, esponenti del settore sanitario ed Istituzioni, come quello del Presidente Anci Puglia, Domenico Vitto, e del Presidente dell'Ordine dei Medici, Filippo Anelli, il quale aveva, con una lettera aperta, invitato quanti più sindaci possibile a fare altrettanto.
Nei provvedimenti a firma dei Primi Cittadini pugliesi viene disposta la mancata ammissione ai nidi e alle materne per i bambini da 0 a 6 anni privi della certificazione che attesti le avvenute vaccinazioni. Oggi, invece, l'indirizzo del Governo è esattamente di segno contrario.
«Abbiamo cercato, con gli strumenti a nostra disposizione, di colmare i buchi di una politica fatta solo di proclami a mezzo social. Anche quando in ballo c'è la salute pubblica. La nuova norma irresponsabilmente mantiene intatta la validità dell'autocertificazione per le vaccinazioni ed è stata, per tal motivo, contestata anche dai dirigenti scolastici. È assurdo come il Governo stia ignorando le voci di Istituzioni, genitori, medici», è stato il commento di Giuseppe Colonna.
A lui ha fatto eco Alfredo Longo, di professione medico, che amministra il comune di Maruggio, in provincia di Taranto, e che è stato fra i primi a emanare una disposizione ad hoc contro le autocertificazioni: «Pur essendo un medico, non voglio entrare nel merito scientifico della questione. Ho agito da sindaco, ovvero da Autorità sanitaria locale e, quindi, sentendo addosso la responsabilità della salute collettiva. Il fatto che tanti altri sindaci di tutta Italia abbiano seguito questo input vuol dire che il buonsenso ha prevalso. Purtroppo, però, lo stesso non è accaduto in Parlamento dove è stato approvato un testo non idoneo a superare le disposizioni e gli obblighi del decreto Lorenzin».
Unanime lo sconcerto dei sindaci di Italia in Comune in Puglia i quali, nei mesi scorsi, hanno intrapreso quella che hanno definito una "battaglia di civiltà" in favore della salute collettiva. Colonna a Mola di Bari, Tommaso Depalma a Giovinazzo, Tutolo a Lucera, Abbaticchio a Bitonto, Longo a Maruggio sono solo alcuni dei Primi Cittadini che avevano preventivamente agito con ordinanze 'sì vax', incassando il plauso di medici, esponenti del settore sanitario ed Istituzioni, come quello del Presidente Anci Puglia, Domenico Vitto, e del Presidente dell'Ordine dei Medici, Filippo Anelli, il quale aveva, con una lettera aperta, invitato quanti più sindaci possibile a fare altrettanto.
Nei provvedimenti a firma dei Primi Cittadini pugliesi viene disposta la mancata ammissione ai nidi e alle materne per i bambini da 0 a 6 anni privi della certificazione che attesti le avvenute vaccinazioni. Oggi, invece, l'indirizzo del Governo è esattamente di segno contrario.
«Abbiamo cercato, con gli strumenti a nostra disposizione, di colmare i buchi di una politica fatta solo di proclami a mezzo social. Anche quando in ballo c'è la salute pubblica. La nuova norma irresponsabilmente mantiene intatta la validità dell'autocertificazione per le vaccinazioni ed è stata, per tal motivo, contestata anche dai dirigenti scolastici. È assurdo come il Governo stia ignorando le voci di Istituzioni, genitori, medici», è stato il commento di Giuseppe Colonna.
A lui ha fatto eco Alfredo Longo, di professione medico, che amministra il comune di Maruggio, in provincia di Taranto, e che è stato fra i primi a emanare una disposizione ad hoc contro le autocertificazioni: «Pur essendo un medico, non voglio entrare nel merito scientifico della questione. Ho agito da sindaco, ovvero da Autorità sanitaria locale e, quindi, sentendo addosso la responsabilità della salute collettiva. Il fatto che tanti altri sindaci di tutta Italia abbiano seguito questo input vuol dire che il buonsenso ha prevalso. Purtroppo, però, lo stesso non è accaduto in Parlamento dove è stato approvato un testo non idoneo a superare le disposizioni e gli obblighi del decreto Lorenzin».