Una vita sulle navi: due amici giovinazzesi si ritrovano in Uruguay
La storia dell'incontro tra Mario Mastropasqua e Cesare Cortese
giovedì 28 marzo 2024
12.57
Lui è Primo Ufficiale di navigazione e lavora da 16 anni per Costa Crociere. Una vita spesa sulle navi e per amore del mare, elemento caratterizzante della sua infanzia. Lui è Mario Mastropasqua e mai avrebbe pensato di poter incontrare un vecchio amico addirittura in Uruguay, Montevideo.
Il 15 marzo scorso, però, la Costa Fascinosa e l'ammiraglia della Marina Militare, la nave scuola "Amerigo Vespucci" hanno solcato il mare uruguayano e si è incontrato con Cesare Cortese, imbarcato sul veliero come nocchiere.
«È stato un incontro bellissimo ed indimenticabile - ha commentato Mastropasqua - tra due navi che sono, ognuna nel proprio settore, delle vere e proprie eccellenze». Un incontro tra due eccellenze e lo stupore dei due protagonisti nel vedersi in quello stesso posto, lontani migliaia di chilometri dalla propria terra. Il sorriso, l'abbraccio ed una giornata passata insieme, a scattare qualche foto che ha immortalato un momento di grandissimo impatto emotivo.
L'auspicio di Mastropasqua è che, anche attraverso storie come questa, tanti giovani possano appassionarsi alla vita di bordo, ad una professione, sia in campo civile sia militare, fatta di enormi sacrifici pari però alle enormi soddisfazioni. Chissà come sarà stato bello per i due scambiare qualche liberatoria parola in dialetto e scherzarci su. A loro, l'augurio della nostra redazione affinché portino avanti le rispettive carriere con orgoglio e professionalità.
Il 15 marzo scorso, però, la Costa Fascinosa e l'ammiraglia della Marina Militare, la nave scuola "Amerigo Vespucci" hanno solcato il mare uruguayano e si è incontrato con Cesare Cortese, imbarcato sul veliero come nocchiere.
«È stato un incontro bellissimo ed indimenticabile - ha commentato Mastropasqua - tra due navi che sono, ognuna nel proprio settore, delle vere e proprie eccellenze». Un incontro tra due eccellenze e lo stupore dei due protagonisti nel vedersi in quello stesso posto, lontani migliaia di chilometri dalla propria terra. Il sorriso, l'abbraccio ed una giornata passata insieme, a scattare qualche foto che ha immortalato un momento di grandissimo impatto emotivo.
L'auspicio di Mastropasqua è che, anche attraverso storie come questa, tanti giovani possano appassionarsi alla vita di bordo, ad una professione, sia in campo civile sia militare, fatta di enormi sacrifici pari però alle enormi soddisfazioni. Chissà come sarà stato bello per i due scambiare qualche liberatoria parola in dialetto e scherzarci su. A loro, l'augurio della nostra redazione affinché portino avanti le rispettive carriere con orgoglio e professionalità.