Una Ford Fiesta cannibalizzata dai ladri dei pezzi di ricambio
L'ha recuperata la Polizia Locale, su segnalazione delle Guardie Campestri, in località Peragineto
giovedì 15 ottobre 2020
È stata ritrovata all'interno di un fondo in località Peragineto, nelle campagne di Giovinazzo, una Ford Fiesta del tutto irriconoscibile a cui è stato rubato ogni tipo di componente. I ladri hanno smontato tutto quello che si poteva smontare: l'auto è stata letteralmente cannibalizzata.
Al mezzo i banditi hanno asportato ogni tipo di componente (dagli pneumatici al cruscotto, dal navigatore agli sportelli, dal motore ai fari anteriori sino a varie parti della carrozzeria), prima di abbandonarla. Ritrovata dalla Polizia Locale, su segnalazione delle Guardie Campestri, durante un pattugliamento delle vie rurali (era ben occultata tra gli alberi di ulivi e la vegetazione circostante, nda), dagli accertamenti eseguiti è venuto a galla che l'auto era stata rubata.
Quel che è rimasto del veicolo è stato recuperato e messo a disposizione del legittimo proprietario (ed in particolar modo dei periti assicurativi), mentre sono in corso indagini da parte degli uomini del maggiore Ivano Marzano sull'azione dei banditi. Gente esperta che, con molta probabilità, ha agito su commissione nel campo del racket delle auto cannibalizzate e di un giro, quello dei pezzi di ricambio, che sta diventando sempre più intenso e fruttuoso.
Lo smembramento del veicolo alimenta a livello nazionale ed internazionale il mercato illegale di pezzi di ricambio. I profitti generati dal business dei furti sono in crescita sia in Europa sia negli Stati Uniti e da una recente stima in Italia si attesta intorno ai 20 miliardi di euro.
Al mezzo i banditi hanno asportato ogni tipo di componente (dagli pneumatici al cruscotto, dal navigatore agli sportelli, dal motore ai fari anteriori sino a varie parti della carrozzeria), prima di abbandonarla. Ritrovata dalla Polizia Locale, su segnalazione delle Guardie Campestri, durante un pattugliamento delle vie rurali (era ben occultata tra gli alberi di ulivi e la vegetazione circostante, nda), dagli accertamenti eseguiti è venuto a galla che l'auto era stata rubata.
Quel che è rimasto del veicolo è stato recuperato e messo a disposizione del legittimo proprietario (ed in particolar modo dei periti assicurativi), mentre sono in corso indagini da parte degli uomini del maggiore Ivano Marzano sull'azione dei banditi. Gente esperta che, con molta probabilità, ha agito su commissione nel campo del racket delle auto cannibalizzate e di un giro, quello dei pezzi di ricambio, che sta diventando sempre più intenso e fruttuoso.
Lo smembramento del veicolo alimenta a livello nazionale ed internazionale il mercato illegale di pezzi di ricambio. I profitti generati dal business dei furti sono in crescita sia in Europa sia negli Stati Uniti e da una recente stima in Italia si attesta intorno ai 20 miliardi di euro.