Un vero successo i laboratori di "In ogni senso festival"
E questa sera si replica con il laboratorio sull'antica arte della cartapesta
venerdì 20 luglio 2018
21.23
La carta, materiale spesso svalutato, ed invece essenziale nella nostra vita quotidiana, grazie all'idea particolare messa in campo dall'associazione Tracce guidata da Ileana Spezzacatena con "In ogni senso festival", si è trasformata in modo utile.
I primi due laboratori gratuiti, ricchi di sperimentazione, rivolti ai ragazzi, si sono svolti nella sala San Felice. Il primo laboratorio è stato quello della "Poesia tra le pieghe" di Cut-up secondo il Metodo Caviardage® di Tina Festa, marchio registrato in tutta Europa, condotto da Immacolata Mancino e Letizia Cobaltini, formatrici certificate.
All'incontro molto interessante hanno partecipato dieci ragazzi, tutti maschi, e cinque adulti tutti attratti e di sicuro appassionati di approfondire la conoscenza della scrittura creativa poetica. Il metodo aiuta a scrivere pensieri e poesie partendo da testi già scritti: testi di canzoni, poesie edite, pagine di libri da buttar via, articoli di giornale.
«La tecnica di base - hanno affermato le due formatrici Mancino e Cobaltini - si contamina con svariate tecniche artistiche, come il collage, e pittoriche, come pittura ed acquerello. Il risultato è una poesia visiva: piccoli capolavori che attraverso segni, parole e colori danno vita ad emozioni non facili da metter fuori nella vita quotidiana. Ecco che si potranno realizzare, con il Metodo Caviardage® - hanno proseguito - biglietti, piccoli libri e cartoncini con le tecniche della piegatura della carta che si ispirano al pop-up e all'origami».
La presidente dell'associazione culturale Tracce ha espresso soddisfazione per le attività di laboratorio ed in merito al Metodo Caviardage® si è così espressa «Ho pensato di inserire questo laboratorio - ha affermato Ileana Spezzacatena - perché questa tecnica permette a chi pensa di non saper scrivere di creare comunque un testo prendendo parole da poesie, canzoni e libri che rivivono e rinascono diventando poesie e composizioni poetiche che vengono incollate e incorniciate su una base, un supporto di carta colorata o dipinta oppure decorata. L'effetto finale è davvero sorprendente».
Ieri pomeriggio la gioiosità si è toccata con mano nell'attività di laboratorio "Musica di carta" ideato e condotto dalla docente di musica e pianoforte Anna Catino in collaborazione con la scuola comunale di musica "Filippo Cortese" di Giovinazzo.
Circa venti bambini in età compresa tra i sei e i tredici anni hanno "fatto musica" utilizzando diverse tipologie di carta: abrasiva, carta forno, alluminio, sacchetti di carta bianca per alimenti, rotoli di carta igienica, carta crespa per costruire sonagli, maracas, tamburelli, bastone della pioggia con estro fantasia e tanta creatività. I sacchetti bianchi di carta in cui soffiare dentro e poi strofinare hanno prodotto un suono simpatico.
L'obiettivo, suonare con la carta, è stato pienamente raggiunto e giocare con la musica è stato molto entusiasmante per tutti i partecipanti che hanno potuto scoprire le sonorità dei diversi tipi di carta. Ecco che percuotere, strofinare, cozzare, stropicciare, strattonare, scuotere hanno dato la possibilità di realizzare suoni e musiche di carta.
«Il laboratorio - ha affermato Anna Catino - è servito a rivalutare varie tipologie di carta che solitamente sono considerate di scarto e che invece sono state valorizzate dal punto di vista pittorico e sonoro. I bambini e i ragazzi hanno potuto vivere un'esperienza collettiva divertente e allo stesso tempo formativa».
Al termine della gioiosa attività di laboratorio, arricchita dalla vivacità dei bambini, tutti gli strumenti sono stati utilizzati in una performance ritmico-musicale. Questa sera fino alle ore 20.00 nella sala San Felice si terrà il laboratorio sull'antica arte della cartapesta condotto dall'artista Luigia Bressan.
I primi due laboratori gratuiti, ricchi di sperimentazione, rivolti ai ragazzi, si sono svolti nella sala San Felice. Il primo laboratorio è stato quello della "Poesia tra le pieghe" di Cut-up secondo il Metodo Caviardage® di Tina Festa, marchio registrato in tutta Europa, condotto da Immacolata Mancino e Letizia Cobaltini, formatrici certificate.
All'incontro molto interessante hanno partecipato dieci ragazzi, tutti maschi, e cinque adulti tutti attratti e di sicuro appassionati di approfondire la conoscenza della scrittura creativa poetica. Il metodo aiuta a scrivere pensieri e poesie partendo da testi già scritti: testi di canzoni, poesie edite, pagine di libri da buttar via, articoli di giornale.
«La tecnica di base - hanno affermato le due formatrici Mancino e Cobaltini - si contamina con svariate tecniche artistiche, come il collage, e pittoriche, come pittura ed acquerello. Il risultato è una poesia visiva: piccoli capolavori che attraverso segni, parole e colori danno vita ad emozioni non facili da metter fuori nella vita quotidiana. Ecco che si potranno realizzare, con il Metodo Caviardage® - hanno proseguito - biglietti, piccoli libri e cartoncini con le tecniche della piegatura della carta che si ispirano al pop-up e all'origami».
La presidente dell'associazione culturale Tracce ha espresso soddisfazione per le attività di laboratorio ed in merito al Metodo Caviardage® si è così espressa «Ho pensato di inserire questo laboratorio - ha affermato Ileana Spezzacatena - perché questa tecnica permette a chi pensa di non saper scrivere di creare comunque un testo prendendo parole da poesie, canzoni e libri che rivivono e rinascono diventando poesie e composizioni poetiche che vengono incollate e incorniciate su una base, un supporto di carta colorata o dipinta oppure decorata. L'effetto finale è davvero sorprendente».
Ieri pomeriggio la gioiosità si è toccata con mano nell'attività di laboratorio "Musica di carta" ideato e condotto dalla docente di musica e pianoforte Anna Catino in collaborazione con la scuola comunale di musica "Filippo Cortese" di Giovinazzo.
Circa venti bambini in età compresa tra i sei e i tredici anni hanno "fatto musica" utilizzando diverse tipologie di carta: abrasiva, carta forno, alluminio, sacchetti di carta bianca per alimenti, rotoli di carta igienica, carta crespa per costruire sonagli, maracas, tamburelli, bastone della pioggia con estro fantasia e tanta creatività. I sacchetti bianchi di carta in cui soffiare dentro e poi strofinare hanno prodotto un suono simpatico.
L'obiettivo, suonare con la carta, è stato pienamente raggiunto e giocare con la musica è stato molto entusiasmante per tutti i partecipanti che hanno potuto scoprire le sonorità dei diversi tipi di carta. Ecco che percuotere, strofinare, cozzare, stropicciare, strattonare, scuotere hanno dato la possibilità di realizzare suoni e musiche di carta.
«Il laboratorio - ha affermato Anna Catino - è servito a rivalutare varie tipologie di carta che solitamente sono considerate di scarto e che invece sono state valorizzate dal punto di vista pittorico e sonoro. I bambini e i ragazzi hanno potuto vivere un'esperienza collettiva divertente e allo stesso tempo formativa».
Al termine della gioiosa attività di laboratorio, arricchita dalla vivacità dei bambini, tutti gli strumenti sono stati utilizzati in una performance ritmico-musicale. Questa sera fino alle ore 20.00 nella sala San Felice si terrà il laboratorio sull'antica arte della cartapesta condotto dall'artista Luigia Bressan.