Un pezzo di Giovinazzo a Milano per la "Limonaia di Boboli" di Nicola De Matteo

L'evento è stato organizzato dalla Fondazione Cea

lunedì 20 settembre 2021
A cura di Gabriella Serrone
C'era un bel pezzo di Giovinazzo alla Fornace Gola, sul naviglio pavese a Milano, venerdì scorso, 17 settembre.

L'occasione è stata data dalla presentazione meneghina del libro di Nicola De Matteo, delegato metropolitano all'Istituto Vittorio Emanuele II, "La limonia di Boboli" (Florestano edizioni di Roberta Magarelli). L'evento, inserito nell'ambito di una rassegna che premia i giovani, è stato organizzato dalla Fondazione Michele Cea, presieduta dall'ingegnere Nicola Cea, con Lina Bavaro a ricoprire il ruolo di Vicepresidente.

La serata in uno dei luoghi di grande conversione urbanistica della vecchia Milano è stato impreziosito della presenza della critica letteraria Annalisa Cantù e dalla presenza di tanti membri dell'Associazione Pugliesi del capoluogo lombardo, giunti grazie alla grande attività di promozione culturale del giovinazzese Agostino Picicco, giornalista, scrittore, nell'Ufficio comunicazione dell'Università Cattolica.

Ed è stato proprio lo stesso Picicco ad animare un dibattito di grande livello, mai banale e che ha avuto il merito di porre l'accento sui temi salienti trattati nell'opera di De Matteo, quali, tra gli altri, l'appartenenza ai luoghi, l'amore in età senile, il ruolo chiave della famiglia in un Sud per fortuna ancora uguale a se stesso.

«In amore niente è più rivoluzionario della gentilezza», ha detto Nicola De Matteo quasi a consuntivo del suo pensiero letterario, quando è stato trattato il rapporto consumato nella clandestinità tra i due protagonisti dal primo racconto "La Sequenza di Fibonacci".

Grazie alla Fondazione Cea ed all'Associazione Pugliesi a Milano, la nostra terra è ben rappresentata nella capitale economica italiana, oggi più che mai laboratorio di nuovi impulsi in ambito culturale, anticipatori forse di nuovi cambiamenti nel modo di concepire la metropoli.
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