Un percorso partecipato per il quarto Piano Sociale di Zona
L'Assessore Sollecito: «Momento importante per Giovinazzo e Molfetta»
mercoledì 14 marzo 2018
«Il varo del quarto Piano Sociale di Zona è un momento importante per le comunità cittadine di Giovinazzo e Molfetta». Così l'Assessore comunale alle Politiche Sociali, Michele Sollecito, ha commentato la notizia della imminente partenza del quarto Piano che interessa i due comuni.
Inizierà a breve una fase di co-progettazione prevista dal Piano Regionale delle Politiche Sociali ed approvato dalla Giunta regionale lo scorso 28 dicembre 2017. Si tratta, fanno sapere da Palazzo di Città, di una buona prassi, articolata in varie fasi. La primissima è quella della concertazione tra i vari attori (Istituti scolastici, sindacati, ASL ecc.) e le associazioni e le cooperative presenti sul territorio che lavorano nel cosiddetto Terzo settore. Il tutto per consentire di incanalare energie e risorse in interventi mirati, che tengano realmente conto dei bisogni che emergeranno da una prima analisi delle esigenze del territorio stesso.
Poi si dovrebbe passare alla stipula di un nuovo protocollo d'intesa con le organizzazioni sindacali e di un "patto di partecipazione" con le realtà che operano nel sociale.
Un percorso virtuoso, salutato con entusiasmo da Michele Sollecito: «Innanzitutto - ha detto - sarà l'occasione per mettere a fuoco i risultati raggiunti, i nuovi bisogni e nuovi interventi capaci di soddisfare al meglio le esigenze particolari del nostro territorio. Il Piano Regionale è già un'ottima guida per avviare il nostro percorso - ha sottolineato il Vicesindaco - perché contempla già le esperienze avviate finora, penso all'inclusione sociale ad esempio, e necessitano magari di ulteriori sviluppi.
Tutte le associazioni di Giovinazzo - ha spiegato - hanno ricevuto per posta elettronica il manifesto del percorso e il file del Piano Regionale. Tutti coloro che non hanno ricevuto correttamente il materiale, o che magari volessero iscriversi al percorso partecipativo e ricevere così il materiale e altri aggiornamenti, possono scrivere alla mail ufficiodipianoambito1@comune.molfetta.ba.it Il nostro auspicio - ha concluso Sollecito - è favorire una partecipazione consapevole e costruttiva».
Inizierà a breve una fase di co-progettazione prevista dal Piano Regionale delle Politiche Sociali ed approvato dalla Giunta regionale lo scorso 28 dicembre 2017. Si tratta, fanno sapere da Palazzo di Città, di una buona prassi, articolata in varie fasi. La primissima è quella della concertazione tra i vari attori (Istituti scolastici, sindacati, ASL ecc.) e le associazioni e le cooperative presenti sul territorio che lavorano nel cosiddetto Terzo settore. Il tutto per consentire di incanalare energie e risorse in interventi mirati, che tengano realmente conto dei bisogni che emergeranno da una prima analisi delle esigenze del territorio stesso.
Poi si dovrebbe passare alla stipula di un nuovo protocollo d'intesa con le organizzazioni sindacali e di un "patto di partecipazione" con le realtà che operano nel sociale.
Un percorso virtuoso, salutato con entusiasmo da Michele Sollecito: «Innanzitutto - ha detto - sarà l'occasione per mettere a fuoco i risultati raggiunti, i nuovi bisogni e nuovi interventi capaci di soddisfare al meglio le esigenze particolari del nostro territorio. Il Piano Regionale è già un'ottima guida per avviare il nostro percorso - ha sottolineato il Vicesindaco - perché contempla già le esperienze avviate finora, penso all'inclusione sociale ad esempio, e necessitano magari di ulteriori sviluppi.
Tutte le associazioni di Giovinazzo - ha spiegato - hanno ricevuto per posta elettronica il manifesto del percorso e il file del Piano Regionale. Tutti coloro che non hanno ricevuto correttamente il materiale, o che magari volessero iscriversi al percorso partecipativo e ricevere così il materiale e altri aggiornamenti, possono scrivere alla mail ufficiodipianoambito1@comune.molfetta.ba.it Il nostro auspicio - ha concluso Sollecito - è favorire una partecipazione consapevole e costruttiva».