Un percorso cittadino per dire "NO" alla violenza sulle donne
Domenica 24 novembre la marcia a più tappe organizzata dall'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Giovinazzo, Consulta Femminile e Fidapa
lunedì 25 novembre 2024
15.50
Giovinazzo ha celebrato con 24 ore di anticipo, domenica 24 novembre, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che ricorre quest'oggi, 25 novembre.
Intensa l'iniziativa voluta dall'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Giovinazzo e la Consulta Femminile, che hanno deciso di sfilare per le vie della città con un percorso a tappe molto suggestivo, per ribadire il fermo "NO" alla violenza di genere che continua ad occupare le cronache nazionali.
La 'Marcia contro la violenza sulle donne' è partita alle 17.30 dal Parco Scianatico dove erano presenti il sindaco Michele Sollecito e l'assessora alle Pari Opportunità, Vincenza Serrone, insieme alla presidente della Consulta Femminile, Eleonora Alessandra Adesso, ed i vertici della Fidapa e delle associazioni che si occupano anche di violenza sulle donne. In quel luogo simbolo è stata illuminata la panchina rossa, installata nel Parco a memoria delle future generazioni affinché la mattanza si arresti. Poi il flash mob all'interno del campo da bocce su pattini a rotelle a ribadire quanto l'argomento interessi anche giovanissime donne e non solo madri di famiglia.
Un corteo è quindi partito alla volta di piazza Sant'Agostino, dove è stata illuminata ancora con il colore rosso dedicata anni fa alle donne vittime di femminicidi. Letture di studenti ed alcune riflessioni hanno reso ancor più intenso un momento di per sé solenne. In Villa Comunale è stata illuminata di tosso la fontana centrale, così come è stato fatto con la bella Fontana dei Tritoni in Piazza Vittorio Emanuele II. Letture e performance hanno arricchito un percorso che non può più essere dimostrativo, un richiamo alle coscienze sopite, ma dev'essere presidio permanente della società sana, uomini e donne insieme. La scia di sangue deve essere fermata, una legge c'è, ma è la cultura che dev'essere cambiata, partendo dalle giovani generazioni.
«Quella di domenica - avevano spiegato da Palazzo di Città - è solo la prima di una serie di iniziative che l'Assessorato alle Pari Opportunità e la Consulta stanno organizzando sino al mese di marzo 2025. La volontà è quella di continuare a mantenere i riflettori sempre accesi su un tragico problema sociale non solo un giorno all'anno, ma in modo continuativo perché tutti siano informati e tutte sappiano come difendersi e venire fuori da violenze fisiche e psicologiche».
Nelle foto della Fidapa Giovinazzo alcuni momenti di una serata che non può e non deve restare isola nel mare dell'indifferenza.
Intensa l'iniziativa voluta dall'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Giovinazzo e la Consulta Femminile, che hanno deciso di sfilare per le vie della città con un percorso a tappe molto suggestivo, per ribadire il fermo "NO" alla violenza di genere che continua ad occupare le cronache nazionali.
La 'Marcia contro la violenza sulle donne' è partita alle 17.30 dal Parco Scianatico dove erano presenti il sindaco Michele Sollecito e l'assessora alle Pari Opportunità, Vincenza Serrone, insieme alla presidente della Consulta Femminile, Eleonora Alessandra Adesso, ed i vertici della Fidapa e delle associazioni che si occupano anche di violenza sulle donne. In quel luogo simbolo è stata illuminata la panchina rossa, installata nel Parco a memoria delle future generazioni affinché la mattanza si arresti. Poi il flash mob all'interno del campo da bocce su pattini a rotelle a ribadire quanto l'argomento interessi anche giovanissime donne e non solo madri di famiglia.
Un corteo è quindi partito alla volta di piazza Sant'Agostino, dove è stata illuminata ancora con il colore rosso dedicata anni fa alle donne vittime di femminicidi. Letture di studenti ed alcune riflessioni hanno reso ancor più intenso un momento di per sé solenne. In Villa Comunale è stata illuminata di tosso la fontana centrale, così come è stato fatto con la bella Fontana dei Tritoni in Piazza Vittorio Emanuele II. Letture e performance hanno arricchito un percorso che non può più essere dimostrativo, un richiamo alle coscienze sopite, ma dev'essere presidio permanente della società sana, uomini e donne insieme. La scia di sangue deve essere fermata, una legge c'è, ma è la cultura che dev'essere cambiata, partendo dalle giovani generazioni.
«Quella di domenica - avevano spiegato da Palazzo di Città - è solo la prima di una serie di iniziative che l'Assessorato alle Pari Opportunità e la Consulta stanno organizzando sino al mese di marzo 2025. La volontà è quella di continuare a mantenere i riflettori sempre accesi su un tragico problema sociale non solo un giorno all'anno, ma in modo continuativo perché tutti siano informati e tutte sappiano come difendersi e venire fuori da violenze fisiche e psicologiche».
Nelle foto della Fidapa Giovinazzo alcuni momenti di una serata che non può e non deve restare isola nel mare dell'indifferenza.