"Un giovinazzese a New York", stasera lo show di Pasqualino Beltempo
Appuntamento alle 20.00 in piazzale Aeronautica Militare
lunedì 26 luglio 2021
Il racconto in musica di momenti di vita di un giovane italiano a New York: Pasqualino Beltempo. Questo in sintesi il contenuto dello show dal titolo "Un giovinazzese a New York", che si terrà questa sera, lunedì 26 luglio, alle ore 20.00, nel Piazzale Areonautica Militare a Giovinazzo. Lo spettacolo è stato ideato dal musicista Gabriele Mastropasqua, sassofonista appassionato di jazz ed arrangiatore.
In questo periodo Beltempo è a Giovinazzo, sua città d'origine, e sarà tra i protagonisti di una tra le serate presenti nel cartellone estivo varato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Giovinazzo.
Lo show di questa sera è di fatto un percorso musicale cantato, in cui vengono narrate alcune tra le sue esperienze anche in forma ironica. Tante e tutte interessanti sono state le esperienze che l'artista Pasqualino Beltempo ha fatto nella "Grande mela"; il suo sogno americano, recitare e cantare nei musical, ha elementi di concretezza perché molti dei suoi progetti artistici si sono realizzati in una delle città più affascinanti del mondo.
«Ho scritto dei pezzi durante questo periodo di inattività artistica e mio cugino Gabriele Mastropasqua li ha arrangiati; i brani raccontano varie esperienze della mia vita a New York, e anche a Giovinazzo, come persona che vive fuori. C'è un pezzo che parla della costante ansia della vita da artista, placata da semplici momenti a Starbucks in cui riesco a organizzarmi e calmarmi un po'; poi c'è un pezzo su come New York sia matta, ma la sola città fatta per me perché mi spinge sempre a dare il massimo; c'è un pezzo sulla verità dello stereotipo che gli italiani mangino sempre pasta. Un brano, il mio preferito, "Ho perso il treno" è un pezzo in cui vedo molti coetanei infelici assorbiti dalle forzature sociali e di come ogni volta che torno qui a Giovinazzo mi sembra che tutti siano su un treno per cui io sono felicemente sprovvisto di biglietto. In più faremo altri pezzi e cover che ispirano la mia creatività compositiva. Fosse stato per me - ha concluso - i brani sarebbero rimasti in un cassetto, ma grazie a mio cugino che mi spinge a esibirmi quando sono qui, li proporremo dal vivo».
In questo periodo Beltempo è a Giovinazzo, sua città d'origine, e sarà tra i protagonisti di una tra le serate presenti nel cartellone estivo varato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Giovinazzo.
Lo show di questa sera è di fatto un percorso musicale cantato, in cui vengono narrate alcune tra le sue esperienze anche in forma ironica. Tante e tutte interessanti sono state le esperienze che l'artista Pasqualino Beltempo ha fatto nella "Grande mela"; il suo sogno americano, recitare e cantare nei musical, ha elementi di concretezza perché molti dei suoi progetti artistici si sono realizzati in una delle città più affascinanti del mondo.
Con Pasqualino Beltempo in voce vi saranno nella sezione fiati Tony Santoruvo, Antonio Fallacara e Gabriele Mastropasqua; nella sezione ritmica Antonio Simone, Angelo Verbena e Marcello Spallucci.
LE ANTICIPAZIONI DI PASQUALINO BELTEMPO
Pasqualino Beltempo è uno dei talenti artistici della nostra città, tra i protagonisti della nostra rubrica "L'Arte ci unisce" pubblicata su GiovinazzoViva durante il lockdown del 2020 in cui l'artista ci inviò un video messaggio da New York. Abbiamo sentito l'attore e cantante che ci ha raccontato qualche passaggio in anteprima sulla serata.«Ho scritto dei pezzi durante questo periodo di inattività artistica e mio cugino Gabriele Mastropasqua li ha arrangiati; i brani raccontano varie esperienze della mia vita a New York, e anche a Giovinazzo, come persona che vive fuori. C'è un pezzo che parla della costante ansia della vita da artista, placata da semplici momenti a Starbucks in cui riesco a organizzarmi e calmarmi un po'; poi c'è un pezzo su come New York sia matta, ma la sola città fatta per me perché mi spinge sempre a dare il massimo; c'è un pezzo sulla verità dello stereotipo che gli italiani mangino sempre pasta. Un brano, il mio preferito, "Ho perso il treno" è un pezzo in cui vedo molti coetanei infelici assorbiti dalle forzature sociali e di come ogni volta che torno qui a Giovinazzo mi sembra che tutti siano su un treno per cui io sono felicemente sprovvisto di biglietto. In più faremo altri pezzi e cover che ispirano la mia creatività compositiva. Fosse stato per me - ha concluso - i brani sarebbero rimasti in un cassetto, ma grazie a mio cugino che mi spinge a esibirmi quando sono qui, li proporremo dal vivo».