Un calcolatore per definire il rischio di tumore alla prostata: il prof. Cormìo spiega come funziona

Intervista al Responsabile della Struttura di Endourologia degli Ospedali Riuniti di Foggia

venerdì 19 aprile 2019
A cura di Gianluca Battista
Calcolare il rischio di avere un tumore alla prostata con elevata percentuale di precisione. Non si tratta dell'ultimo ritrovato scientifico di una prestigiosa e lontana università statunitense, ma del concreto risultato del grande lavoro del Dipartimento Nefro-Urologico degli Ospedali Riuniti di Foggia.
Responsabile di questo ambizioso progetto di ricerca, pubblicato nella prestigiosa rivista scientifica internazionale Frontiers in Oncology è il giovinazzese Luigi Cormìo, professore di Urologia presso l'Università degli Studi del capoluogo dauno e Responsabile della Struttura di Endourologia degli Ospedali Riuniti di Foggia.
Cinquantatre anni, una formazione straordinaria per completezza anche all'estero, medico di grande affidabilità ed esperienza, Luigi Cormìo rappresenta un'eccellenza nazionale ed internazionale nel campo dell'urologia e noi abbiamo voluto incontrarlo nel suo studio giovinazzese per farci raccontare nel dettaglio di cosa si tratta e del perché la notizia abbia avuto grande eco nel mondo della medicina e su riviste scientifiche. E ciò che leggerete è il risultato della nostra chiacchierata.

Professore, come funziona esattamente questo calcolatore? Di cosa si tratta, ce lo può spiegare con parole comprensibili ai nostri lettori?
Si tratta di un programma computerizzato che permette il calcolo del rischio di carcinoma prostatico con elevata percentuale di attendibilità. Mi spiego meglio. Nella pratica quotidiana noi urologi utilizziamo il valore ematico del PSA (Antigene prostatico specifico) e la classica ispezione rettale per definire il rischio di avere un carcinoma della prostatica e, quindi, la necessità di eseguire una biopsia prostatica. Studi precedenti hanno dimostrato che se valutiamo anche l'età e il volume della prostata l'attendibilità della nostra valutazione clinica aumenta. Di fatto, questi 4 parametri (età, PSA, ispezione rettale e volume della prostata) sono la base dei 2 calcolatori online comunemente utilizzati, ovvero il PCPT calculator, sviluppato negli Stati Uniti e lo SWOP calculator, sviluppato dall'Università di Rotterdam, Olanda. La grande novità del calcolatore foggiano, accessibile su internet digitando "Foggia prostate cancer risk calculator" è l'introduzione tra i parametri di calcolo del residuo post-minzione, comunemente misurato durante la visita urologica.

Come è nata l'idea di inserire questo parametro?
Abbiamo osservato che più alto è il residuo post-minzione, più bassa è la possibilità che vi sia un cancro della prostata. Successivamente abbiamo valutato, su circa 3.500 pazienti da noi sottoposti a biopsia, se un programma di calcolo che contenesse anche questo parametro oltre a età, PSA, ispezione rettale e volume della prostata, consentisse di migliorare la nostra capacità di predire la presenza di un cancro della prostata e così è stato.

Tutto chiaro. Professore, ma il tumore alla prostata si può prevenire? È corretto da parte di noi operatori dell'informazione scrivere di "prevenzione" di questo tipo di malattia oncologica?
La ringrazio per la domanda. Al momento non vi sono possibilità concrete di prevenire, cioè evitare, l'insorgenza del carcinoma prostatico. Quindi il nostro obiettivo è piuttosto la diagnosi precoce e, in questo campo, abbiamo fatto molti passi in avanti.

Quindi dove sta guardando la vostra ricerca a Foggia?
Nel campo della diagnosi precoce del carcinoma della prostata abbiamo recentemente scoperto la pentraxina, una proteina del sangue molto più performante del PSA nel predire il cancro alla prostata. Inoltre siamo stati il primo centro in Puglia ad utilizzare la biopsia di fusione di immagini (ecografia della prostata e risonanza magnetica multiparametrica della prostata) per migliorare la nostra capacità di fare diagnosi precoce.

Inserirete questi nuovi parametri nel calcolatore?
Lo stiamo valutando. Per la Pentraxina potremmo essere pronti a breve. Per la risonanza magnetica stiamo completando le nostre valutazioni.

Professore, raccogliendo le preoccupazioni di alcuni lettori, vorremmo avere qualche delucidazione sugli esiti dell'intervento chirurgico per un tumore prostatico. Che possibilità di ripresa dell'attività sessuale ci può essere in pazienti ancora giovani?
Oggigiorno puntiamo a fare interventi sempre più precisi per risparmiare, quando indicato, i nervi della potenza sessuale. Pur non potendo garantire al 100% la ripresa dell'attività sessuale spontanea è opportuno ricordare che i progressi tecnici ed un adeguato percorso riabilitativo con pillole, iniezioni intercavernose e presidi quali il vacuum device facilitano e ottimizzano il recupero funzionale. Se tutto ciò non dovesse sortire l'effetto desiderato abbiamo sempre la possibilità di ripristinare l'erezione mediante l'impianto di una protesi. che resta resta un intervento, in centri specializzati come il nostro, semplice ed estremamente efficace.

Oltre al cancro della prostata, ci sono ulteriori campi di suo particolare interesse ed eccellenza? In altri termini, possiamo aspettarci altre novità a breve?
Oltre al cancro della prostata, mi dedico intensamente al trattamento endourologico della calcolosi renale e mi fa piacere che il mio lavoro di ottimizzazione della chirurgia percutanea stia ricevendo ampi riconoscimenti dalla comunità scientifica nazionale ed internazionale. Stiamo inoltre lavorando intensamente nel campo dei tumori della vescica per migliorare la risposta alle instillazioni endovescicali di farmaci come pure le tecniche di ricostruzione quando la vescica deve essere asportata. La nostra speranza è di potervi dare novità a breve anche in questo settore.