Un bando di concorso aspettando la Giornata del Ciclamino

Per la lotta alla Sclerodermia verranno premiati giovani ricercatori e si raccoglieranno fondi

mercoledì 7 settembre 2016
A cura di Giuseppe Dalbis
Si avvicina la "Giornata del Ciclamino", iniziativa che domenica 25 settembre interesserà la nostra piazza e quella di altre 99 città per far conoscere la Sclerodermia, una patologia cronica rara che colpisce circa 25.000 persone in Italia, perlopiù donne.

Questa sclerosi sistemica comporta un irrigidimento dei tessuti con ripercussioni vascolari, cardiopolmonari, dermatologiche, gastroenteriche, renali, articolari. Inevitabile l'alterazione della qualità della vita e talvolta le complicanze possono anche portare alla morte. Le cause della malattia sono ancora sconosciute e non esiste ad oggi una vera e propria cura.

Per questo il Gruppo Italiano per la Lotta alla Sclerodermia offrirà la possibilità di effettuare controlli gratuiti per una diagnosi precoce (sabato 24 settembre, dalle 9.00 alle 12.00, presso la Reumatologia del Policlinico diretta dal Prof. Federico Perosa) e venderà i ciclamini per raccogliere fondi per la ricerca.

Quest'anno, in particolare, è stato indetto un bando di concorso per giovani ricercatori italiani under 40. Gli studiosi interessati, laureati in medicina e chirurgia o in scienze biologiche, hanno tempo fino al 15 settembre per inviare, alla sede nazionale del GILS, in via Francesco Sforza 35, padiglione Litta, c/o Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano - n° verde 800080266, il plico contenente: lettera e curriculum del candidato, lettera del referente facente parte della rete, progetto in lingua inglese.

I progetti, su argomenti clinici o traslazionali e su argomenti di base correlati ad essi, saranno attentamente valutati e verranno poi assegnate due borse di studio da 25.000 euro ciascuna. Per tutte le informazioni è possibile consultare il bando di concorso sul sito del GILS: http://www.sclerodermia.net/bando-di-concorso-indetto-dal-gils-giovani-ricercatori-italiani.

Il progresso per un maggior benessere dei malati ha bisogno del contributo, economico o scientifico, di tutti noi.