Tutti i presepi da visitare a Santo Stefano

Tre posti dove portare i più piccoli e rilassarsi pensando ancora al Natale

lunedì 26 dicembre 2016 0.18
A cura di Gianluca Battista
Tre luoghi che sono diventati un "must" per gli amanti del genere. Chi ama il presepe non può non far visita a tre differenti mostre. Forse sarebbe meglio dire due mostre ed un presepe artistico a dimensione d'uomo.

L'itinerario teorico per il pomeriggio di questo Santo Stefano inizia dall'Istituto Vittorio Emanuele II, dove è in mostra sino al 22 gennaio la rassegna presepistica dell'Associazione Italiana Amici del Presepio della sezione locale. Trenta nuovissime opere, diverse per grandezza, soggetto scelto e materiale. Nella sala Clessidra un excursus sulla Natività declinata da tanti artigiani di grandi qualità provenienti da tutta la ex provincia barese e da altre regioni italiane. Imperdibile soprattutto per i più piccoli.

Attraversata piazza Vittorio Emanuele II, dove ancora ci sono pista di pattinaggio con ghiaccio sintetico e Fabbrica di Babbo Natale, ci si può inoltrare nel borgo antico. Presso la chiesa della Madonna di Costantinopoli, nell'omonima piazza, Angelo Raco espone anche quest'anno altre sue opere. Fantasia, estro, voglia di sperimentare. Il suo amore per il presepe lo porta a realizzare nuove idee, alcune in miniatura, una tecnica complicatissima. Un salto pare obbligato.

Per completare il breve tour, su via Cattedrale c'è la chiesa di Maria SS del Carmine. Neanche a dirlo, lì c'è il presepe artistico di Saverio Amorisco, di cui via abbiamo anche proposto il backstage in un video, oltre ad aver seguito la presentazione del 3 dicembre scorso. Le statue e gli abiti sono interamente realizzati a mano dall'artista giovinazzese e da sua madre, che espone una sua Natività anche nella chiesa barocca di Santa Chiara, a Trani. "In principio era il Verbo", questo il titolo dell'opera, richiama alla Trinità, al Dio che si fa uomo e su cui agisce lo Spirito Santo, presente nella scena al posto della tradizionale stella. Tutta la Natività è riconducibile per stile alla tradizione partenopea, nonostante le imponenti dimensioni.

Un breve giro, magari per bruciare qualche grasso accumulato nei pasti festivi, gioverà a grandi e piccini.