Tutti gli interrogativi sulla bonifica delle ex AFP

Le domande dei cittadini rivolte al Sindaco

martedì 22 settembre 2015 22.41
È sempre vivo l'argomento sulla bonifica e la messa in sicurezza delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi, la porzione di lama Castello adiacente alle ex AFP e l'area a sud della ferrovia.

La storia dell'ex complesso siderurgico, nato nel 1923 e chiuso, dopo aver reso Giovinazzo uno dei comuni del Mezzogiorno d'Italia con il più alto indice di industrializzazione, nel 1979, ritorna alle cronache per gli interrogativi giunti in redazione da parte di alcuni affezionati lettori.

Noi, pur informandoci su quella che è, ci sembra giusto ricordarlo, una preparazione alla bonifica vera e propria, intendiamo girare le domande più diffuse al primo cittadino, Tommaso Depalma, che ha accettato di rispondere (inviandoci, dopo averle lette, una mail alla casella di posta elettronica redazionale). Di seguito i quesiti e dopo che il Sindaco avrà risposto, la possibilità per chiunque sia informato sui fatti di porci altri interrogativi o di intervenire nel dibattito pubblico, che vogliamo stimolare attraverso il nostro portale. Con garbo ed a viso aperto come sempre dovrebbe essere.

Antonio ci chiede: «Come mai i lavori sono iniziati dalla parte sud delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi? Lì ci sono materiali pericolosi? E come mai al suo interno ci sono ancora ditte in funzione? Demoliranno il muro di cinta, gli alberi, i cespugli? Quando inizieranno i lavori interni?».

Poi è la volta di Anna: «Non sono una tecnica, ma è possibile sapere come mai questi lavori preparatori alla bonifica sono già quasi terminati, come detto sabato sera dal palco dal Sindaco? Pensavo durassero un tempo maggiore».

Infine Giuseppe, il quale domanda al primo cittadino: «Tutto ciò che è all'interno andrà poi abbattuto dai legittimi proprietari dell'area o il Comune si farà carico di alcune operazioni? Ed in questo secondo caso, di quali?».

Ringraziamo Tommaso Depalma per le risposte che vorrà inviarci all'indirizzo info@giovinazzoviva.it e tutti coloro i quali vorranno partecipare a questo confronto scrivendoci.