Tutte le FOTO e le emozioni dei Fuochi di Sant'Antonio Abate

Ieri Giovinazzo in festa. 20 Falò accesi in tutti i quartieri cittadini e migliaia di visitatori

lunedì 22 gennaio 2018 05.30
A cura di Gianluca Battista e Gabriella Serrone
Quell'odore acre si è sentito in tutta la città e la fuliggine ha riempito gola e naso, ma quasi nessuno ci ha fatto caso, perché quell'odore acre e quella fuliggine sapevano di "casa", di tradizione, di ricordi belli.

A Giovinazzo ieri è stata la domenica dei Fuochi di Sant'Antonio Abate, evento che da alcuni anni porta in paese tantissimi visitatori, soprattutto dai comuni viciniori ed è coordinato dagli Assessorati alla Cultura e Turismo ed alle Attività Produttive.

Il prologo di sabato ve lo abbiamo raccontato con un articolo ed una gallery ad hoc, mentre oggi abbiamo deciso di portarvi dentro la grande festa e lo abbiamo fatto con scatti dedicati soprattutto a chi vive fuori, a chi non poteva esserci per lavoro o per ragioni di salute.

La festa ha coinvolto tutti i rioni, da San Giuseppe sino all'Immacolata, dalle Quattro Fontane al borgo antico. Tutto è stato divertente e coinvolgente, con le polemiche che spesso accompagnano questo evento messe da parte per qualche ora.

Si è iniziato al mattino, con la fase dedicata ai bimbi delle scuole, i quali hanno completato il percorso iniziato in settimana contribuendo a portare legna in quello che dal pomeriggio è divenuto il Falò centrale di piazza Vittorio Emanuele II. In piazza Costantinopoli, poi, don Andrea Azzollini, parroco della Concattedrale, ha benedetto gli animali, in una tradizionalissima cerimonia, voluta dalla Confraternita di Costantinopoli, che è simbolo della devozione al Santo nato in Egitto.

Sacro e profano si sono poi mescolati nella seconda parte di giornata, quella in cui i Fuochi hanno iniziato ad accendersi sin da poco prima del tramonto. Ciascuno ha fatto festa inserendo ingredienti ad un piatto ricco. Così in via Cappuccini, il SerMolfetta ha dato vita ad un Falò tra bontà culinarie (non solo fave, olive ed ottimo vino rosso, ma anche pettole dolci e salate, caldarroste e zeppole) e musica, grazie alle note allegre delle danze popolari proposte dai simpatici Fabulanova, già protagonisti al sabato in piazza Meschino con i loro ritmi da diverse nazioni e regioni italiane.

In piazza Vittorio Emanuele II, intanto, dopo i saluti del Sindaco Tommaso Depalma alla città e l'accoglienza agli ospiti di Guastalla (RE) rappresentati dal Vicesindaco, Ivano Pavesi, ha bruciato il fuoco centrale, con la Fontana dei Tritoni illuminata di vari colori, simbolo di una città che si è fatta bella per chi veniva da fuori. Tra gli stand presenti, anche quelli dell'A.GE.B.E.O e degli Angeli della Vita, due associazioni a cui i giovinazzesi hanno mostrato in diverse occasioni di tenere molto. Accanto a loro, proprio lo stand dei gemellati di Guastalla, con la loro simpatia ed i prodotti tipici emiliani. Più d'uno ha notato le auto da rally e quelle della MasterCar di Bari in esposizione ai piedi di Palazzo di Città. In serata, coinvolgente concerto dei Re Pambanelle, gruppo folk che ha intrattenuto e fatto ballare un pubblico molto divertito.

E per le strade c'è stata ancora musica, grazie ai suoni della divertente Bandit Band di Ruvo di Puglia, già apprezzata nel sabato sera del prologo.

Nel centro storico è stato poi un pullulare di visitatori, soprattutto dalle 19.00 alle 21.00, clou della manifestazione. In piazza Costantinopoli le attività commerciali hanno proposto i loro prodotti, mentre in via Madonna degli Angeli, l'omonima Confraternita ha riempito le sue "crapjet" ed ha offerto fave, olive, fresidde e vino rosso a chiunque passasse da quelle parti. In piazza San Salvatore c'è stata la novità dell'Associazione Borgo Antico, con i commercianti che hanno ravvivato quel luogo presentandosi alla città.

In piazza Meschino è stato invece acceso il Fuoco degli scout dell'Agesci, con un teatrino dei burattini divenuto presto delizia di molti bimbi rivelatisi attenti spettatori. Nel frattempo, in piazza Duomo e piazza Benedettine ardevano Falò che sapevano di tradizione autentica, rinnovati da famiglie e volontari del quartiere. Il vento non ha poi fatto spegnere quelli di via Marina e Cala Porto, suggestivi perché vicinissimi al mare. E poi un Falò particolare, quello di piazza Porto, alimentato dai tronchi recuperati sulle spiagge dopo le mareggiate dall'Associazione Amici del Gozzo.

Sin dal tramonto, via Dogali ha fatto festa grazie ai volontari della Parrocchia San Giuseppe, mentre al quartiere Sant'Agostino è stato pressoché impossibile non passare a fotografare e ad assaggiare fave ed olive dal Falò di via Sindolfi, tra i primi ad accendersi in paese.

Nel primo tratto di via Gioia ancora un Falò come in via Bitonto col gruppo "U munacidde", mentre alle Quattro Fontane ci si è divisi tra festa e solidarietà, con i Fuochi allestiti rispettivamente dall'Associazione Amici della Musica in piazza Della Vittoria, animato da un karaoke molto divertente, e dall'Inter Club Giovinazzo con la Gargano 2000, in via Crocifisso.

Ma nemmeno le periferie o presunte tali sono rimaste fuori dalla festa. All'interno della Villetta di Viale Moro bella atmosfera creata dalla Cartoleria Mary Poppins, con bontà culinarie, gradevolissimo vino ed un apprezzabile tributo in musica a Vasco Rossi.

La festa è stata grande e bella, nonostante tra la popolazione residente ci si continui a dividere tra chi ama la formula che va affermandosi negli ultimi anni e chi invece è più ortodosso e tornerebbe all'antico, evitando alcuni eccessi.

Il dato confortante ed oggettivo è invece quello delle migliaia di visitatori provenienti dai comuni limitrofi, ma anche da centri più lontani da Giovinazzo. Quanti fossero è impossibile stabilirlo, ma sono essi stessi (ne abbiamo incontrati tanti) ad aver fatto i complimenti ai giovinazzesi per l'organizzazione, proprio nei pressi dei vari Fuochi.

Riteniamo che quei complimenti debbano però servire da stimolo a fare ancora meglio negli anni a venire, con un monito: insieme si fa benissimo, divisi si resta provincia profonda, nell'accezione più negativa.

Nella nostra ampia gallery fotografica, il piacere di riavvolgere il nastro e rivivere emozioni, luoghi, volti e...fuochi di una domenica comunque da ricordare.
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