Tutte le emozioni della prima serata della Notte Bianca della Poesia (FOTO)
Il mix tra versi e musica si conferma ricetta vincente per una rassegna mai uguale a se stessa
sabato 5 settembre 2020
06.00
Il calar della sera ha fatto da cornice al prologo della Notte Bianca della Poesia, la kermesse letteraria giunta alla sua decima edizione ed ideata da Nicola De Matteo e dall'Accademia dei Pensieri e delle Culture del Mediterraneo, sotto la direzione artistica di Gianni Antonio Palumbo, partita ieri sera, 4 settembre, nell'Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo.
Emozioni dunque, che hanno preso a fluire in quello che la stessa Gaudio ha definito «un viaggio poetico e musicale», svoltosi nonostante un formato inevitabilmente ridotto di una rassegna che solitamente si svolge sul principiar d'estate, nella notte di San Giovanni Battista.
Poi è stata la volta di Susanna de Candia, che ha coordinato lo spazio dedicato al periodico Luce e Vita con i suoi "Riflessi" dedicati alla poesia metafisica e civile che tende verso l'assoluto. Uno spazio più complesso, di interpretazione meno semplice, ma che dà ogni anno la cifra del lavoro svolto dal direttore artistico, Gianni Antonio Palumbo, alla ricerca di linguaggi poetici che possano intersecarsi.
Le note non hanno quindi smesso di accompagnare le liriche ed hanno abbracciato il pubblico presente (secondo le norme anti-Covid) grazie alla convincente esibizione della Brass Ensemble "Il Cenacolo", formazione biscegliese che ha accompagnato i "Poeti in Festa", l'Associazione Falegnami della Poesia di Barletta, Mò Heart di Bitonto e Virtude e Canoscenza di Molfetta. Un mix perfetto, per riflettere, piangere, sorridere e cercare risposte alle nostre domande nella nobilissima arte di comporre versi, a cui la Notte Bianca dà, sin dalla sua origine nel porticato dell'attuale Palazzo della Città Metropolitana di Bari, una vetrina di rilievo nazionale.
Il formato ridotto, per via di una epidemia mondiale che ha strappato vite, sorrisi e progetti a tanti, non è il massimo per De Matteo, che ha confessato di amare il "grande caos organizzato" delle serate di giugno, in cui ognuno sceglieva uno dei tanti spazi attivi in contemporanea. L'idea è sempre quella da dieci anni: portare la poesia a tutti, eliminare barriere di ceto, censo e grado culturale, sdoganarla dai salotti "buoni" per renderla fruibile da tutti.
Non ci sono stati, come ampiamente annunciato dagli stessi organizzatori, gli ospiti internazionali da Grecia e Francia, Paesi da dove sarebbero giunti poeti di fama continentale, che però saranno in Puglia non appena il Covid consentirà un'edizione della Notte Bianca priva di paure e libera di mostrare tutto il suo potenziale.
La musica tornerà ad allietare la platea con gli intermezzi musicali di Michele Fiorentino (tromba), Tommaso La Notte (voce e chitarra), Orazio Saracino (pianoforte), Luciana Visaggio (oboe), Daniele de Palma (pianoforte), a cui seguiranno i versi dei poeti liberi, dell'Associazione "In Folio" di Ruvo di Puglia e la chiusura a cura dell'Associazione culturale "Cenacolo dei Poeti" di Bitonto.
Sarà ancora una serata carica d'atmosfera, di significati palesi e velati, di emozioni che continueranno a fluire dal tramonto fino a tarda ora ed accompagneranno il pubblico giovinazzese che ha sete di cultura. Si entra muniti di dispositivi di protezione individuale sino ad esaurimento posti.
Si chiude domani, 6 settembre, a Molfetta.
Sotto il nostro articolo, una galleria fotografica per scolpire nel tempo gli istanti più belli della prima serata.
LA PRIMA SERATA
Pronti, via e subito le emozioni hanno assunto la forma di note, grazie all'esibizione del duo Habanera che ha eseguito brani di Mauro Giuliani, Gabriel Garcia Lorca nella versione autore musicale, Domenico Modugno e del principe Antonio De Curtis, in arte Totò. Straordinaria la voce del soprano Marilena Gaudio, accompagnata dalla chitarra di Nino Maddoni, mentre versi di Eugenio Montale e Vittorio Bodini sono stati letti da Lucia Diomede.Emozioni dunque, che hanno preso a fluire in quello che la stessa Gaudio ha definito «un viaggio poetico e musicale», svoltosi nonostante un formato inevitabilmente ridotto di una rassegna che solitamente si svolge sul principiar d'estate, nella notte di San Giovanni Battista.
Poi è stata la volta di Susanna de Candia, che ha coordinato lo spazio dedicato al periodico Luce e Vita con i suoi "Riflessi" dedicati alla poesia metafisica e civile che tende verso l'assoluto. Uno spazio più complesso, di interpretazione meno semplice, ma che dà ogni anno la cifra del lavoro svolto dal direttore artistico, Gianni Antonio Palumbo, alla ricerca di linguaggi poetici che possano intersecarsi.
Le note non hanno quindi smesso di accompagnare le liriche ed hanno abbracciato il pubblico presente (secondo le norme anti-Covid) grazie alla convincente esibizione della Brass Ensemble "Il Cenacolo", formazione biscegliese che ha accompagnato i "Poeti in Festa", l'Associazione Falegnami della Poesia di Barletta, Mò Heart di Bitonto e Virtude e Canoscenza di Molfetta. Un mix perfetto, per riflettere, piangere, sorridere e cercare risposte alle nostre domande nella nobilissima arte di comporre versi, a cui la Notte Bianca dà, sin dalla sua origine nel porticato dell'attuale Palazzo della Città Metropolitana di Bari, una vetrina di rilievo nazionale.
NICOLA DE MATTEO
Lui, Nicola De Matteo, è l'ideatore della Notte Bianca della Poesia, approdata da qualche anno nell'IVE, ma che ha avuto la sua genesi, grazie all'ispirazione arrivata da un amico che lascia ancora dentro il dolce e l'amaro del suo ricordo, nel colonnato dell'allora Palazzo della Provincia, a Bari. Poi, ha ricordato il deus ex machina della kermesse poetica certamente più importante del Mezzogiorno, l'idea di portarla a Giovinazzo, dapprima nel centro storico e poi nell'IVE. «Tutto è nato dalla sfida di un uomo semplice e tenero che io ho accettato - ha detto De Matteo -. E adesso, dopo 10 anni, siamo ancora qua».Il formato ridotto, per via di una epidemia mondiale che ha strappato vite, sorrisi e progetti a tanti, non è il massimo per De Matteo, che ha confessato di amare il "grande caos organizzato" delle serate di giugno, in cui ognuno sceglieva uno dei tanti spazi attivi in contemporanea. L'idea è sempre quella da dieci anni: portare la poesia a tutti, eliminare barriere di ceto, censo e grado culturale, sdoganarla dai salotti "buoni" per renderla fruibile da tutti.
Non ci sono stati, come ampiamente annunciato dagli stessi organizzatori, gli ospiti internazionali da Grecia e Francia, Paesi da dove sarebbero giunti poeti di fama continentale, che però saranno in Puglia non appena il Covid consentirà un'edizione della Notte Bianca priva di paure e libera di mostrare tutto il suo potenziale.
STASERA IL SECONDO APPUNTAMENTO
La Notte Bianca della Poesia continuerà questa sera, nella medesima cornice dell'ex convitto domenicano, a partire dalle ore 19.00 con lo spettacolo intitolato "Dal Buio alla Luce", a cura dell'ASD Bari coordinato dalla psicologa Olympia Binetti. Seguirà l'attesissimo spazio dedicato alla lingua in vernacolo, da sempre organizzato dall'Accademia della Lingua Barese "Alfredo Giovine", dove i suoni e i colori dei dialetti delle province di Bari e Bat si mescoleranno, strappando sorrisi come già accaduto nelle passate edizioni.La musica tornerà ad allietare la platea con gli intermezzi musicali di Michele Fiorentino (tromba), Tommaso La Notte (voce e chitarra), Orazio Saracino (pianoforte), Luciana Visaggio (oboe), Daniele de Palma (pianoforte), a cui seguiranno i versi dei poeti liberi, dell'Associazione "In Folio" di Ruvo di Puglia e la chiusura a cura dell'Associazione culturale "Cenacolo dei Poeti" di Bitonto.
Sarà ancora una serata carica d'atmosfera, di significati palesi e velati, di emozioni che continueranno a fluire dal tramonto fino a tarda ora ed accompagneranno il pubblico giovinazzese che ha sete di cultura. Si entra muniti di dispositivi di protezione individuale sino ad esaurimento posti.
Si chiude domani, 6 settembre, a Molfetta.
Sotto il nostro articolo, una galleria fotografica per scolpire nel tempo gli istanti più belli della prima serata.