Tutte le emozioni della “Notte Bianca della Poesia"
Il racconto della serata di poesia, teatro, danza, arte e musica che ha fatto rivivere l'Istituto Vittorio Emanuele II
mercoledì 24 giugno 2015
13.00
La curiosità era tanta. Non appena le porte dell'Istituto Vittorio Emanuele II si sono spalancate, migliaia di visitatori hanno cominciato ad affluire. Tanti giovinazzesi (ma erano centinaia anche da fuori città, ndr) desiderosi di "riappropriarsi" di uno spazio cittadino, tantissimi provenienti da diversi centri della Puglia e della Basilicata curiosi di vedere una struttura immensa quanto misteriosa.
Alle 21.00 in un punto è cominciata poi la magia della "Notte Bianca della Poesia", kermesse culturale giunta alla quinta edizione, la prima fuori dal Palazzo della Provincia, organizzata dall'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo, con il patrocinio della Città Metropolitana di Bari ed il Comune di Giovinazzo.
I danzatori di Res Extensa, con la partecipazione straordinaria di Amy Chavasse, e gli artisti del Collettivo Polartis hanno recitato poesie di autori vari e ballato sulle note del Bolero di Ravel, per poi condurre gli spettatori dal grande Atrio Monumentale al Chiostro. Lì Nicola De Matteo, Delegato dell'IVE e Presidente dell'Accademia, Anita Maurodinoia, Consigliera Metropolitana, Tommaso Depalma e Marianna Paladino, rispettivamente Sindaco e Assessora alla Cultura di Giovinazzo, don Pietro Rubini, parroco di San Domenico, hanno inaugurato la saletta di lettura "Bartolomeo Volpicella", assieme alle sue figlie e alla delegazione di "Quelli dell'IVE", gli ex allievi che hanno suggerito l'intitolazione all'ultimo censore.
E mentre nel chiostro cominciava l'anteprima di "Notte di Poesia al Dolmen", nei camminamenti e nella sala lettura venivano presentati i libri di Fidare e le poesie di Puglia Legge con i bambini e i partecipanti al progetto del Centro di Salute Mentale di Gravina, negli uffici di ex direttore ed ex direttrice Poesia in Azione leggeva poesie animate, "Donne e Poesia" parlava di donne, di Lucania, di Adolfo Rollo con padre Mariano Bubbico e si emozionava con Alessandro Fariello.
Intanto nell'ex portineria veniva inaugurata la collettiva di pittura e con la performance a dir poco suggestiva nel cotone e col cotone, che legava i danzatori di Res Extensa a chi seguiva il loro movimento, cadeva il velo sull'opera di Valentina Crasto tra le sculture di Peppino Saracino. Accanto la lettura dei poeti de "La Vallisa" nella sala Clessidra, la proiezione di corti nell'ufficio del delegato e nell'auditorium gremito grazie alla Secop editore la grande serata finale di "Talento da Poeta", al termine della quale la giuria e l'ospite d'onore Bratislav Milanovic hanno premiato nell'ordine Matteo Vacca, Giuliano Carlo Desantis e a pari merito Vito De Leo e Gaia Bucci per il gradino più basso del podio.
Intorno a mezzanotte tutti si sono riversati nell'atrio in cui erano stati declamati i versi dialettali della Accademia della lingua barese "Alfredo Giovine" con gli intermezzi musicali di Folkemigra. Lì Polartis ha letto un componimento di Milanovic mentre i danzatori davano vita alla loro performance. Poi da una grande palla trasparente, protagonista della coreografia, sono volate verso il cielo bianche piume, imitate da piccole mongolfiere a forma di cuore, perfetti simboli dei pensieri che prendevano il volo da quell'incredibile trampolino che è stata la prima "Notte Bianca della Poesia", che GiovinazzoViva.it ha avuto l'onore di raccontare sin dalla sua ideazione e che resterà indelebile nella memoria di questa estate appena cominciata.
Alle 21.00 in un punto è cominciata poi la magia della "Notte Bianca della Poesia", kermesse culturale giunta alla quinta edizione, la prima fuori dal Palazzo della Provincia, organizzata dall'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo, con il patrocinio della Città Metropolitana di Bari ed il Comune di Giovinazzo.
I danzatori di Res Extensa, con la partecipazione straordinaria di Amy Chavasse, e gli artisti del Collettivo Polartis hanno recitato poesie di autori vari e ballato sulle note del Bolero di Ravel, per poi condurre gli spettatori dal grande Atrio Monumentale al Chiostro. Lì Nicola De Matteo, Delegato dell'IVE e Presidente dell'Accademia, Anita Maurodinoia, Consigliera Metropolitana, Tommaso Depalma e Marianna Paladino, rispettivamente Sindaco e Assessora alla Cultura di Giovinazzo, don Pietro Rubini, parroco di San Domenico, hanno inaugurato la saletta di lettura "Bartolomeo Volpicella", assieme alle sue figlie e alla delegazione di "Quelli dell'IVE", gli ex allievi che hanno suggerito l'intitolazione all'ultimo censore.
E mentre nel chiostro cominciava l'anteprima di "Notte di Poesia al Dolmen", nei camminamenti e nella sala lettura venivano presentati i libri di Fidare e le poesie di Puglia Legge con i bambini e i partecipanti al progetto del Centro di Salute Mentale di Gravina, negli uffici di ex direttore ed ex direttrice Poesia in Azione leggeva poesie animate, "Donne e Poesia" parlava di donne, di Lucania, di Adolfo Rollo con padre Mariano Bubbico e si emozionava con Alessandro Fariello.
Intanto nell'ex portineria veniva inaugurata la collettiva di pittura e con la performance a dir poco suggestiva nel cotone e col cotone, che legava i danzatori di Res Extensa a chi seguiva il loro movimento, cadeva il velo sull'opera di Valentina Crasto tra le sculture di Peppino Saracino. Accanto la lettura dei poeti de "La Vallisa" nella sala Clessidra, la proiezione di corti nell'ufficio del delegato e nell'auditorium gremito grazie alla Secop editore la grande serata finale di "Talento da Poeta", al termine della quale la giuria e l'ospite d'onore Bratislav Milanovic hanno premiato nell'ordine Matteo Vacca, Giuliano Carlo Desantis e a pari merito Vito De Leo e Gaia Bucci per il gradino più basso del podio.
Intorno a mezzanotte tutti si sono riversati nell'atrio in cui erano stati declamati i versi dialettali della Accademia della lingua barese "Alfredo Giovine" con gli intermezzi musicali di Folkemigra. Lì Polartis ha letto un componimento di Milanovic mentre i danzatori davano vita alla loro performance. Poi da una grande palla trasparente, protagonista della coreografia, sono volate verso il cielo bianche piume, imitate da piccole mongolfiere a forma di cuore, perfetti simboli dei pensieri che prendevano il volo da quell'incredibile trampolino che è stata la prima "Notte Bianca della Poesia", che GiovinazzoViva.it ha avuto l'onore di raccontare sin dalla sua ideazione e che resterà indelebile nella memoria di questa estate appena cominciata.