Tutte le droghe fanno male
Genitori, docenti e Dipartimento Dipendenze ASL a scuola per mettere in guardia i liceali giovinazzesi
Una lezione di estrema attualità non poteva che riscuotere grande interesse e partecipazione. Venerdì mattina, 22 marzo, infatti, presso l'Aula Magna dell'Istituto Comprensivo don Bavaro – Marconi, si è tenuto l'evento-convegno "Io sono già stupefacente… non ho bisogno di altro" organizzato dall'Associazione Genitori del Liceo in collaborazione con il Liceo Matteo Spinelli e il Dipartimento Dipendenze dell'ASL di Bari.
I lavori sono stati aperti dal Dirigente Scolastico Prof. Carmelo D'Aucelli che ha tenuto a sottolineare di aver condiviso pienamente l'iniziativa avanzata dall'Associazione Genitori presieduta da Chiara De Santis, soprattutto per l'importanza che il tema riveste nella società odierna e per i giovani in età adolescenziale.
Ad introdurre il relatore del convegno è stata la dott.ssa Vincenza Di Savino, dell'Associazione Genitori, che è partita dall'esposizione di un episodio di vita vissuta, quella di un ragazzo di Giovinazzo, un figlio nostro come tanti, a cui aveva rivolto tempo fa la domanda sul perché stesse fumando uno spinello, ricevendo come risposta: «Non ho nulla da perdere».
Una risposta che dimostrava inequivocabilmente la solitudine educativa in cui il ragazzo viveva e la sua disinformazione sulla tematica delle droghe. Da questo episodio di vita vissuta è nata l'iniziativa di informare i ragazzi su questo delicatissimo tema sociale.
A seguire, il dott. Antonio Taranto, Direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell'ASL di Bari, si è concentrato su alcuni aspetti fondamentali. Innanzitutto sull'aspetto tecnico e scientifico, per spiegare ai partecipanti che nell'età adolescenziale i ragazzi sono all'apice della loro curiosità, della loro voglia di sperimentare e di fare nuove esperienze. Allo stesso tempo sono nella loro fase di maggiore criticità, soprattutto nei confronti della loro famiglia e dei loro educatori, cosa che rende difficile il loro discernimento, il loro pensare in maniera critica, prima di cedere alle tentazioni della "gioia facile".
Il dott. Taranto ha poi tenuto a precisare ai ragazzi che la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti non esiste da un punto di vista scientifico; è una distinzione proveniente dai canali mediatici, probabilmente collegata alla facilità di reperibilità e di assunzione di talune droghe rispetto ad altre: «Le droghe sono tutte droghe, e fanno tutte male, con livelli di pericolosità diversi. Certamente con i cannabinoidi non si muore, come invece può accadere con l'utilizzo di cocaina o di droghe sintetiche, ma, come la scienza dimostra, anche un uso sporadico degli stessi provoca danni neuronali irreversibili, come ad esempio l'abbassamento del quoziente intellettivo».
Il tema delle cosiddette "droghe leggere" ha interessato particolarmente la platea dei ragazzi intervenuti, probabilmente per la vicinanza che molti di loro hanno avuto con chi ne ha fatto uso, facendo emergere l'importante aspetto dell'assuefazione, che segue quello della dipendenza e che induce chi ne fa uso a cercare sostanze sempre più "appaganti".
Il convegno ha raggiunto pienamente tutti i suoi obiettivi: sollecitare l'attiva partecipazione degli studenti liceali, innalzare il livello di informazione e di consapevolezza sulle droghe (anche le più comunemente disponibili), aumentare il senso critico dei ragazzi su questa tematica che rappresenta una piaga da combattere nella nostra società.
Al dott. Taranto, prezioso relatore, è stato quindi consegnato in omaggio una bottiglia di olio locale offerto dall'azienda agricola "Olea" di Depalo Luigi e un quadro su tela, raffigurante uno scorcio di Giovinazzo, realizzato dalla ex-liceale Ilaria Lafronza.