Trovate due auto rubate cannibalizzate a Giovinazzo
Sono state trovate dalle Guardie Campestri: i veicoli erano stati smembrati nelle parti vitali
martedì 24 agosto 2021
10.04
Due autovetture, entrambe di provenienza furtiva, sono state recuperate dalle Guardie Campestri. I mezzi sono stati abbandonati nelle campagne di Giovinazzo dopo essere stati smembrati nelle parti vitali nel giro di poche ore, molto probabilmente per alimentare il redditizio mercato nero nazionale dei pezzi di ricambio.
Nel primo caso, i vigilantes, nel più vasto programma di interventi messi a punto dai vertici del Consorzio di via Gioia per rendere sempre più sicure le nostre aree rurali, hanno proceduto al recupero di una Bmw cannibalizzata, rinvenuta alla luce del sole in un appezzamento di terra in località Recatania. Stessa sorte toccata ad un'altra vettura, una Alfa Romeo Giulietta, ritrovata parzialmente smontata e occultata sotto un maestoso albero di ulivo in un fondo agricolo in località Bile.
«Si tratta delle ultime due auto divorate dalla criminalità che fagocita quel che può pur di racimolare denaro, denaro sporco» commenta il comandante del corpo, il capitano Alessandro Magarelli. Casi, purtroppo, tutt'altro che isolati, una vera e propria piaga del territorio: le auto vengono rubate in base alla precisa richiesta che giunge dei pezzi di ricambio, portate in campagna, in particolare fra Bitonto, Giovinazzo e Terlizzi, e smontate pezzo pezzo perché non ne rimanga traccia.
Un fenomeno sempre in fermento che, secondo gli investigatori, vede coinvolte vere organizzazioni criminali al cui interno opera una "squadra operativa" dedita al furto del mezzo, la "squadra dei tagliatori" che seziona le auto e una "piattaforma logistica" col compito di ripulire i pezzi nei circuiti dei demolitori compiacenti.
Nel primo caso, i vigilantes, nel più vasto programma di interventi messi a punto dai vertici del Consorzio di via Gioia per rendere sempre più sicure le nostre aree rurali, hanno proceduto al recupero di una Bmw cannibalizzata, rinvenuta alla luce del sole in un appezzamento di terra in località Recatania. Stessa sorte toccata ad un'altra vettura, una Alfa Romeo Giulietta, ritrovata parzialmente smontata e occultata sotto un maestoso albero di ulivo in un fondo agricolo in località Bile.
«Si tratta delle ultime due auto divorate dalla criminalità che fagocita quel che può pur di racimolare denaro, denaro sporco» commenta il comandante del corpo, il capitano Alessandro Magarelli. Casi, purtroppo, tutt'altro che isolati, una vera e propria piaga del territorio: le auto vengono rubate in base alla precisa richiesta che giunge dei pezzi di ricambio, portate in campagna, in particolare fra Bitonto, Giovinazzo e Terlizzi, e smontate pezzo pezzo perché non ne rimanga traccia.
Un fenomeno sempre in fermento che, secondo gli investigatori, vede coinvolte vere organizzazioni criminali al cui interno opera una "squadra operativa" dedita al furto del mezzo, la "squadra dei tagliatori" che seziona le auto e una "piattaforma logistica" col compito di ripulire i pezzi nei circuiti dei demolitori compiacenti.