Trivelle in Adriatico, Depalma condivide l'azione di Vitto
Il primo cittadino di Polignano a Mare aveva scritto ai suoi colleghi dei comuni costieri interessati dal provvedimento
lunedì 2 ottobre 2017
«Ne avevamo già parlato all'indomani delle elezioni del nuovo direttivo dell'ANCI Puglia, presieduto dal sindaco di Polignano a Mare. Condividevamo l'idea che sarebbe stato utile promuovere un'unica azione condivisa da tutti coloro che intendono opporsi alla scelta del Governo. Andare in ordine sparso servirebbe a poco e non darebbe l'idea di compattezza del nostro fronte».
Così Tommaso Depalma all'indomani della pubblicazione sul nostro portale della notizia della lettera scritta da Domenico Vitto, sindaco del comune a sud di Bari e presidene regionale ANCI, a tutti i suoi omologhi delle località costiere interessate dal provvedimento del Ministero per l'Ambiente con cui si autorizzavano le indagini alla ricerca di fonti petrolifere in Adriatico.
Depalma ha poi precisato: «Chiesi al nuovo presidente ANCI Puglia - ha evidenziato in un suo post apparso su Facebook - di essere il collettore di questa iniziativa in virtù del suo ruolo. Ovviamente marciando in sinergia con quanto ha già messo in campo la Regione Puglia, che è in prima linea nella battaglia legale contro le trivelle in mare.
Penso - ha precisato il Sindaco di Giovinazzo - che sia importante fare squadra più che mai, considerato che il mare è un patrimonio universale e che non può avere distinzioni politiche. Noi di certo saremo pronti a collaborare con tutti gli altri comuni che non hanno voglia di subire questo "abuso" silenziosamente. Tra l'altro - ha sottolineato - già per ben due volte nella scorsa legislatura il nostro Consiglio comunale si era espresso unanimemente contro la scelta del Governo. Noi da quella posizione non ci siamo mai mossi e mai ci muoveremo».
Sul punto è fortissima l'opposizione alle scelte di Roma da parte delle associazioni ambientaliste e di Sinistra Italiana, espresse anche dal suo Segretario regionale, il giovinazzese Nico Bavaro, fermo nella sua accusa di tentativo di «mettere le mani sul nostro mare» da parte delle multinazionali del petrolio.
Intanto, si allarga il fronte dei contrari al provvedimento governativo. Notizie in tal senso arrivano anche da Molfetta, dove il 26 settembre scorso la Seconda Commissione Ambiente del Comune «ha espresso parere favorevole a rilanciare un tavolo condiviso con le altre città costiere pugliesi per dire ancora no alle trivellazioni entro ed oltre le 12 miglia nel mare Adriatico». Ed anche Tommaso Minervini, Sindaco molfettese, ha scritto a Vitto per unire le forze.
Così Tommaso Depalma all'indomani della pubblicazione sul nostro portale della notizia della lettera scritta da Domenico Vitto, sindaco del comune a sud di Bari e presidene regionale ANCI, a tutti i suoi omologhi delle località costiere interessate dal provvedimento del Ministero per l'Ambiente con cui si autorizzavano le indagini alla ricerca di fonti petrolifere in Adriatico.
Depalma ha poi precisato: «Chiesi al nuovo presidente ANCI Puglia - ha evidenziato in un suo post apparso su Facebook - di essere il collettore di questa iniziativa in virtù del suo ruolo. Ovviamente marciando in sinergia con quanto ha già messo in campo la Regione Puglia, che è in prima linea nella battaglia legale contro le trivelle in mare.
Penso - ha precisato il Sindaco di Giovinazzo - che sia importante fare squadra più che mai, considerato che il mare è un patrimonio universale e che non può avere distinzioni politiche. Noi di certo saremo pronti a collaborare con tutti gli altri comuni che non hanno voglia di subire questo "abuso" silenziosamente. Tra l'altro - ha sottolineato - già per ben due volte nella scorsa legislatura il nostro Consiglio comunale si era espresso unanimemente contro la scelta del Governo. Noi da quella posizione non ci siamo mai mossi e mai ci muoveremo».
Sul punto è fortissima l'opposizione alle scelte di Roma da parte delle associazioni ambientaliste e di Sinistra Italiana, espresse anche dal suo Segretario regionale, il giovinazzese Nico Bavaro, fermo nella sua accusa di tentativo di «mettere le mani sul nostro mare» da parte delle multinazionali del petrolio.
Intanto, si allarga il fronte dei contrari al provvedimento governativo. Notizie in tal senso arrivano anche da Molfetta, dove il 26 settembre scorso la Seconda Commissione Ambiente del Comune «ha espresso parere favorevole a rilanciare un tavolo condiviso con le altre città costiere pugliesi per dire ancora no alle trivellazioni entro ed oltre le 12 miglia nel mare Adriatico». Ed anche Tommaso Minervini, Sindaco molfettese, ha scritto a Vitto per unire le forze.