Trionfo a Copenaghen per Maria Pia Piscitelli nella "Tosca"

Repliche previste in Danimarca fino a giugno. La nostra breve chiacchierata col soprano giovinazzese

sabato 6 aprile 2019 08.00
A cura di Marzia Morva
Ha cantato nei principali teatri d'opera del mondo nella sua carriera in continuo crescendo. Il soprano Maria Pia Piscitelli porta alto il nome di Giovinazzo, della sua amata città, che le ricorda il forte legame familiare, i suoi genitori ed in particolare il suo papà Carlo, primo ed appassionato suo fan.
Il suo grande talento vocale, la sua espressività, la sua empatia, il carattere solare sono elementi che tracciano il quadro di una grande professionista, che con le sue interpretazioni fa volare in alto la lirica italiana, quella di grande pregio e valore, capace di infiammare il cuore dei melomani. Il soprano giovinazzese, dal 30 marzo, è protagonista nel ruolo di Floria Tosca dell'opera lirica omonima di Giacomo Puccini, in scena anche in questo fine settimana nella bellissima Royal Danish Opera di Copenaghen, ed in replica ogni sabato fino al primo giugno 2019.
Il debutto nella capitale danese è stato un trionfo, un successo personale per la cantante lirica giovinazzese, che ha sfatato un vecchio tabù secondo cui il pubblico del Nord Europa sarebbe freddo. Per lei un'autentica standing ovation e fiori in camerino al termine dell'esibizione.
L'abbiamo contattata telefonicamente e lei si è prestata come sempre, pronta a dirci che non dimentica mai Giovinazzo e che la porta nel cuore in qualunque nazione si rechi.


Raccontaci di questa esperienza danese. Abbiamo saputo di un gran successo, ma vorremmo saperne di più nel dettaglio...
L'esperienza è stata positiva, ho lavorato molto bene e devo dire che i danesi sono molto precisi e ben organizzati. Sono stata ricevuta dall'Ambasciatore italiano a Copenaghen, Luigi Ferrari, che mi ha invitato nella sua residenza. Lì ci siamo conosciuti meglio ed ha seguito con la moglie la prima in teatro. Ha mostrato molta attenzione nel curare il cerimoniale e mi ha già detto che il 1 giugno, quando termineranno le recite dell'opera, terrà una festa a cui parteciperò con grande piacere. Mi hanno portato un bouquet di calle bellissime. Ho ricevuto un'accoglienza che posso definire particolare, piena di attenzioni.

Il complimento più bello che hai ricevuto?
«Ci hai commosso!». Me lo hanno detto proprio l'Ambasciatore e la consorte. È meraviglioso per me, vuol dire toccare l'animo di una persona. Questo aspetto mi piace molto perché dimostra che il pubblico ha apprezzato la mia voce e la mia interpretazione. Commuovere non è facile. L'opera è certamente drammatica, ma se un'artista riesce a far commuovere, quella che si vive in teatro può diventare un'esperienza catartica per il pubblico e comprenderete che per me è una grande soddisfazione. Il pubblico è stato caloroso anche se va anche sottolineato che l'opera "Tosca" è molto popolare e quindi conosciuta; è un dramma emozionale che cattura lo spettatore. Mi piace anche ricordare la prova generale che è stata pubblica seguita da molti giovani ai quali è riservata una replica nel mese di maggio.

Sul manifesto di accompagnamento all'evento c'è scritto: ""Tosca", Puccini's iconic opera about embracing death in the name of love". Questa è la chiave per capire il perché questo personaggio appassioni tanto?
Siamo a Roma nell'800, si attende l'arrivo di Napoleone e Floria Tosca è una bella cantante innamorata del pittore Cavaradossi. Credo che l'opera pucciniana appassioni poiché Tosca è un'eroina, forte e volitiva, è pervasa da gelosia, subirà le insidie e le molestie di un uomo potente (Scarpia) ed arriverà ad ucciderlo e poi ad uccidersi per amore. Questa è un'opera che può trovare chiari riferimenti nell'attualità. Potrei definirla "un thriller che andrebbe bene nella versione cinematografica", perché descrive, passo per passo, i sentimenti dei personaggi e le azioni guidate da quegli stessi sentimenti. Ed all'epoca rappresentò una novità assoluta, se vogliamo rivoluzionaria, poiché si vedeva, probabilmente per la prima volta, una donna uccidere un uomo in scena.

Progetti futuri?
Sarò protagonista nel ruolo di Donna Leonora, nell'opera "La forza del destino" di Giuseppe Verdi, in scena nei mesi di giugno e luglio prossimi al Teatro dell'Opera di Zurigo, in Svizzera.

Sappiamo che ami visceralmente la tua città natale. Puoi, attraverso la nostra testata, salutare i tuo fans e gli amici giovinazzesi: cosa senti di dir a loro che ti seguono in questa tua straordinaria carriera?
Saluto sempre con piacere il pubblico giovinazzese. Mi fa piacere far sapere loro cosa sta accadendo nella mia vita artistica. Non dimenticherò mai il tributo e l'affetto che ho ricevuto per i trent'anni di carriera con la festa nella gremita chiesa di Sant'Agostino il 5M maggio del 2017. È un ricordo fortissimo e splendido che porto nel mio cuore.