Tommaso Depalma: «Tutti contro me, ma nessuno spiega cosa vuol fare di questa città»
Ultimo comizio di piazza caratterizzato da ritmo e dati per il Sindaco uscente
lunedì 5 giugno 2017
12.08
«Tanto abbiamo fatto e tanto faremo. Tutti parlano contro di me, ma nessuno spiega cosa vuol fare di questa città. Noi stasera abbiamo portato 50 mattoncini simbolici per dire quel che abbiamo fatto. Perché noi portiamo solo fatti».
Così Tommaso Depalma nell'incipit del suo comizio elettorale in piazza Vittorio Emanuele II, svoltosi ieri sera alle 22.00, inaugurato dalla proiezione di alcune slide che hanno raccontato il "trasformismo" presente anche negli schieramenti dei suoi avversari, come Antonello Natalicchio e Daniele de Gennaro. Da loro, ha precisato Depalma, «solo attacchi scomposti, mentre noi abbiamo il nostro garbo».
In un comizio tutto ritmo, il Sindaco uscente ha anche avuto una stoccata per l'Osservatorio per la Legalità e per la difesa del Bene Comune accusato di essere sin dal suo esordio «un partito che si nascondeva dietro un crocifisso» e che «faceva riunioni nella sede del PD dove ci sono condannati ad un anno ed otto mesi per lottizzazione abusiva». Il tutto scaturito da una nota dei Democratici che faceva chiarezza sulle dinamiche degli incontri pre-elettorali con la coalizione che poi sarebbe diventata quella di de Gennaro.
Ed a proposito di coalizioni, Depalma ha spiegato che «chiunque abbia fatto opposizione a Natalicchio ed al malaffare avrà sempre diritto di cittadinanza tra le nostre fila». Inoltre ha insistito su un punto: «inutile che i fans di Daniele ed Antonello litighino: si sono già messi d'accordo, non ci sono problemi. Daniele de Gennaro - secondo Depalma - è un non so quanto inconsapevole cavallo di troia per questi signori per tornare nelle stanze del Comune».
Su quanto realizzato in questi anni, il candidato Sindaco ha battuto anche sul Parco Naturale di Lama Castello, rispondendo ad alcuni attacchi avuti. «È tutto segnato nero su bianco», ha ribadito mostrando gli atti: la sua coalizione è pronta a farlo nascere.
Poi il passaggio su post-gestione della discarica di San Pietro Pago, su cui ci sarebbero gli atti che spiegano l'azione amministrativa contro Daneco, «cosa che nessuno aveva fatto prima senza chiedere un centesimo di ristoro».
Quanto all'aspetto relativo alla cultura ed alla programmazione estiva, Depalma ha risposto a de Gennaro sottolineando che la Cittadella della Cultura «è stata realizzata dalla nostra Amministrazione mentre loro si riempiono la bocca di titoli ed il regolamento è giù pronto e messo agli atti, ma non approvato per ragioni di bon ton come accaduto per lo Statuto comunale» e che «diverse associazioni che oggi lo sostengono hanno avuto contributi dal Comune di Giovinazzo perché i loro progetti ci sembravano validi, perché noi non guardiamo all'orientamento» a testimoniare di non avere figli e figliastri. «La cultura - ha ribadito Depalma - non è però territorio di lottizzazione politica».
Agli attacchi sulla insufficienza di spazi per bambini, Depalma ha replicato portando due dati: i 500.000 euro pronti per la rigenerazione di Villa Palombella ed i 600.000 euro per la nuova area attrezzata che nascerà nei pressi del PalaPansini, con campi da bocce, altalene e zona fitness per adulti., la prima in città. Tutti soldi già intercettati grazie al Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana ed al progetto "Agorà".
Poi Depalma è passato ad elencare le opere realizzate in periferia, come piazzetta Cairoli, oggi curata dall'associazione Diabetici, piazzetta Sicolo, realizzata grazie ad oneri di urbanizzazione a carico di un privato, e piazza Aldo Moro, «presto fruibile con area di sgambatura per cani».
Affondo poi sul sostegno senza "se" e senza "ma" alla Pro Loco, paventato da altri candidati, ritenuta da Depalma insufficiente nei vertici per propagandare l'immagine di Giovinazzo, con un sito internet ancora in costruzione dal 2014. Il Sindaco ha mostrato le foto della giornata di ieri con cinque pullman di visitatori prese per mano da valide guide: «Questa è la testimonianza di come facciamo cultura e che la gente vuol venire a Giovinazzo», ha detto Depalma.
Tom, come lo chiamano i suoi sostenitori, ha poi lanciato l'idea di una ciclabile che raggiunga il Dolmen di San Silvestro, finalmente riaperto al pubblico, ed area parcheggio annessa per le auto.
Finale dedicato a ciò di cui la coalizione a sostegno di Depalma va fiera. «Siamo fieri - ha detto il candidato Sindaco - di non aver realizzato un'altra lottizzazione abusiva in zona C3, per mancanza della VAS, di aver realizzato una Biblioteca comunale e la Cittadella della Cultura, di aver effettuato il sorteggio degli scrutatori, di aver messo in piedi politiche educative efficaci nelle scuole, di aver realizzato tante opere pubbliche, di aver realizzato politiche sociali nell'Ambito Molfetta-Giovinazzo. Noi abbiamo persone che hanno messo da parte le loro ideologie politiche per lavorare per il bene della città».
Poi la chiosa: «Loro resteranno un brutto ricordo di questa città. Noi non siamo agganciabili - ha concluso Depalma -, non apparteniamo a nessuna lobby, non abbiamo compari o da fare favori a nessuno».
Così Tommaso Depalma nell'incipit del suo comizio elettorale in piazza Vittorio Emanuele II, svoltosi ieri sera alle 22.00, inaugurato dalla proiezione di alcune slide che hanno raccontato il "trasformismo" presente anche negli schieramenti dei suoi avversari, come Antonello Natalicchio e Daniele de Gennaro. Da loro, ha precisato Depalma, «solo attacchi scomposti, mentre noi abbiamo il nostro garbo».
In un comizio tutto ritmo, il Sindaco uscente ha anche avuto una stoccata per l'Osservatorio per la Legalità e per la difesa del Bene Comune accusato di essere sin dal suo esordio «un partito che si nascondeva dietro un crocifisso» e che «faceva riunioni nella sede del PD dove ci sono condannati ad un anno ed otto mesi per lottizzazione abusiva». Il tutto scaturito da una nota dei Democratici che faceva chiarezza sulle dinamiche degli incontri pre-elettorali con la coalizione che poi sarebbe diventata quella di de Gennaro.
Ed a proposito di coalizioni, Depalma ha spiegato che «chiunque abbia fatto opposizione a Natalicchio ed al malaffare avrà sempre diritto di cittadinanza tra le nostre fila». Inoltre ha insistito su un punto: «inutile che i fans di Daniele ed Antonello litighino: si sono già messi d'accordo, non ci sono problemi. Daniele de Gennaro - secondo Depalma - è un non so quanto inconsapevole cavallo di troia per questi signori per tornare nelle stanze del Comune».
Su quanto realizzato in questi anni, il candidato Sindaco ha battuto anche sul Parco Naturale di Lama Castello, rispondendo ad alcuni attacchi avuti. «È tutto segnato nero su bianco», ha ribadito mostrando gli atti: la sua coalizione è pronta a farlo nascere.
Poi il passaggio su post-gestione della discarica di San Pietro Pago, su cui ci sarebbero gli atti che spiegano l'azione amministrativa contro Daneco, «cosa che nessuno aveva fatto prima senza chiedere un centesimo di ristoro».
Quanto all'aspetto relativo alla cultura ed alla programmazione estiva, Depalma ha risposto a de Gennaro sottolineando che la Cittadella della Cultura «è stata realizzata dalla nostra Amministrazione mentre loro si riempiono la bocca di titoli ed il regolamento è giù pronto e messo agli atti, ma non approvato per ragioni di bon ton come accaduto per lo Statuto comunale» e che «diverse associazioni che oggi lo sostengono hanno avuto contributi dal Comune di Giovinazzo perché i loro progetti ci sembravano validi, perché noi non guardiamo all'orientamento» a testimoniare di non avere figli e figliastri. «La cultura - ha ribadito Depalma - non è però territorio di lottizzazione politica».
Agli attacchi sulla insufficienza di spazi per bambini, Depalma ha replicato portando due dati: i 500.000 euro pronti per la rigenerazione di Villa Palombella ed i 600.000 euro per la nuova area attrezzata che nascerà nei pressi del PalaPansini, con campi da bocce, altalene e zona fitness per adulti., la prima in città. Tutti soldi già intercettati grazie al Patto per lo Sviluppo della Città Metropolitana ed al progetto "Agorà".
Poi Depalma è passato ad elencare le opere realizzate in periferia, come piazzetta Cairoli, oggi curata dall'associazione Diabetici, piazzetta Sicolo, realizzata grazie ad oneri di urbanizzazione a carico di un privato, e piazza Aldo Moro, «presto fruibile con area di sgambatura per cani».
Affondo poi sul sostegno senza "se" e senza "ma" alla Pro Loco, paventato da altri candidati, ritenuta da Depalma insufficiente nei vertici per propagandare l'immagine di Giovinazzo, con un sito internet ancora in costruzione dal 2014. Il Sindaco ha mostrato le foto della giornata di ieri con cinque pullman di visitatori prese per mano da valide guide: «Questa è la testimonianza di come facciamo cultura e che la gente vuol venire a Giovinazzo», ha detto Depalma.
Tom, come lo chiamano i suoi sostenitori, ha poi lanciato l'idea di una ciclabile che raggiunga il Dolmen di San Silvestro, finalmente riaperto al pubblico, ed area parcheggio annessa per le auto.
Finale dedicato a ciò di cui la coalizione a sostegno di Depalma va fiera. «Siamo fieri - ha detto il candidato Sindaco - di non aver realizzato un'altra lottizzazione abusiva in zona C3, per mancanza della VAS, di aver realizzato una Biblioteca comunale e la Cittadella della Cultura, di aver effettuato il sorteggio degli scrutatori, di aver messo in piedi politiche educative efficaci nelle scuole, di aver realizzato tante opere pubbliche, di aver realizzato politiche sociali nell'Ambito Molfetta-Giovinazzo. Noi abbiamo persone che hanno messo da parte le loro ideologie politiche per lavorare per il bene della città».
Poi la chiosa: «Loro resteranno un brutto ricordo di questa città. Noi non siamo agganciabili - ha concluso Depalma -, non apparteniamo a nessuna lobby, non abbiamo compari o da fare favori a nessuno».