Tommaso Depalma: «Pronto un progetto da 4.800.000 euro per il centro storico»
Ieri sera comizio in piazza San Salvatore. Programmi e prospettive della coalizione e tante stoccate agli avversari
lunedì 22 maggio 2017
05.00
«Abbiamo pronto un progetto per il centro storico da 4.800.000 euro». Così Tommaso Depalma nel suo terzo comizio di quartiere, tenutosi ieri sera in piazza San Salvatore, dopo aver elogiato ancora una volta il lavoro di restyling del Lungomare di Levante: «Avevamo trovato il nulla - ha sottolineato - ed ecco cosa vi lasciamo», ha detto indicando piazzale Leichardt.
Con lui decine di sostenitori e tanti candidati Consiglieri comunali. L'idea della sua Amministrazione e dell'intera coalizione è quella di implementare l'appeal di uno dei borghi più suggestivi del Mezzogiorno. Depalma ha quindi spiegato in cosa consisterà il suo progetto: «Le fasi saranno diverse - ha detto -. Si partirà con la rimozione del basolato, passando al rifacimento dei servizi (gas e fogna su tutti) per poi riposizionare il basolato, sostituendolo là dove non sarà più idoneo. E infine - ha evidenziato - vogliamo abbattere quei ruderi che lo rendono (il centro storico, ndr) più brutto».
Nel progetto di rilancio del borgo antico anche la Casa delle Tartarughe, già finanziata con i fondi derivanti dal Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana, e soprattutto un autosilo: «per 2 anni i residenti avranno una sorta di diritto di prelazione sul posto. Se la eserciteranno, varrà loro per 20 anni».
Si è già individuato come reperire quei finanziamenti e questo soprattutto grazie al lavoro di un Ufficio Tecnico comunale «nel quale la luce è accesa fino alle undici di sera». Per il Sindaco uscente, infatti, vi sarebbe un abisso tra il nuovo ed il vecchio dirigente di quel settore ed anche questo aspetto dimostrerebbe la trasparenza della sua coalizione rispetto a quella di Natalicchio e de Gennaro.
Il terzo punto sul centro storico riguarda via Marina: «sono arrivate 39 offerte» per il nuovo bando ed il candidato Sindaco è certo che il nuovo progetto sarà all'altezza delle attese dei cittadini, dopo che quello precedente era stato, di fatto, cassato dalla stessa Amministrazione che lo aveva proposto.
Nel corso della serata Depalma non ha risparmiato stoccate sia ad Antonello Natalicchio che a Daniele de Gennaro. Il primo sarebbe «portatore di interessi di pochi lottizzatori e di qualche immobiliarista scaltro, altro che dalla parte dei poveri», mentre l'avvocato sarebbe l'altra faccia della medesima medaglia, «avendo ricevuto incarichi dal Comune quando c'era Natalicchio, incarichi senza passare dalla Giunta comunale».
Non sarebbero diversi quindi, nella sostanza i suoi avversari, mentre Antonio Galizia vivrebbe una dicotomia: «è sostenuto da Storace ed Alemanno, ma al ballottaggio eventuale è pronto a dare i suoi voti a de Gennaro e Sinistra Italiana».
Durante la serata hanno preso la parola Enzo Fusaro, Consigliere uscente che lascia il direttivo di Città del Sole per impegni personali, e Tommaso Pappagallo, candidato in quella lista e che si è detto certo della differenza di visione della politica e della città da parte di chi ha governato in questi anni rispetto ai vecchi amministratori, spesso rancorosi e che avrebbero pensato solo al proprio tornaconto.
Al microfono anche Michele Carrieri di Next Giovinazzo, ingegnere civile con specializzazione nel campo ambientale che ha raccontato come è nato il programma e su quali aspetti si intende ancora lavorare dopo 5 anni di Amministrazione, e Ruggero Iannone di Forza Giovinazzo, volto storico della destra giovinazzese che ha rimarcato alcune differenze con gli avversati, ironizzando su de Gennaro: «nella sua coalizione ed in quella di Natalicchio ci sono odi veterocomunisti nei nostri confronti, tipici di quella cultura politica - ha evidenziato - che vuole demonizzare l'avversario e renderlo nemico».
Poi l'affondo sulla questione D1.1: «de Gennaro propone accordi in via stragiudiziale - ha detto -, ma come tutte le cose del suo programma non dice come. La sua è una tela bianca - ha ironizzato -. Anche quella è una corrente, la corrente dell'astrattismo. Vivono di promesse astratte».
Per Iannone, infine, «essere entrati in questa coalizione è stata una scelta giusta, perché questo è un gruppo di persone che ha agito solo per il bene comune. Siamo persone perbene - ha chiosato - ed il nostro è un patto tra gente perbene».
Con lui decine di sostenitori e tanti candidati Consiglieri comunali. L'idea della sua Amministrazione e dell'intera coalizione è quella di implementare l'appeal di uno dei borghi più suggestivi del Mezzogiorno. Depalma ha quindi spiegato in cosa consisterà il suo progetto: «Le fasi saranno diverse - ha detto -. Si partirà con la rimozione del basolato, passando al rifacimento dei servizi (gas e fogna su tutti) per poi riposizionare il basolato, sostituendolo là dove non sarà più idoneo. E infine - ha evidenziato - vogliamo abbattere quei ruderi che lo rendono (il centro storico, ndr) più brutto».
Nel progetto di rilancio del borgo antico anche la Casa delle Tartarughe, già finanziata con i fondi derivanti dal Patto per lo sviluppo della Città Metropolitana, e soprattutto un autosilo: «per 2 anni i residenti avranno una sorta di diritto di prelazione sul posto. Se la eserciteranno, varrà loro per 20 anni».
Si è già individuato come reperire quei finanziamenti e questo soprattutto grazie al lavoro di un Ufficio Tecnico comunale «nel quale la luce è accesa fino alle undici di sera». Per il Sindaco uscente, infatti, vi sarebbe un abisso tra il nuovo ed il vecchio dirigente di quel settore ed anche questo aspetto dimostrerebbe la trasparenza della sua coalizione rispetto a quella di Natalicchio e de Gennaro.
Il terzo punto sul centro storico riguarda via Marina: «sono arrivate 39 offerte» per il nuovo bando ed il candidato Sindaco è certo che il nuovo progetto sarà all'altezza delle attese dei cittadini, dopo che quello precedente era stato, di fatto, cassato dalla stessa Amministrazione che lo aveva proposto.
Nel corso della serata Depalma non ha risparmiato stoccate sia ad Antonello Natalicchio che a Daniele de Gennaro. Il primo sarebbe «portatore di interessi di pochi lottizzatori e di qualche immobiliarista scaltro, altro che dalla parte dei poveri», mentre l'avvocato sarebbe l'altra faccia della medesima medaglia, «avendo ricevuto incarichi dal Comune quando c'era Natalicchio, incarichi senza passare dalla Giunta comunale».
Non sarebbero diversi quindi, nella sostanza i suoi avversari, mentre Antonio Galizia vivrebbe una dicotomia: «è sostenuto da Storace ed Alemanno, ma al ballottaggio eventuale è pronto a dare i suoi voti a de Gennaro e Sinistra Italiana».
Durante la serata hanno preso la parola Enzo Fusaro, Consigliere uscente che lascia il direttivo di Città del Sole per impegni personali, e Tommaso Pappagallo, candidato in quella lista e che si è detto certo della differenza di visione della politica e della città da parte di chi ha governato in questi anni rispetto ai vecchi amministratori, spesso rancorosi e che avrebbero pensato solo al proprio tornaconto.
Al microfono anche Michele Carrieri di Next Giovinazzo, ingegnere civile con specializzazione nel campo ambientale che ha raccontato come è nato il programma e su quali aspetti si intende ancora lavorare dopo 5 anni di Amministrazione, e Ruggero Iannone di Forza Giovinazzo, volto storico della destra giovinazzese che ha rimarcato alcune differenze con gli avversati, ironizzando su de Gennaro: «nella sua coalizione ed in quella di Natalicchio ci sono odi veterocomunisti nei nostri confronti, tipici di quella cultura politica - ha evidenziato - che vuole demonizzare l'avversario e renderlo nemico».
Poi l'affondo sulla questione D1.1: «de Gennaro propone accordi in via stragiudiziale - ha detto -, ma come tutte le cose del suo programma non dice come. La sua è una tela bianca - ha ironizzato -. Anche quella è una corrente, la corrente dell'astrattismo. Vivono di promesse astratte».
Per Iannone, infine, «essere entrati in questa coalizione è stata una scelta giusta, perché questo è un gruppo di persone che ha agito solo per il bene comune. Siamo persone perbene - ha chiosato - ed il nostro è un patto tra gente perbene».