Testi pregiati disponibili sulla piattaforma LiberBook
Tra di essi anche il Diario di Papa Alessandro VI-Borgia
sabato 12 dicembre 2015
08.30
Sono disponibili da pochi giorni, sulla piattaforma web di LiberBook, giovane start-up giovinazzese specializzata nel campo editoriale e vincitrice di Principi Attivi 2012, quattro nuovi testi pregiatissimi e di notevole rilievo storico e bibliografico, appartenenti alla Biblioteca del Seminario vescovile di Molfetta.
I file sono facilmente leggibili ed accessibili a tutti dal sito www.liberbook.eu. Si parte con le Etymologiae Sententiarum libri tres (o De summo bono) di Isidorus Hispalensis, arcivescovo cattolico spagnolo e teologo del secolo quindicesimo. Si tratta di un incunabolo con iniziali xilografiche, opera enciclopedica che si articola in 20 libri, in cui la materia è ordinata secondo i vocaboli a partire dalla loro etimologia. Interessante alla fine del libro IX (De linguis gentium, c. 35 verso) la rappresentazione grafica di un modello di albero genealogico. Nella seconda parte del volume è contenuto il De summo bono, manuale di dottrina e di pratica cristiana, ispirato soprattutto a Sant'Agostino e San Gregorio Magno. Tutte le iniziali sono xilografate e presentano decorazioni a motivi floreali e animali.
Il secondo testo è il terzo tomo del Diarium Alexandri Papa sexti di Johannes Burckardt, Vescovo cattolico tedesco. L'opera contiene il diario di papa Alessandro VI e copre un arco temporale che va dal 25 dicembre 1500 al 25 dicembre 1501. La parte finale del manoscritto è composta da tre epistole: la prima da parte del Pontefice, indirizzata al Priore dei predicatori del convento di San Marco a Firenze; la seconda da parte di Alessandro VI a Girolamo Savonarola e la terza è la risposta dello stesso Savonarola al Papa. Il carteggio è datato tra settembre ed ottobre del 1497.
Il terzo libro di grande valore, caricato sulla piattaforma della start-up pugliese, è una pregiata stampa, databile tra il XV e XVI secolo d.C, di Nicolò Peranzone: De monte sancte Marie in Cassiano Vaticinium. Nicolò Peranzone, umanista della corte di Papa Leone X, pubblicò, probabilmente nel 1523, quest'opera, sull'onda del dibattito suscitato tra gli astronomi da un'eccezionale congiunzione dei pianeti che si sarebbe verificata nel febbraio dell'anno successivo.
L'ultimo testo riguarda un volume di Miscellanea (composto da scritti di varia natura e genere, accomunati, però, dal medesimo contenuto, vale a dire il pontificato di Urbano VIII e l'elezione al soglio pontificio di Innocenzo X), e nella fattispecie la parte riguardante la Constitutione per l'elettione del Romano Pontefice Gregorio XV, manoscritto del 1621.
Questi testi si aggiungono alle pubblicazioni del famoso Libro rosso di Molfetta e della prima Storia di San Corrado di Baviera già disponibili su LiberBook.
Quella ideata dagli informatici della società cooperativa con sede a Giovinazzo è una delle pochissime piattaforme in Italia, oltre alla Biblioteca Apostolica Vaticana, a rendere gratuitamente accessibile questi manoscritti e incunaboli pregiati grazie alla collaborazione con la Biblioteca del Seminario vescovile di Molfetta e del Museo diocesano. Il progetto della start-up giovinazzese, composta da due soci giovinazzesi, uno molfettese, due terlizzesi ed un barese, prevede di continuare nella digitalizzazione del patrimonio librario di inestimabile valore presente sul territorio pugliese (è allo studio anche una proposta mirata di crowdfunding) migliorando inevitabilmente aspetti tecnici e formali: il tutto perché studiosi e lettori di ogni dove possano accedere con un solo clic e scoprire, leggere e studiare testi di indiscusso valore storico e bibliografico.
Il 2016 sarà comunque l'anno della svolta non solo nel campo della digitalizzazione del patrimonio librario: i servizi della piattaforma di LiberBook si estenderanno, infatti, a studenti, scuole ed università e ci saranno opportunità per collaborazioni strategiche con altre imprese locali.
Secondo il presidente di LiberBook, Michele Sollecito «le frontiere sperimentali delle piattaforme di data sharing, l'uso degli open data nonché tutte le novità delle politiche di digitalizzazione della PA, delle Biblioteche, dell'Università e della Scuola Italiana aprono scenari interessantissimi che ci inducono sempre più a ripensare l'approccio all'universo-culturale editoriale e didattico. La nostra missione è innovare partendo spesso da processi bottum-up così da poter centrare al meglio l'obiettivo. Il nostro ringraziamento va a Maria Grazia Sciancalepore e ad Alessandro Depalo per la preziosissima collaborazione».
Le schede bibliografiche dei testi digitalizzati (a cui presto se ne aggiungeranno altri), saranno presto disponibili on line ed è già in programma un evento di presentazione che avrà forse luogo presso il Museo diocesano di Molfetta.
I file sono facilmente leggibili ed accessibili a tutti dal sito www.liberbook.eu. Si parte con le Etymologiae Sententiarum libri tres (o De summo bono) di Isidorus Hispalensis, arcivescovo cattolico spagnolo e teologo del secolo quindicesimo. Si tratta di un incunabolo con iniziali xilografiche, opera enciclopedica che si articola in 20 libri, in cui la materia è ordinata secondo i vocaboli a partire dalla loro etimologia. Interessante alla fine del libro IX (De linguis gentium, c. 35 verso) la rappresentazione grafica di un modello di albero genealogico. Nella seconda parte del volume è contenuto il De summo bono, manuale di dottrina e di pratica cristiana, ispirato soprattutto a Sant'Agostino e San Gregorio Magno. Tutte le iniziali sono xilografate e presentano decorazioni a motivi floreali e animali.
Il secondo testo è il terzo tomo del Diarium Alexandri Papa sexti di Johannes Burckardt, Vescovo cattolico tedesco. L'opera contiene il diario di papa Alessandro VI e copre un arco temporale che va dal 25 dicembre 1500 al 25 dicembre 1501. La parte finale del manoscritto è composta da tre epistole: la prima da parte del Pontefice, indirizzata al Priore dei predicatori del convento di San Marco a Firenze; la seconda da parte di Alessandro VI a Girolamo Savonarola e la terza è la risposta dello stesso Savonarola al Papa. Il carteggio è datato tra settembre ed ottobre del 1497.
Il terzo libro di grande valore, caricato sulla piattaforma della start-up pugliese, è una pregiata stampa, databile tra il XV e XVI secolo d.C, di Nicolò Peranzone: De monte sancte Marie in Cassiano Vaticinium. Nicolò Peranzone, umanista della corte di Papa Leone X, pubblicò, probabilmente nel 1523, quest'opera, sull'onda del dibattito suscitato tra gli astronomi da un'eccezionale congiunzione dei pianeti che si sarebbe verificata nel febbraio dell'anno successivo.
L'ultimo testo riguarda un volume di Miscellanea (composto da scritti di varia natura e genere, accomunati, però, dal medesimo contenuto, vale a dire il pontificato di Urbano VIII e l'elezione al soglio pontificio di Innocenzo X), e nella fattispecie la parte riguardante la Constitutione per l'elettione del Romano Pontefice Gregorio XV, manoscritto del 1621.
Questi testi si aggiungono alle pubblicazioni del famoso Libro rosso di Molfetta e della prima Storia di San Corrado di Baviera già disponibili su LiberBook.
Quella ideata dagli informatici della società cooperativa con sede a Giovinazzo è una delle pochissime piattaforme in Italia, oltre alla Biblioteca Apostolica Vaticana, a rendere gratuitamente accessibile questi manoscritti e incunaboli pregiati grazie alla collaborazione con la Biblioteca del Seminario vescovile di Molfetta e del Museo diocesano. Il progetto della start-up giovinazzese, composta da due soci giovinazzesi, uno molfettese, due terlizzesi ed un barese, prevede di continuare nella digitalizzazione del patrimonio librario di inestimabile valore presente sul territorio pugliese (è allo studio anche una proposta mirata di crowdfunding) migliorando inevitabilmente aspetti tecnici e formali: il tutto perché studiosi e lettori di ogni dove possano accedere con un solo clic e scoprire, leggere e studiare testi di indiscusso valore storico e bibliografico.
Il 2016 sarà comunque l'anno della svolta non solo nel campo della digitalizzazione del patrimonio librario: i servizi della piattaforma di LiberBook si estenderanno, infatti, a studenti, scuole ed università e ci saranno opportunità per collaborazioni strategiche con altre imprese locali.
Secondo il presidente di LiberBook, Michele Sollecito «le frontiere sperimentali delle piattaforme di data sharing, l'uso degli open data nonché tutte le novità delle politiche di digitalizzazione della PA, delle Biblioteche, dell'Università e della Scuola Italiana aprono scenari interessantissimi che ci inducono sempre più a ripensare l'approccio all'universo-culturale editoriale e didattico. La nostra missione è innovare partendo spesso da processi bottum-up così da poter centrare al meglio l'obiettivo. Il nostro ringraziamento va a Maria Grazia Sciancalepore e ad Alessandro Depalo per la preziosissima collaborazione».
Le schede bibliografiche dei testi digitalizzati (a cui presto se ne aggiungeranno altri), saranno presto disponibili on line ed è già in programma un evento di presentazione che avrà forse luogo presso il Museo diocesano di Molfetta.