"Tesori d'Arte Sacra": le chiese di Giovinazzo come non le avete mai viste
Presentato venerdì 22 giugno l'innovativo progetto curato da FeArT e LiberBook
lunedì 25 giugno 2018
06.00
Le chiese di Giovinazzo e dei quattro comuni della diocesi come non le avete mai viste.
È stato presentato venerdì 22 giugno, nella Sala Conferenze del Museo Diocesano di Molfetta, il progetto "Tesori d'Arte Sacra – percorsi digitali", consistente in un percorso di lettura delle opere d'arte possibile scansionando un QR code col proprio supporto elettronico, smartphone o IPhone. L'idea è venuta ai ragazzi della Cooperativa FeArT, che da qualche anno gestiscono in maniera impeccabile il Museo di via Entica della Chiesa, ed alla Cooperativa Sociale LiberBook, con sede a Giovinazzo, già assurta alle cronache nazionali poiché vincitrice di Digithon 2016, il concorso per start-up innovative che si svolge ogni anno a Bisceglie su idea dell'On. Francesco Boccia.
Alla presentazione di venerdì scorso, moderata dal prof. Luigi Sparapano, direttore dell'Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali, erano presenti il vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, Mons. Domenico Cornacchia, don Michele Amorosini, direttore del Museo Diocesano di Molfetta e don Gaetano Coviello, delegato regionale CEI per i beni culturali. Con loro anche gli amministratoti delle quattro città coinvolte.
Sono 19 le chiese che saranno aperte ad una vasta fascia di pubblico ed in cui si potrà usufruire di questo supporto, una novità assoluta per tutto il nord barese. La prima apertura straordinaria avverrà sabato prossimo, 30 giugno. A Giovinazzo i QR code saranno posizionati nella Concattedrale di Santa Maria Assunta, nella chiesa di San Domenico ed in quella di Sant'Agostino.
I testi che compariranno sui supporti elettronici sono stati scritti in italiano, per ciò che concerne la nostra cittadina, da Marianna Paladino, mentre le traduzioni saranno in inglese, francese, tedesco e russo. Accattivante la grafica della app pensata da Michele Digregorio, mentre il progetto informatico è stato curato in toto da Thomas De Nicolo sotto la regia di Onofrio Grieco.
"Tesori d'Arte Sacra – percorsi digitali" è stato finanziato dalla Regione Puglia, per un importo complessivo di 300.000 euro, ed è il frutto di un accordo tra l'Assessorato regionale all'Industria Turistica e Culturale e la Conferenza Episcopale pugliese.
Giovinazzo, e più in generale la Diocesi, si aprono dunque a flussi turistici sempre più qualificati, anche grazie alle idea ed all'opera di giovani di grande talento, quasi tutti al di sotto di 40 anni.
È stato presentato venerdì 22 giugno, nella Sala Conferenze del Museo Diocesano di Molfetta, il progetto "Tesori d'Arte Sacra – percorsi digitali", consistente in un percorso di lettura delle opere d'arte possibile scansionando un QR code col proprio supporto elettronico, smartphone o IPhone. L'idea è venuta ai ragazzi della Cooperativa FeArT, che da qualche anno gestiscono in maniera impeccabile il Museo di via Entica della Chiesa, ed alla Cooperativa Sociale LiberBook, con sede a Giovinazzo, già assurta alle cronache nazionali poiché vincitrice di Digithon 2016, il concorso per start-up innovative che si svolge ogni anno a Bisceglie su idea dell'On. Francesco Boccia.
Alla presentazione di venerdì scorso, moderata dal prof. Luigi Sparapano, direttore dell'Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali, erano presenti il vescovo della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, Mons. Domenico Cornacchia, don Michele Amorosini, direttore del Museo Diocesano di Molfetta e don Gaetano Coviello, delegato regionale CEI per i beni culturali. Con loro anche gli amministratoti delle quattro città coinvolte.
Sono 19 le chiese che saranno aperte ad una vasta fascia di pubblico ed in cui si potrà usufruire di questo supporto, una novità assoluta per tutto il nord barese. La prima apertura straordinaria avverrà sabato prossimo, 30 giugno. A Giovinazzo i QR code saranno posizionati nella Concattedrale di Santa Maria Assunta, nella chiesa di San Domenico ed in quella di Sant'Agostino.
I testi che compariranno sui supporti elettronici sono stati scritti in italiano, per ciò che concerne la nostra cittadina, da Marianna Paladino, mentre le traduzioni saranno in inglese, francese, tedesco e russo. Accattivante la grafica della app pensata da Michele Digregorio, mentre il progetto informatico è stato curato in toto da Thomas De Nicolo sotto la regia di Onofrio Grieco.
"Tesori d'Arte Sacra – percorsi digitali" è stato finanziato dalla Regione Puglia, per un importo complessivo di 300.000 euro, ed è il frutto di un accordo tra l'Assessorato regionale all'Industria Turistica e Culturale e la Conferenza Episcopale pugliese.
Giovinazzo, e più in generale la Diocesi, si aprono dunque a flussi turistici sempre più qualificati, anche grazie alle idea ed all'opera di giovani di grande talento, quasi tutti al di sotto di 40 anni.