"Tesori d'arte Sacra", ieri sera il resoconto

Presentato in Concattedrale anche l'ultimo lavoro di Franco Di Palo

sabato 5 ottobre 2024 8.22
Ieri sera, 4 ottobre, nello splendido scenario della Concattedrale di Santa Maria Assunta di Giovinazzo, si è svolta la presentazione dell'ultimo lavoro dello studioso Franco Di Palo, storico dell'arte e componente della Fondazione Museo Diocesano di Molfetta alla presenza del Sindaco Michele Sollecito, di Antonella Carlucci Consigliera delegata alla cultura, di Cristina Piscitelli Assessore al turismo e cultura, di Padre Francesco Depalo, amministratore della parrocchia Concattedrale S. Maria Assunta e di un pubblico attento e interessato giunto appositamente per fruire dell'evento e accrescere così la propria conoscenza su di un argomento tutt'altro che conosciuto: la cartapesta e il suo impiego in ambito cultuale e devozionale dal '700 al '900.

A moderare gli interventi c'era Nunzia Stufano coordinatrice del progetto Tesori d'Arte Sacra e guida turistica abilitata che, dopo i saluti e i ringraziamenti di rito, ha introdotto la serata promossa nell'ambito dello stesso progetto.

Ai saluti iniziali del Sindaco, dell'assessore Piscitelli e del "padrone di casa", Padre Francesco, è seguito l'interessante intervento della Consigliera Carlucci che, ringraziando innanzitutto Sua Eccellenza il Vescovo, le Confraternite e quanti hanno reso possibile lo svolgimento delle aperture straordinarie, ha presentato i dati della prima annualità del protocollo d'intesa tra Amministrazione, Diocesi e Fondazione ponendo l'accento specie sull'importanza della chiesa Concattedrale e della Cripta individuati, per via della loro forte attrattività (6.832 visite registrate), quali siti principali e pertanto scelti come luoghi dove concentrare la distribuzione del materiale promozionale e la prima accoglienza per le visite guidate.
Ha poi fatto un passaggio su future attività, guardando il Progetto in prospettiva e assicurando piena e massima volontà da parte dell'Amministrazione nel proseguire il percorso tracciato e intrapreso.

Ma ecco alcuni numeri della prima annualità di Tesori d'Arte Sacra.
Nei mesi da agosto a dicembre 2023 e da giugno a settembre 2024 presso i diversi siti coinvolti sono state regisrate 11.961 visite e 139 aperture straordinarie così distribuite:

- Chiesa di San Giovanni Battista 12 aperture 533 visite registrate;
- Chiesa di Sant'Andrea 18 aperture 1.124 visite registrate;
- Chiesa di San Lorenzo 17 aperture 1.035 visite registrate;
- Chiesa dello Spirito Santo 21 aperture 1.439 visite registrate;
- Chiesa di Santa Maria degli Angeli 13 aperture 614 visite registrate;
- Chiesa di Costantinopoli 2 aperture 384 visite registrate;
- Chiesa di S. Maria Assunta 29 aperture 3.542 visite registrate;
- Soccorpo chiesa Concattedrale 26 aperture 3.290 visite registrate;
- Chiesetta rurale del Padre Eterno 1 apertura.


La Carlucci ha continuato affermando che oltre ai canali soliti, l'attività di promozione e valorizzazione, è stata incentrata sulla ideazione e creazione di una narrazione condivisa del patrimonio. Il materiale divulgativo è stato realizzato sotto forma di video (reels) per i social, ben 8 diffusi settimanalmente dal 9 agosto al 29 settembre 2024 e qui raccolti in una playlist pubblica
(https://youtube.com/playlistlist=PL3ILTHUrmKIXmSFsH4q7Ntj5LjQzxrGFO&si=Y4xEYi1E7sBqXdOq)

L'impatto social di tale azione divulgativa, che ha coinvolto persone legate alla custodia dei luoghi narrando le motivazioni principali del legame vissuto con i luoghi, unitamente ad una breve scheda storico artistica, è stato davvero significativo, registrando oltre 90.000
riproduzioni sul web (attraverso i canali Facebook, Instagram e YouTube del Museo
Diocesano).
La Consigliera Carlucci ha poi voluto rivolgere un ringraziamento sentito alla dott. Nunzia Stufano per l'attività di guida turistica e di referente nell'ambito del coordinamento e delle attività.

Prima di passare la parola all'autore, Nunzia Stufano ha ribadito come, in aggiunta ai numeri, pure importanti ai fini delle verifiche e della rendicontazione del progetto, lo stesso sia stato un successo, un'iniziativa molto apprezzata e da tanti percepita come un valore aggiunto alla semplice visita di Giovinazzo nel fine settimana.

Si è entrati poi nel vivo della presentazione del libro introducendo Francesco Di Palo Autore e direttore della collana di studi le Fabbriche dei Santi, che con l'aiuto anche della proiezione di immagini per rendere più attraente e interessante la conversazione ha condotto i presenti in un viaggio nel tempo e nei luoghi illustrando ad esempio come tra fine Seicento ed inizi Settecento in Giovinazzo fu attiva l'operosa bottega dello "scultore di legnami" Carlo Vincenzo - detto Cinzio - Altieri (1669-1729), erede di un altrettanto prestigioso atelier la cui origine fu in Altamura. Sulla scorta degli insegnamenti paterni per la prima volta forse in assoluto in Puglia, egli sperimentò la tecnica della "tela gessata", appresa sicuramente a Napoli, tecnica che poi sarà sviluppata, con esiti formidabili, nelle lavorazioni in cartapesta.
Di Palo ha continuato parlando di cartapesta "napoletana" prima ancora che "leccese", ma anche "molfettese" e delle altre botteghe di "cartapistari" in Puglia per poi giungere, nel corso della serata, a fare brevi accenni alla ritualità della Settimana Santa e alle feste religiose e popolari nella nostra regione, e all'apporto dato dalla cartapesta, materiale assai versatile e dalle grandi capacità "recitative", alle azioni paraliturgiche e 'teatrali'.

Non sono mancati i riferimenti alla statuaria presente a Giovinazzo, con opere anche di Manzo, Caretta e soprattutto di Vito Fornari (1846-1893) dalla vita breve ma intensa, esponente di punta, eppure ancora poco conosciuto, di una bottega, quella "molfettese", appunto, che si distinse per la sorprendente quanto altissima qualità delle sue creazioni.

Al termine dell'entusiasmante percorso tracciato dall'autore, Nunzia Stufano ha fatto notare, anche sulla scorta di alcuni aneddoti raccontanti, come l'opera certosina di Franco Di Palo sia il risultato di uno studio tutt'altro che statico e condotto limitatamente sui libri, ma basato sulla ricerca e sul confronto stilistico svolti sul campo, racchiudendo già nel titolo stesso dell'opera: Statuari, Cartapistari, Bellisanti, il senso vivace, popolare, pratico di una categoria di lavoratori innanzitutto (si parla di Fabbriche dei Santi), e solo più tardi considerati artisti.

Infine i saluti di chiusura con il riferimento alla pagina Facebook Museo Diocesano Molfetta per avere aggiornamenti ed essere al corrente di futuri sviluppi ed attività targate Tesori d'Arte Sacra.