Terremoto nel Lazio avvertito anche a Giovinazzo
Morti nel centro Italia. L'epicentro nel reatino
mercoledì 24 agosto 2016
15.39
Scossa di terremoto avvertita intorno alle 3.40 a Giovinazzo e su tutto il litorale pugliese, dove non si registrano danni ad edifici o persone. Il sisma è stato prolungato, con mobili e lampadari che hanno oscillato in molte case. In sottofondo un rumore sordo. Pochi ad avvertirlo data l'ora. A Giovinazzo, i pochissimi che erano svegli o chi si è svegliato ha raccontato di una scossa lunga nella durata, di molto attenuata rispetto a quanto sentito in altre regioni. «Da una prima verifica sommaria - ha scritto su Facebook il sindaco Tommaso Depalma - non ci sono danni di nessuna rilevanza sul nostro territorio. A tutte le comunità colpite il nostro incoraggiamento e la totale vicinanza».
L'epicentro è stato registrato tra Lazio ed Umbria, in provincia di Rieti, nel comune di Accumoli, con una lunga scossa di magnitudo vicina al 6.0 della scala Richter e ad una profondità di 4 chilometri. Dato confermato dall'Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia. Diversi i morti nel piccolo paese. Stefano Petrucci, il sindaco, ha denunciato una macchina dei soccorsi lentissima (polemica rientrata e dettata da stanchezza, rabbia e dolore comprensibili) e sta chiedendo ai villeggianti di farsi carico dell'alloggio temporaneo delle persone che hanno perso tutto. Crollate anche la Stazione dei Carabinieri, la chiesa e tanti edifici. Alcuni giovinazzesi residenti nel Lazio ci hanno fatto sapere che in tutta la regione si sono avvertite scosse continue per tutta la nottata. Squadre di soccorso starebbero intanto partite dalla Puglia.
I decessi complessivi, alle ore 23.00 sarebbero 163, ma sono tutti dati in corso di verifica.
Situazione ancora caotica fino alle prime ore dell'alba, con sciame sismico ancora attivo. Si registrano crolli nell'ascolano, ad Arquata del Tronto, dove sono state segnalate almeno 17 vittime (soprattutto nella frazione di Pescara del Tronto), ed a Norcia, in Umbria, dove per fortuna non ci sono morti. Ad Ascoli Piceno tutti i medici richiamati in servizio.
Situazione drammatica ad Amatrice, nel Lazio, con la popolazione condotta verso il campo sportivo. Il primo cittadino Sergio Perozzi ha fatto un appello affinché giungessero i soccorsi: «Metà paese non c'è più», ha detto tra le lacrime in nottata. Poco dopo le 6.00 sono stati estratti tre cadaveri, uno di un ragazzo di 13 anni. La triste conta è scandita di ora in ora dai media nazionali. Le strade di accesso al paese sarebbero parzialmente bloccate e ci sono ancora persone vive sotto le macerie, oltre a non esserci corrente elettrica. Barelle e feriti in strada davanti all'ospedale locale, anch'esso danneggiato, fatti documentati dalle immagini di Sky. Devastato un convento di suore. Si teme per la loro vita e quella di anziane ospitate all'interno della struttura. Crollato tutto il primo piano dove dormivano. Non si hanno notizia da un hotel in pieno centro, dove, in virtù della stagione estiva, alloggiavano diversi turisti. Tra due giorni ci sarebbe stata la Festa dello spaghetto che ha reso nota la località laziale in tutto il mondo. Probabili decine di morti.
Nuova scossa avvertita nel perugino di magnitudo 3.9, poco dopo le 4.00, ed a Roma Nord alle 4.34 e poi ancora nelle Marche fin dopo le 6.00. Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile ha parlato di «Sisma di severa intensità».
La terra ha tremato in mezza Italia, dunque, capitale compresa. Paura in Abruzzo, dall'Aqulia a Pescara fino a Vasto, terra già toccata dal sisma terribile del 2009. Qualche danno ad immobili disabitati solo nel teramano. Svegliata anche la gente di Romagna, nel riminese. Il Governo, fa sapere il portavoce di Matteo Renzi, Filippo Senzi, è in collegamento con la Protezione Civile e sta seguendo l'evolversi della vicenda. Da Palazzo Chigi hanno fatto sapere che mezzi speciali hanno ormai raggiunto le zone maggiormente colpite. A Pescara del Tronto si è già recata la Presidentessa della Camera, Laura Boldrini, molto scossa perché ella stessa marchigiana.
La situazione resta in continua evoluzione e potrete seguirla sui media nazionali.
L'epicentro è stato registrato tra Lazio ed Umbria, in provincia di Rieti, nel comune di Accumoli, con una lunga scossa di magnitudo vicina al 6.0 della scala Richter e ad una profondità di 4 chilometri. Dato confermato dall'Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia. Diversi i morti nel piccolo paese. Stefano Petrucci, il sindaco, ha denunciato una macchina dei soccorsi lentissima (polemica rientrata e dettata da stanchezza, rabbia e dolore comprensibili) e sta chiedendo ai villeggianti di farsi carico dell'alloggio temporaneo delle persone che hanno perso tutto. Crollate anche la Stazione dei Carabinieri, la chiesa e tanti edifici. Alcuni giovinazzesi residenti nel Lazio ci hanno fatto sapere che in tutta la regione si sono avvertite scosse continue per tutta la nottata. Squadre di soccorso starebbero intanto partite dalla Puglia.
I decessi complessivi, alle ore 23.00 sarebbero 163, ma sono tutti dati in corso di verifica.
Situazione ancora caotica fino alle prime ore dell'alba, con sciame sismico ancora attivo. Si registrano crolli nell'ascolano, ad Arquata del Tronto, dove sono state segnalate almeno 17 vittime (soprattutto nella frazione di Pescara del Tronto), ed a Norcia, in Umbria, dove per fortuna non ci sono morti. Ad Ascoli Piceno tutti i medici richiamati in servizio.
Situazione drammatica ad Amatrice, nel Lazio, con la popolazione condotta verso il campo sportivo. Il primo cittadino Sergio Perozzi ha fatto un appello affinché giungessero i soccorsi: «Metà paese non c'è più», ha detto tra le lacrime in nottata. Poco dopo le 6.00 sono stati estratti tre cadaveri, uno di un ragazzo di 13 anni. La triste conta è scandita di ora in ora dai media nazionali. Le strade di accesso al paese sarebbero parzialmente bloccate e ci sono ancora persone vive sotto le macerie, oltre a non esserci corrente elettrica. Barelle e feriti in strada davanti all'ospedale locale, anch'esso danneggiato, fatti documentati dalle immagini di Sky. Devastato un convento di suore. Si teme per la loro vita e quella di anziane ospitate all'interno della struttura. Crollato tutto il primo piano dove dormivano. Non si hanno notizia da un hotel in pieno centro, dove, in virtù della stagione estiva, alloggiavano diversi turisti. Tra due giorni ci sarebbe stata la Festa dello spaghetto che ha reso nota la località laziale in tutto il mondo. Probabili decine di morti.
Nuova scossa avvertita nel perugino di magnitudo 3.9, poco dopo le 4.00, ed a Roma Nord alle 4.34 e poi ancora nelle Marche fin dopo le 6.00. Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile ha parlato di «Sisma di severa intensità».
La terra ha tremato in mezza Italia, dunque, capitale compresa. Paura in Abruzzo, dall'Aqulia a Pescara fino a Vasto, terra già toccata dal sisma terribile del 2009. Qualche danno ad immobili disabitati solo nel teramano. Svegliata anche la gente di Romagna, nel riminese. Il Governo, fa sapere il portavoce di Matteo Renzi, Filippo Senzi, è in collegamento con la Protezione Civile e sta seguendo l'evolversi della vicenda. Da Palazzo Chigi hanno fatto sapere che mezzi speciali hanno ormai raggiunto le zone maggiormente colpite. A Pescara del Tronto si è già recata la Presidentessa della Camera, Laura Boldrini, molto scossa perché ella stessa marchigiana.
La situazione resta in continua evoluzione e potrete seguirla sui media nazionali.