Terminal merci, il Sindaco scrive a RFI
Lo scalo giovinazzese sarebbe tra quelli in cui far giungere sostanze pericolose
mercoledì 2 settembre 2015
03.01
Il terminal merci di Giovinazzo sotto la lente d'ingrandimento.
Lo scalo, infatti, sarebbe stato inserito da Rete Ferroviaria Italiana tra quelli in cui potrebbero sostare merci pericolose. Un aspetto inquietante, soprattutto in una cittadina che, dopo oltre 30 anni, sta tentando di bonificare l'area delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi e di liberarsi di un grande peso.
Tra le merci pericolose, secondo quanto rilevabile dal Regolamento Internazionale, vi sono una serie di categorie tra cui quelle delle materie solide o liquide infiammabili, quelle autoreattive, quelle infettive e corrosive e tutte quelle che favoriscono una qualsiasi combustione. Insomma, un campionario da cui stare decisamente lontani.
Il Sindaco, Tommaso Depalma, preoccupato da quanto pubblicato sul sito di RFI, ha subito inviato una missiva chiedendo lumi alla società partecipata con sede a Roma: «Preso atto - scrive - del comunicato pubblicato nella sezione "Notizie e documenti" del sito web di codesta spettabile società in data 27 agosto 2015, si chiede di fornire dettagliati chiarimenti circa le iniziative intraprese per l'adeguamento dell'impianto di Giovinazzo a terminalizzare treni con merci pericolose. Tale richiesta - precisa il primo cittadino - riveste carattere d'urgenza, considerati gli inevitabili impatti che la prospettata attività produrrebbe sulla popolazione e sul territorio».
Il primo passo è stato compiuto, in attesa che RFI fornisca tutte le risposte e le rassicurazioni del caso. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi di una vicenda dai contorni ancora da chiarire.
Lo scalo, infatti, sarebbe stato inserito da Rete Ferroviaria Italiana tra quelli in cui potrebbero sostare merci pericolose. Un aspetto inquietante, soprattutto in una cittadina che, dopo oltre 30 anni, sta tentando di bonificare l'area delle ex Acciaierie e Ferriere Pugliesi e di liberarsi di un grande peso.
Tra le merci pericolose, secondo quanto rilevabile dal Regolamento Internazionale, vi sono una serie di categorie tra cui quelle delle materie solide o liquide infiammabili, quelle autoreattive, quelle infettive e corrosive e tutte quelle che favoriscono una qualsiasi combustione. Insomma, un campionario da cui stare decisamente lontani.
Il Sindaco, Tommaso Depalma, preoccupato da quanto pubblicato sul sito di RFI, ha subito inviato una missiva chiedendo lumi alla società partecipata con sede a Roma: «Preso atto - scrive - del comunicato pubblicato nella sezione "Notizie e documenti" del sito web di codesta spettabile società in data 27 agosto 2015, si chiede di fornire dettagliati chiarimenti circa le iniziative intraprese per l'adeguamento dell'impianto di Giovinazzo a terminalizzare treni con merci pericolose. Tale richiesta - precisa il primo cittadino - riveste carattere d'urgenza, considerati gli inevitabili impatti che la prospettata attività produrrebbe sulla popolazione e sul territorio».
Il primo passo è stato compiuto, in attesa che RFI fornisca tutte le risposte e le rassicurazioni del caso. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi di una vicenda dai contorni ancora da chiarire.