Tentata rapina a Menga Petroli, poi l'incendio della Fiat Tipo
Due malviventi hanno assalito l'area di servizio di via Molfetta. Ma è andato tutto storto
venerdì 23 novembre 2018
16.54
Paura e scene da far west ieri sera, a Giovinazzo, per una tentata rapina nell'area di servizio Menga Petroli lungo via Molfetta. Poco dopo un denso fumo nero ha avvolto la lama Castello. Ma non era un rogo di sterpaglie incolte: le fiamme arrivavano da una Fiat Tipo, la stessa utilizzata dai malviventi.
Tutto è iniziato intorno alle ore 18.30 di ieri sera, quando due malviventi, col volto parzialmente travisato, hanno fatto irruzione nella stazione di carburanti Menga Petroli, in via Molfetta. Tutto s'è consumato in pochi istanti. Uno dei due rapinatori, inoltre, è entrato in azione brandendo una spranga di ferro, evidentemente con l'intento, pur di farsi consegnare il denaro, di minacciare l'addetto alle pompe. Che, invece, non si è fatto intimorire.
Qualcosa, infatti, lo ha fatto desistere e, assieme al complice, ha fatto dietrofront dileguandosi a mani vuote. Ad attenderli c'era una Fiat Tipo, a bordo della quale si sono dileguati. L'auto, alla quale erano state apposte targhe diverse da quelle originali, è risultata rubata qualche ora prima proprio a Giovinazzo. Il benzinaio, nel frattempo, ha subito chiamato il numero 112 e sul posto sono arrivati i Carabinieri, ai quali son delegate le indagini.
Sul posto i militari della locale Stazione hanno ascoltato le testimonianze della povera vittima, che ha rimediato solo un forte spavento, ed esaminato i nastri del sistema di videosorveglianza esterno dell'area di servizio. La nota della tentata rapina, del modello e del colore dell'autovettura utilizzata dai due malviventi sono state diramate a tutte le pattuglie dell'Arma e le forze dell'ordine in servizio in città.
Gli investigatori, inoltre, hanno avviato le ricerche in zona, allestendo posti di blocco in tutta la città e sulle principali vie di fuga. Che però non hanno portato a rintracciare i malviventi. Anche perché, stavano già mettendo in atto la seconda parte del piano criminale. Arrivati alle spalle della stazione ferroviaria, in località lama Castello, i due hanno pensato bene di sbarazzarsi della Fiat Tipo e le hanno dato fuoco.
Le fiamme hanno attirato alcuni residenti e sono partite le chiamate al numero 115 dei Vigili del Fuoco, giunti in pochi minuti dal Distaccamento di Molfetta. Sul posto si sono catapultati anche i Carabinieri della locale Stazione. E, svolgendo i consueti accertamenti del caso, s'è scoperto che quella Fiat Tipo, altra non era, se non proprio l'auto utilizzata per la tentata rapina alla stazione di carburanti Menga Petroli.
Ormai carbonizzata, è stata successivamente trasportata presso il deposito giudiziario, dopo essere stata sequestrata. Adesso sarà sottoposta ad accertamenti. I militari dell'Arma, frattanto, dopo aver acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza esterno dell'area di servizio Menga Petroli, stanno cercando di rimettere insieme il puzzle, setacciando via De Gasperi, dove la Fiat Tipo è stata asportata.
La speranza è che qualche telecamera possa aver immortalato i responsabili del furto. Forse con quelle immagini si potrà sperare di identificarli, cercando poi di capire se siano stati gli stessi a firmare il tentato colpo alla Menga Petroli. Un assalto simile, per dinamica, a quello avvenuto alla Esso, proprio un mese fa.
Tutto è iniziato intorno alle ore 18.30 di ieri sera, quando due malviventi, col volto parzialmente travisato, hanno fatto irruzione nella stazione di carburanti Menga Petroli, in via Molfetta. Tutto s'è consumato in pochi istanti. Uno dei due rapinatori, inoltre, è entrato in azione brandendo una spranga di ferro, evidentemente con l'intento, pur di farsi consegnare il denaro, di minacciare l'addetto alle pompe. Che, invece, non si è fatto intimorire.
Qualcosa, infatti, lo ha fatto desistere e, assieme al complice, ha fatto dietrofront dileguandosi a mani vuote. Ad attenderli c'era una Fiat Tipo, a bordo della quale si sono dileguati. L'auto, alla quale erano state apposte targhe diverse da quelle originali, è risultata rubata qualche ora prima proprio a Giovinazzo. Il benzinaio, nel frattempo, ha subito chiamato il numero 112 e sul posto sono arrivati i Carabinieri, ai quali son delegate le indagini.
Sul posto i militari della locale Stazione hanno ascoltato le testimonianze della povera vittima, che ha rimediato solo un forte spavento, ed esaminato i nastri del sistema di videosorveglianza esterno dell'area di servizio. La nota della tentata rapina, del modello e del colore dell'autovettura utilizzata dai due malviventi sono state diramate a tutte le pattuglie dell'Arma e le forze dell'ordine in servizio in città.
Gli investigatori, inoltre, hanno avviato le ricerche in zona, allestendo posti di blocco in tutta la città e sulle principali vie di fuga. Che però non hanno portato a rintracciare i malviventi. Anche perché, stavano già mettendo in atto la seconda parte del piano criminale. Arrivati alle spalle della stazione ferroviaria, in località lama Castello, i due hanno pensato bene di sbarazzarsi della Fiat Tipo e le hanno dato fuoco.
Le fiamme hanno attirato alcuni residenti e sono partite le chiamate al numero 115 dei Vigili del Fuoco, giunti in pochi minuti dal Distaccamento di Molfetta. Sul posto si sono catapultati anche i Carabinieri della locale Stazione. E, svolgendo i consueti accertamenti del caso, s'è scoperto che quella Fiat Tipo, altra non era, se non proprio l'auto utilizzata per la tentata rapina alla stazione di carburanti Menga Petroli.
Ormai carbonizzata, è stata successivamente trasportata presso il deposito giudiziario, dopo essere stata sequestrata. Adesso sarà sottoposta ad accertamenti. I militari dell'Arma, frattanto, dopo aver acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza esterno dell'area di servizio Menga Petroli, stanno cercando di rimettere insieme il puzzle, setacciando via De Gasperi, dove la Fiat Tipo è stata asportata.
La speranza è che qualche telecamera possa aver immortalato i responsabili del furto. Forse con quelle immagini si potrà sperare di identificarli, cercando poi di capire se siano stati gli stessi a firmare il tentato colpo alla Menga Petroli. Un assalto simile, per dinamica, a quello avvenuto alla Esso, proprio un mese fa.