Tartaruga trovata morta sul litorale di Ponente
La carcassa di caretta caretta, deceduta a seguito di annegamento, rinvenuta in località Trincea
mercoledì 21 novembre 2018
21.07
Un'altra tartaruga morta, spinta dalle correnti e dalle onde di questi giorni, sulle spiagge di Giovinazzo. Questa volta la carcassa di caretta caretta è stata trovata lungo la riviera di Ponente, in località Trincea. A notarla sono stati alcune persone.
La sala operativa della Guardia Costiera ha inviato sul posto una pattuglia, giunta sul posto assieme agli agenti della Polizia Locale, ai veterinari dell'Azienda Sanitaria Locale ed al personale del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta. I volontari, diretti da Pasquale Salvemini, hanno confermato che si trattava di un esemplare di circa 30 chilogrammi, privo di alcuna targhetta identificativa, deceduto da oltre 2 mesi.
Non è stato possibile accertare con esattezza le cause della morte: tra le ipotesi, però, prende piede quella dell'affogamento durante le mareggiate poiché troppo indebolita per avere la forza di risalire dai fondali. Quando i pescatori trovano tartarughe impigliate nelle reti da pesca o già morte per asfissia da annegamento, infatti, le rigettano in mare e le correnti poi le spingono sino a spiaggiarle.
Occorrerebbe una sensibilizzazione. Sarebbe anche semplice, evitare la morte. Gli operatori della pesca, nel momento in cui dovessero vedere intrappolata una tartaruga nelle loro reti, devono chiamare la Guardia Costiera al numero 1530. Una telefonata gratuita che può salvare una vita.
La sala operativa della Guardia Costiera ha inviato sul posto una pattuglia, giunta sul posto assieme agli agenti della Polizia Locale, ai veterinari dell'Azienda Sanitaria Locale ed al personale del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta. I volontari, diretti da Pasquale Salvemini, hanno confermato che si trattava di un esemplare di circa 30 chilogrammi, privo di alcuna targhetta identificativa, deceduto da oltre 2 mesi.
Non è stato possibile accertare con esattezza le cause della morte: tra le ipotesi, però, prende piede quella dell'affogamento durante le mareggiate poiché troppo indebolita per avere la forza di risalire dai fondali. Quando i pescatori trovano tartarughe impigliate nelle reti da pesca o già morte per asfissia da annegamento, infatti, le rigettano in mare e le correnti poi le spingono sino a spiaggiarle.
Occorrerebbe una sensibilizzazione. Sarebbe anche semplice, evitare la morte. Gli operatori della pesca, nel momento in cui dovessero vedere intrappolata una tartaruga nelle loro reti, devono chiamare la Guardia Costiera al numero 1530. Una telefonata gratuita che può salvare una vita.