Tartaruga spiaggiata alla Trincea. Secondo esemplare in una settimana
In corso le consuete analisi per capire la causa del decesso: l'esemplare era in avanzato stato di decomposizione
lunedì 13 luglio 2020
L'ha ritrovata un bagnante in località Trincea, sulla costa di Ponente. Un esemplare di caretta caretta, la tartaruga più comune del Mediterraneo, arrivata dal mare già morta. Si tratta dell'ennesimo caso di spiaggiamento di testuggini che si aggiunge ad altri avvenuti nell'ultimo periodo a Giovinazzo.
Continua, dunque, la strage delle tartarughe che sembra non fermarsi mai: avvistato l'animale, in avanzato stato di decomposizione, i militari della Capitaneria di Porto di Molfetta, gli agenti della Polizia Locale, i veterinari dell'Azienda Sanitaria Locale e i volontari del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta si sono recati sul posto per un sopralluogo e per approfondire le cause che possono aver determinato quest'ultimo episodio.
La tartaruga, una femmina della specie caretta caretta, la più comune di tutto il Mediterraneo, misura 76 centimetri di lunghezza carapace per un peso di circa 55 chilogrammi ed è stata ritrovata a pochi metri dall'acqua. Molto probabilmente l'esemplare (secondo Pasquale Salvemini, del WWF Puglia, la morte sarebbe stata provocata da una rete da pesca nella quale la tartaruga pare essere rimasta incastrata, nda) è giunto a riva dopo le mareggiate dei giorni scorsi.
I dati della moria iniziano ad essere allarmanti: per questo sono stati svolti i rilievi biometrici e presi alcuni campioni di tessuto. Tuttavia sarà difficile scoprire le cause della morte, ma non si esclude il soffocamento: spesso le tartarughe restano impigliate nelle reti, non riuscendo più a tornare in superficie per respirare.
Continua, dunque, la strage delle tartarughe che sembra non fermarsi mai: avvistato l'animale, in avanzato stato di decomposizione, i militari della Capitaneria di Porto di Molfetta, gli agenti della Polizia Locale, i veterinari dell'Azienda Sanitaria Locale e i volontari del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta si sono recati sul posto per un sopralluogo e per approfondire le cause che possono aver determinato quest'ultimo episodio.
La tartaruga, una femmina della specie caretta caretta, la più comune di tutto il Mediterraneo, misura 76 centimetri di lunghezza carapace per un peso di circa 55 chilogrammi ed è stata ritrovata a pochi metri dall'acqua. Molto probabilmente l'esemplare (secondo Pasquale Salvemini, del WWF Puglia, la morte sarebbe stata provocata da una rete da pesca nella quale la tartaruga pare essere rimasta incastrata, nda) è giunto a riva dopo le mareggiate dei giorni scorsi.
I dati della moria iniziano ad essere allarmanti: per questo sono stati svolti i rilievi biometrici e presi alcuni campioni di tessuto. Tuttavia sarà difficile scoprire le cause della morte, ma non si esclude il soffocamento: spesso le tartarughe restano impigliate nelle reti, non riuscendo più a tornare in superficie per respirare.