Tartaruga caretta caretta spiaggiata all'Arco Marino
L'esemplare è stato recuperato nei pressi dell'omonimo residence: era in avanzato stato di decomposizione
martedì 13 aprile 2021
L'hanno ritrovata in località Arco Marino, nei pressi dell'omonimo residence lungo la costa a sud di Giovinazzo. Un esemplare di caretta caretta, la tartaruga più comune del Mediterraneo, arrivata dal mare già morta. Si tratta di un nuovo caso di spiaggiamento di testuggini che si aggiunge ad altri avvenuti in passato.
Continua, dunque, la strage delle tartarughe che sembra non fermarsi mai: avvistato l'animale, ormai in avanzato stato di decomposizione, è stata messa in moto la macchina dei soccorsi con i militari dell'Ufficio Locale Marittimo, gli agenti della Polizia Locale, i veterinari dell'Azienda Sanitaria Locale e i volontari del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta che si sono recati sul posto per un sopralluogo e per approfondire le cause che hanno determinato quest'episodio.
La tartaruga, della specie caretta caretta, la più comune di tutto il mar Mediterraneo, misura 65 centimetri di lunghezza carapace ed è stata ritrovata sugli scogli, a pochi metri dal mare. Molto probabilmente l'esemplare è giunto a riva dopo le mareggiate dei giorni scorsi, mentre i volontari del WWF, coordinati da Pasquale Salvemini, dopo aver ispezionato la carcassa del povero animale, hanno recuperato vari campioni biologici, i quali serviranno per i successivi studi genetici.
I dati della moria restano allarmanti: per questo sono stati svolti i rilievi biometrici e, come detto, presi alcuni campioni di tessuto. Tuttavia sarà difficile scoprire le cause della morte, ma non si esclude il soffocamento: spesso le tartarughe restano impigliate nelle reti, non riuscendo a tornare in superficie per respirare.
Continua, dunque, la strage delle tartarughe che sembra non fermarsi mai: avvistato l'animale, ormai in avanzato stato di decomposizione, è stata messa in moto la macchina dei soccorsi con i militari dell'Ufficio Locale Marittimo, gli agenti della Polizia Locale, i veterinari dell'Azienda Sanitaria Locale e i volontari del centro di recupero tartarughe marine di Molfetta che si sono recati sul posto per un sopralluogo e per approfondire le cause che hanno determinato quest'episodio.
La tartaruga, della specie caretta caretta, la più comune di tutto il mar Mediterraneo, misura 65 centimetri di lunghezza carapace ed è stata ritrovata sugli scogli, a pochi metri dal mare. Molto probabilmente l'esemplare è giunto a riva dopo le mareggiate dei giorni scorsi, mentre i volontari del WWF, coordinati da Pasquale Salvemini, dopo aver ispezionato la carcassa del povero animale, hanno recuperato vari campioni biologici, i quali serviranno per i successivi studi genetici.
I dati della moria restano allarmanti: per questo sono stati svolti i rilievi biometrici e, come detto, presi alcuni campioni di tessuto. Tuttavia sarà difficile scoprire le cause della morte, ma non si esclude il soffocamento: spesso le tartarughe restano impigliate nelle reti, non riuscendo a tornare in superficie per respirare.