Suoni francescani
L'Ensamble Calixtinus ha incantato il pubblico nella chiesa del SS Crocifisso
domenica 19 aprile 2015
14.31
San Francesco, il suo insegnamento ed il suo tempo tra noi.
Ieri sera la chiesa del SS. Crocifisso, presso il Convento dei Frati Cappuccini, è stata la location dove le emozioni si sono mescolate alla musica. La musica è stata quella dell'Ensamble Calixtinus, che ha suonato brani medievali con l'ausilio di strumenti dell'epoca nel suo "Sia Laudato San Francesco-Musica e poesia medievale al tempo di San Francesco D'Assisi".
Spiritualità e ricerca storica si sono unite, in un unicum apprezzatissimo dal pubblico presente. L'iniziativa, nata con il patrocinio del Comune di Giovinazzo e del Segretariato Missioni Estere dei Frati Cappuccini, ha rappresentato un salto nel passato veicolo di un messaggio invece decisamente attuale. All'indomani dell'ennesima tragedia nel Mediterraneo, con altri morti, Giovinazzo ha ospitato un concerto che è andato ben al di là del semplice evento culturale. Non è stata casuale la matrice, quella del Segretariato Missione Estere dei Frati Cappuccini, impegnato in Mozambico, in Albania ed in altre parti del mondo a portare il messaggio di Cristo e ad aiutare le popolazioni locali.
L'atmosfera francescana, dei bravissimi musicisti, racchiude in sé un messaggio di speranza: gli ultimi tra gli ultimi saranno accolti, ospitati, sfamati, con la massima tenerezza, quella che ci ha insegnato il Santo di Assisi. L'Ensamble Calixtinus, formato da Giovannangelo de Gennaro (canto e villa), Nicola Nesta (canto e liuto medievale), Cosimo Giovane (canto), Vito Giammarelli (canto), Francesco Regina (canto) e Pippo D'Ambrosio (percussioni), ha tracciato una via che abbraccia studio e ricerca storica, fede, spiritualità e messaggio di speranza per l'oggi. Dal XIII secolo, dalle laudi alla quotidianità. Un salto nel passato per comprendere il presente attraverso le corde degli strumenti medievali e dell'anima.
Quando la musica diviene riflessione, introspezione e poi materia per plasmare una vita migliore.
Ieri sera la chiesa del SS. Crocifisso, presso il Convento dei Frati Cappuccini, è stata la location dove le emozioni si sono mescolate alla musica. La musica è stata quella dell'Ensamble Calixtinus, che ha suonato brani medievali con l'ausilio di strumenti dell'epoca nel suo "Sia Laudato San Francesco-Musica e poesia medievale al tempo di San Francesco D'Assisi".
Spiritualità e ricerca storica si sono unite, in un unicum apprezzatissimo dal pubblico presente. L'iniziativa, nata con il patrocinio del Comune di Giovinazzo e del Segretariato Missioni Estere dei Frati Cappuccini, ha rappresentato un salto nel passato veicolo di un messaggio invece decisamente attuale. All'indomani dell'ennesima tragedia nel Mediterraneo, con altri morti, Giovinazzo ha ospitato un concerto che è andato ben al di là del semplice evento culturale. Non è stata casuale la matrice, quella del Segretariato Missione Estere dei Frati Cappuccini, impegnato in Mozambico, in Albania ed in altre parti del mondo a portare il messaggio di Cristo e ad aiutare le popolazioni locali.
L'atmosfera francescana, dei bravissimi musicisti, racchiude in sé un messaggio di speranza: gli ultimi tra gli ultimi saranno accolti, ospitati, sfamati, con la massima tenerezza, quella che ci ha insegnato il Santo di Assisi. L'Ensamble Calixtinus, formato da Giovannangelo de Gennaro (canto e villa), Nicola Nesta (canto e liuto medievale), Cosimo Giovane (canto), Vito Giammarelli (canto), Francesco Regina (canto) e Pippo D'Ambrosio (percussioni), ha tracciato una via che abbraccia studio e ricerca storica, fede, spiritualità e messaggio di speranza per l'oggi. Dal XIII secolo, dalle laudi alla quotidianità. Un salto nel passato per comprendere il presente attraverso le corde degli strumenti medievali e dell'anima.
Quando la musica diviene riflessione, introspezione e poi materia per plasmare una vita migliore.