Su via Marconi partiti i lavori per la messa in sicurezza dell'IVE
Soddisfazione di Sollecito e De Matteo
giovedì 11 maggio 2023
Sono iniziati nella giornata di ieri, mercoledì 10 maggio, su via Marconi, i lavori per realizzare le opere di messa in sicurezza dell'Istituto Vittorio Emanuele II, a cura della Città Metropolitana di Bari.
Il 25 aprile scorso si era infatti sfiorata la tragedia (leggi qui) quando un gattone ornamentale era precipitato al suolo. Per fortuna in quell'istante non vi erano passanti, ma l'accaduto, a pochi mesi dalla rimozione delle transenne dal sagrato della chiesa di San Domenico, aveva nuovamente innescato feroci polemiche sullo stato dell'ex convitto.
«Seguiremo con attenzione tutto l'iter che porterà quanto prima ad appaltare interventi definitivi che ridonino dignità e bellezza a questo imponente edificio», ha scritto lapidario il sindaco Michele Sollecito, tra i più critici per l'inerzia della Città Metropolitana in questi anni.
Colui il quale invece cerca di mediare e di trovare soluzioni con l'ente guidato da Antonio Decaro è Nicola De Matteo, delegato alla struttura, che da anni si batte per una risoluzione definitiva dei tantissimi problemi dell'IVE. Problemi per cui ci vorrebbero finalmente cospicui finanziamenti.
«Con i fondi di somma urgenza - ci ha detto De Matteo - l'ufficio tecnico è riuscito a programmare questi lavori di messa in sicurezza utilizzando delle reti metalliche in luogo di quelle in plastica che si sono rivelate non idonee a sopportare distacchi di materiale pesanti in pietra. C'è bisogno di agire ora sul bilancio per far inserire nel capitolo dell'istituto i fondi ricevuti dalla ASL Bari che è stata soccombente nel contenzioso giudiziario con la Città Metropolitana di Bari. Mi auguro che il sindaco Michele Sollecito si possa attivare in tal senso, insieme a me, per ridare bellezza all'Istituto», è stata la sua conclusione.
Il 25 aprile scorso si era infatti sfiorata la tragedia (leggi qui) quando un gattone ornamentale era precipitato al suolo. Per fortuna in quell'istante non vi erano passanti, ma l'accaduto, a pochi mesi dalla rimozione delle transenne dal sagrato della chiesa di San Domenico, aveva nuovamente innescato feroci polemiche sullo stato dell'ex convitto.
«Seguiremo con attenzione tutto l'iter che porterà quanto prima ad appaltare interventi definitivi che ridonino dignità e bellezza a questo imponente edificio», ha scritto lapidario il sindaco Michele Sollecito, tra i più critici per l'inerzia della Città Metropolitana in questi anni.
Colui il quale invece cerca di mediare e di trovare soluzioni con l'ente guidato da Antonio Decaro è Nicola De Matteo, delegato alla struttura, che da anni si batte per una risoluzione definitiva dei tantissimi problemi dell'IVE. Problemi per cui ci vorrebbero finalmente cospicui finanziamenti.
«Con i fondi di somma urgenza - ci ha detto De Matteo - l'ufficio tecnico è riuscito a programmare questi lavori di messa in sicurezza utilizzando delle reti metalliche in luogo di quelle in plastica che si sono rivelate non idonee a sopportare distacchi di materiale pesanti in pietra. C'è bisogno di agire ora sul bilancio per far inserire nel capitolo dell'istituto i fondi ricevuti dalla ASL Bari che è stata soccombente nel contenzioso giudiziario con la Città Metropolitana di Bari. Mi auguro che il sindaco Michele Sollecito si possa attivare in tal senso, insieme a me, per ridare bellezza all'Istituto», è stata la sua conclusione.