Striscione sulla villetta di viale Moro: tutte le posizioni in campo
Esposto da PrimaVera Alternativa è stato poi strappato. L'indignazione del partito, il risentimento dell'assegnatario e le puntualizzazioni del Sindaco
sabato 22 settembre 2018
06.00
I FATTI - Nella mattinata di ieri, venerdì 21 settembre, è apparso uno striscione sulla recinzione della villetta di viale Aldo Moro. Quello striscione è stato apposto dal gruppo di PrimaVera Alternativa, prima del comizio che avrebbe tenuto il partito in serata in piazza don Tonino Bello. Lo striscione recitava così: «Villetta chiusa: riapre alla prossima campagna elettorale». Il riferimento era alla chiusura delle ultime settimane dell'area verde con giochi.
Dopo qualche ora è stato strappato e tutto il direttivo di PrimaVera Alternativa si è indignato per il gesto ritenuto intimidatorio. In seguito è giunta in redazione una nota del gestore della villetta ed il Sindaco, Tommaso Depalma, attraverso Facebook ha voluto dire la sua sull'accaduto, sottolineando poi come vi fossero autorizzazioni per volantinaggio, ma non per l'affissione dello striscione. Vi riportiamo di seguito tutte le dichiarazioni senza filtro, in modo che ciascun lettore possa correttamente farsi la sua idea.
PRIMAVERA ALTERNATIVA: «Con grande dispiacere vi comunichiamo che la nostra civile manifestazione, che smascherava una delle tante patacche elettorali dell'amministrazione Depalma (apertura quotidiana della villetta di Viale Aldo Moro), è stata malamente e brutalmente interrotta da qualche provocatore che ha strappato il nostro manifesto! Ma noi non molliamo!». PVA ha poi invitato i cittadini a partecipare al comizio di quartiere serale «per dire NO alla propaganda ed a questo clima illiberale ed antidemocratico!».
FRANCO LAZZARO - ASSEGNATARIO GESTIONE VILLETTA: «Ho appreso con sommo stupore della presenza di uno striscione che ha riguardato la villetta 167 a me affidata mediante una procedura ad evidenza pubblica a cui solo io ho partecipato. Nel corso della mia vita ho conosciuto politici di basso livello ma di così basso livello non mi era oggettivamente mai capitato. Non ritengo di entrare su questioni di carattere strettamente personale che hanno comunque riguardato il mio stato di salute e che per mesi mi hanno allontanato dalla mia città. Voglio ancora una volta rimarcare a questi pseudo politicanti che quella villetta è stata chiusa per anni e solo grazie ad una procedura aperta ha avuto una nuova possibilità e prospettiva. In cantiere ci sono interventi che ritengo di fare per aumentare l'appettibilita della stessa, ma certe volte, quando leggo o vedo ciò che accade attorno a me, forse medito sul fatto che questa nostra città non merita i tanti che si impegnano per migliorarla rispetto a chi riesce solo a puntate il dito senza costrutto».
IL SINDACO DEPALMA: «Trovo scorretto che qualcuno abbia pensato di strappare uno striscione che criticava il nostro operato relativamente alla villetta di viale Aldo Moro. La libertà degli altri vale quanto la propria, ed esprimere il proprio dissenso è nella logica della democrazia.
Ma trovo altrettanto scorretto che chi ha pensato di apporre quell'enorme striscione, lo abbia fatto senza permesso e in disprezzo di qualunque regola. Troppo facile essere "legali" nello cose degli altri e diventare "come gli altri" nello cose proprie. Chi ha organizzato quell'affissione ha ignorato il più elementare rispetto delle regole. Facendo di testa sua, infischiandosene di tutto e tutti. Bontà loro. Chiaramente non ci adopereremo per rimuovere tutto perché ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero, magari sarebbe meglio, rispettando le leggi e gli altri. Spero che chi ha messo su quello striscione illegale, provveda a ripulire tutto e a conferire il rifiuto nella maniera corretta».
Dopo qualche ora è stato strappato e tutto il direttivo di PrimaVera Alternativa si è indignato per il gesto ritenuto intimidatorio. In seguito è giunta in redazione una nota del gestore della villetta ed il Sindaco, Tommaso Depalma, attraverso Facebook ha voluto dire la sua sull'accaduto, sottolineando poi come vi fossero autorizzazioni per volantinaggio, ma non per l'affissione dello striscione. Vi riportiamo di seguito tutte le dichiarazioni senza filtro, in modo che ciascun lettore possa correttamente farsi la sua idea.
PRIMAVERA ALTERNATIVA: «Con grande dispiacere vi comunichiamo che la nostra civile manifestazione, che smascherava una delle tante patacche elettorali dell'amministrazione Depalma (apertura quotidiana della villetta di Viale Aldo Moro), è stata malamente e brutalmente interrotta da qualche provocatore che ha strappato il nostro manifesto! Ma noi non molliamo!». PVA ha poi invitato i cittadini a partecipare al comizio di quartiere serale «per dire NO alla propaganda ed a questo clima illiberale ed antidemocratico!».
FRANCO LAZZARO - ASSEGNATARIO GESTIONE VILLETTA: «Ho appreso con sommo stupore della presenza di uno striscione che ha riguardato la villetta 167 a me affidata mediante una procedura ad evidenza pubblica a cui solo io ho partecipato. Nel corso della mia vita ho conosciuto politici di basso livello ma di così basso livello non mi era oggettivamente mai capitato. Non ritengo di entrare su questioni di carattere strettamente personale che hanno comunque riguardato il mio stato di salute e che per mesi mi hanno allontanato dalla mia città. Voglio ancora una volta rimarcare a questi pseudo politicanti che quella villetta è stata chiusa per anni e solo grazie ad una procedura aperta ha avuto una nuova possibilità e prospettiva. In cantiere ci sono interventi che ritengo di fare per aumentare l'appettibilita della stessa, ma certe volte, quando leggo o vedo ciò che accade attorno a me, forse medito sul fatto che questa nostra città non merita i tanti che si impegnano per migliorarla rispetto a chi riesce solo a puntate il dito senza costrutto».
IL SINDACO DEPALMA: «Trovo scorretto che qualcuno abbia pensato di strappare uno striscione che criticava il nostro operato relativamente alla villetta di viale Aldo Moro. La libertà degli altri vale quanto la propria, ed esprimere il proprio dissenso è nella logica della democrazia.
Ma trovo altrettanto scorretto che chi ha pensato di apporre quell'enorme striscione, lo abbia fatto senza permesso e in disprezzo di qualunque regola. Troppo facile essere "legali" nello cose degli altri e diventare "come gli altri" nello cose proprie. Chi ha organizzato quell'affissione ha ignorato il più elementare rispetto delle regole. Facendo di testa sua, infischiandosene di tutto e tutti. Bontà loro. Chiaramente non ci adopereremo per rimuovere tutto perché ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero, magari sarebbe meglio, rispettando le leggi e gli altri. Spero che chi ha messo su quello striscione illegale, provveda a ripulire tutto e a conferire il rifiuto nella maniera corretta».