Stregati dai Frankie & Canthina with Orchestra
Strepitoso omaggio a Barry White nell'ultima serata di Festival in...Porto
lunedì 13 agosto 2018
12.51
Cronaca di un successo annunciato. Il concerto di chiusura della quindicesima edizione del "Festival in ... Porto", patrocinato dal Comune di Giovinazzo, affidato a Frankie Canthina Band with Orchestra, è stato un vero trionfo tributato da un pubblico numeroso che ha gremito piazza Vittorio Emanuele II a Giovinazzo. Il live di ieri sera è stato dedicato a Barry White, mito indiscusso della soul dance contemporanea.
Si è trattato di un omaggio espresso egregiamente sia stilisticamente sia musicalmente dall'orchestra, da ogni singolo interprete e da Frankie Lovecchio, leader e cantante della Frankie & Canthina Band.
La scaletta ha proposto ventuno brani eseguiti con la maestria propria dei professionisti, quali Massimo Idà alle tastiere nonché direttore musicale che ha curato gli arrangiamenti; Fabio Sinigaglia alla chitarra; Marco Iannarilli al basso; Marcello Surace alla batteria; Giancarlo Ciminelli alla tromba; Franco Marinacci al sax e lo steesso Frankie Lovecchio in voce .
È stata tangibile la sintonia tra tutti i componenti dell'orchestra e la performance di Frankie Lovecchio nella sua timbrica vocale è stata rispettosa dei brani originali del celebre cantante statunitense, senza necessariamente imitarne la voce. Il progetto con l'orchestra, portato a Giovinazzo in segno di omaggio al gigante della soul music mondiale, ha previsto la presenza delle qualificate coriste Lucy Campeti, Claudia Arvati e Letizia Liberati. A completare l'ensemble ci sono stati gli archi con la loro raffinatezza: Luisiana Lorusso primo violino, Adriana Ester Gallo secondo violino e poi Liliana Troia, Annamaria Dangelico,Valeria Breglia e Francesca Faleo tutti ottimi talenti della nostra terra.
Il lungo concerto ha racchiuso in sé la bellezza di una musica, nata negli anni settanta grazie al genio creativo di Barry White, ed ancora intramontabile. La soul dance ha conquistato il pubblico numeroso che ha gremito piazza Vittorio Emanuele II e che è stato deliziato grazie all'ascolto dei brani in scaletta.
Il brano strumentale "Love's theme" ha aperto la serata ed è stata la carta d'identità della Love Unlimited Orchestra. Via via si è passati all'ascolto piacevole di "Never, never gonna give you up", successo che fu portato alla ribalta dalla cantante inglese Sarah Jane Morris nel 1992 e che la F.& C.O. ha eseguito in maniera originale con un inframezzo incredibilmente bello di Franco Marinacci al sax.
La selezione dei brani in programma è scivolata via tra le dita, tra morbide e sensuali ballads e brani ritmati con una piacevolezza difficile da descrivere: "Babe, we better try to get it togheter" ed ancora una splendida "Come on".
La musica si è fatta sensuale e si è legata ai ricordi, quelli cari al cuore con " It's Only love " che è di Barry White ma fu portata al successo dai Simply Red e che Frankie Lovecchio & Orchestra hanno eseguito in modo superlativo.
Poi altri pezzi più noti al grande pubblico accanto ad altri meno conosciuti, ma comunque stelle luminose nel firmamento musicale di Barry White. "I'm so glad I'm a woman" nella più pura atmosfera anni '70, cantata egregiamente dal trio Campeti, Arvati, Liberati, mentre con "All around the world" le stesse coriste e Frankie Lovecchio hanno riproposto il duetto tra White e Lisa Stansfield.
Con "Just the way you are", celebre nella versione di Barry White piuttosto che in quella del suo autore Billy Joel, il concerto di ieri sera è giunto ad una gradevolezza unica, splendido Franco Marinacci al sax; con "Let's the music play " e "Can't get enough" è stata apoteosi del ritmo che ha ulteriormente scaldato il pubblico di piazza Vittorio Emanuele II.
La sintonia tra tutti i musicisti della Canthina Band è stata per noi solo una conferma di ciò che già avevamo ascoltato negli anni scorsi e del fatto che si tratta di una band di eccellenti professionisti. Con l'Orchestra e con gli arrangiamenti curati da Massimo Idà, il risultato è stato ancora più evidente.
Con loro il tempo, gli anni in cui ha furoreggiato la soul dance di Barry White, sembra non sia mai passato, restando attualissimo. L'amore cantato, parlato e musicalmente accarezzato con la voce di Frankie Lovecchio è stato il collante per rientrare in un glorioso passato musicale che stenta a ritornare.
Con " Don't make me wait too long" prima e ancor più con " You're the first, the last my everything..." , l'absolutely live è giunto all'apoteosi con il pubblico in piedi e sotto il palco a ballare.
Saluti finali affidati a Vincenzo Depalo, presidente dell'Associazione Culturale "Amici della Musica" di cui la nostra redazione e stata mediapartner per tutto l'evento.
Chiusura, questa volta quella vera, con due bis: "Sha la la ( Means I love You)" e " You're the first, the last…" , successi planetari che hanno definitivamente smosso dalle sedie anche i presenti più riottosi.
Finale degno per una manifestazione che cresce di anno in anno e che seguiamo da vicino da quattro edizioni. Per la sedicesima filtrano già voci di un altro esaltante programma. Quella che era una kermesse per Tribute Band si è trasformata nel vero evento musicale della stagione estiva giovinazzese.
Si è trattato di un omaggio espresso egregiamente sia stilisticamente sia musicalmente dall'orchestra, da ogni singolo interprete e da Frankie Lovecchio, leader e cantante della Frankie & Canthina Band.
La scaletta ha proposto ventuno brani eseguiti con la maestria propria dei professionisti, quali Massimo Idà alle tastiere nonché direttore musicale che ha curato gli arrangiamenti; Fabio Sinigaglia alla chitarra; Marco Iannarilli al basso; Marcello Surace alla batteria; Giancarlo Ciminelli alla tromba; Franco Marinacci al sax e lo steesso Frankie Lovecchio in voce .
È stata tangibile la sintonia tra tutti i componenti dell'orchestra e la performance di Frankie Lovecchio nella sua timbrica vocale è stata rispettosa dei brani originali del celebre cantante statunitense, senza necessariamente imitarne la voce. Il progetto con l'orchestra, portato a Giovinazzo in segno di omaggio al gigante della soul music mondiale, ha previsto la presenza delle qualificate coriste Lucy Campeti, Claudia Arvati e Letizia Liberati. A completare l'ensemble ci sono stati gli archi con la loro raffinatezza: Luisiana Lorusso primo violino, Adriana Ester Gallo secondo violino e poi Liliana Troia, Annamaria Dangelico,Valeria Breglia e Francesca Faleo tutti ottimi talenti della nostra terra.
Il lungo concerto ha racchiuso in sé la bellezza di una musica, nata negli anni settanta grazie al genio creativo di Barry White, ed ancora intramontabile. La soul dance ha conquistato il pubblico numeroso che ha gremito piazza Vittorio Emanuele II e che è stato deliziato grazie all'ascolto dei brani in scaletta.
Il brano strumentale "Love's theme" ha aperto la serata ed è stata la carta d'identità della Love Unlimited Orchestra. Via via si è passati all'ascolto piacevole di "Never, never gonna give you up", successo che fu portato alla ribalta dalla cantante inglese Sarah Jane Morris nel 1992 e che la F.& C.O. ha eseguito in maniera originale con un inframezzo incredibilmente bello di Franco Marinacci al sax.
La selezione dei brani in programma è scivolata via tra le dita, tra morbide e sensuali ballads e brani ritmati con una piacevolezza difficile da descrivere: "Babe, we better try to get it togheter" ed ancora una splendida "Come on".
La musica si è fatta sensuale e si è legata ai ricordi, quelli cari al cuore con " It's Only love " che è di Barry White ma fu portata al successo dai Simply Red e che Frankie Lovecchio & Orchestra hanno eseguito in modo superlativo.
Poi altri pezzi più noti al grande pubblico accanto ad altri meno conosciuti, ma comunque stelle luminose nel firmamento musicale di Barry White. "I'm so glad I'm a woman" nella più pura atmosfera anni '70, cantata egregiamente dal trio Campeti, Arvati, Liberati, mentre con "All around the world" le stesse coriste e Frankie Lovecchio hanno riproposto il duetto tra White e Lisa Stansfield.
Con "Just the way you are", celebre nella versione di Barry White piuttosto che in quella del suo autore Billy Joel, il concerto di ieri sera è giunto ad una gradevolezza unica, splendido Franco Marinacci al sax; con "Let's the music play " e "Can't get enough" è stata apoteosi del ritmo che ha ulteriormente scaldato il pubblico di piazza Vittorio Emanuele II.
La sintonia tra tutti i musicisti della Canthina Band è stata per noi solo una conferma di ciò che già avevamo ascoltato negli anni scorsi e del fatto che si tratta di una band di eccellenti professionisti. Con l'Orchestra e con gli arrangiamenti curati da Massimo Idà, il risultato è stato ancora più evidente.
Con loro il tempo, gli anni in cui ha furoreggiato la soul dance di Barry White, sembra non sia mai passato, restando attualissimo. L'amore cantato, parlato e musicalmente accarezzato con la voce di Frankie Lovecchio è stato il collante per rientrare in un glorioso passato musicale che stenta a ritornare.
Con " Don't make me wait too long" prima e ancor più con " You're the first, the last my everything..." , l'absolutely live è giunto all'apoteosi con il pubblico in piedi e sotto il palco a ballare.
Saluti finali affidati a Vincenzo Depalo, presidente dell'Associazione Culturale "Amici della Musica" di cui la nostra redazione e stata mediapartner per tutto l'evento.
Chiusura, questa volta quella vera, con due bis: "Sha la la ( Means I love You)" e " You're the first, the last…" , successi planetari che hanno definitivamente smosso dalle sedie anche i presenti più riottosi.
Finale degno per una manifestazione che cresce di anno in anno e che seguiamo da vicino da quattro edizioni. Per la sedicesima filtrano già voci di un altro esaltante programma. Quella che era una kermesse per Tribute Band si è trasformata nel vero evento musicale della stagione estiva giovinazzese.