Strappo Arbore-maggioranza, PVA ironica: «C'eravamo tanto amati»
La nota del movimento civico d'opposizione per rimarcare alcune incongruenze e spronare a nuovi passi
venerdì 7 maggio 2021
«Prendiamo atto che il gruppo politico Sud al Centro-Terre di Giovinazzo, che fa capo al Presidente del Consiglio Comunale Alfonso Arbore, sia giunto alla conclusione che:
- non si può "consentire agibilità politica a soggetti" il cui operato è dannoso per la nostra città;
- "i contrasti personali" tra le forze politiche che sostengono l'amministrazione Depalma-Sollecito-Iannone "nulla hanno di politico e nulla hanno in comune con lo sviluppo economico, culturale e sociale della Città";
- "i continui rimpasti hanno condizionato l'attività amministrativa", per di più nel periodo più difficile della recente storia cittadina;
- "poco è stato fatto per il martoriato settore del commercio" e che "scarsa è stata l'attenzione dell'amministrazione verso i lavoratori del settore". Del resto, come non concordare. Lo sfacelo amministrativo è sotto gli occhi di tutti i giovinazzesi!».
Inizia così un comunicato stampa di PrimaVera Alternativa, in cui si sottolinea la presa di posizione dei due gruppi che fanno riferimento ad Alfonso Arbore e si cerca di evidenziare alcune incongruenza e spronare a fare un ulteriore passo in avanti verso uno strappo pressoché definitivo.
«Settori nevralgici come il Comando di Polizia Municipale e l'Ufficio Tecnico - rimarcano dal gruppo guidato da Girolamo Capurso - sono da mesi senza guida; la Città è tappezzata da parcheggi a pagamento, attivi sino alle ore 24 e quindi addirittura oltre il termine del coprifuoco; la casa di riposo è un cantiere abbandonato a se stesso da anni; non c'è nessuna concertazione con le attività produttive. A regnare sovrana c'è solo la propaganda e gli annunci di ciò che sarà, ma che mai si concretizzano! Riteniamo, tuttavia, come doveroso atto di chiarezza verso i giovinazzesi - è l'ulteriore sottolineatura - , che il gruppo politico Sud al Centro-Terre di Giovinazzo debba dare seguito a questa presa di coscienza, facendo nomi e cognomi dei consiglieri di maggioranza a cui non deve essere "consentita l'agibilità politica" e spiegando ai cittadini quali siano le ragioni dei "contrasti personali" in atto nella maggioranza. E soprattutto, che abbia il coraggio e la coerenza di non essere più "politicamente complice" con il triumvirato Depalma-Sollecito-Iannone».
Ma il comunicato va oltre e punta il dito verso quello che, in più occasioni, da PVA hanno sottolineato essere uno scarso senso delle istituzioni interno a Giunta e maggioranza. Un modo di approcciarsi alla politica che fa riferimento solo all'essere da una parte, piuttosto che dall'altra.
«Che dire - si legge ancora nella nota -, invece, della replica degli Assessori e dei Consiglieri di maggioranza? All'unisono e con il consueto "bullismo istituzionale" chiedono "ad Alfonso Arbore di assumere le decisioni consequenziali, perché il suo ruolo di Presidente del Consiglio gli è stato riconosciuto dall'attuale maggioranza". Per l'ennesima volta trattano i luoghi ed i ruoli delle istituzioni come se fossero il cucinino di casa loro, dimenticando che il Presidente del Consiglio è una figura istituzionale "super partes" e neutrale che, come recita lo Statuto, deve garantire il rispetto delle norme di legge, ed in particolar modo di quelle riferite alla tutela delle prerogative delle Opposizioni!
E poi - è la chiusa del direttivo di PrimaVera Alternativa - , bel modo di intendere il valore della coerenza: pretendono le dimissioni dal Presidente del Consiglio, ma si guardano bene da chiedergli di uscire anche dalla maggioranza in Consiglio comunale».
- non si può "consentire agibilità politica a soggetti" il cui operato è dannoso per la nostra città;
- "i contrasti personali" tra le forze politiche che sostengono l'amministrazione Depalma-Sollecito-Iannone "nulla hanno di politico e nulla hanno in comune con lo sviluppo economico, culturale e sociale della Città";
- "i continui rimpasti hanno condizionato l'attività amministrativa", per di più nel periodo più difficile della recente storia cittadina;
- "poco è stato fatto per il martoriato settore del commercio" e che "scarsa è stata l'attenzione dell'amministrazione verso i lavoratori del settore". Del resto, come non concordare. Lo sfacelo amministrativo è sotto gli occhi di tutti i giovinazzesi!».
Inizia così un comunicato stampa di PrimaVera Alternativa, in cui si sottolinea la presa di posizione dei due gruppi che fanno riferimento ad Alfonso Arbore e si cerca di evidenziare alcune incongruenza e spronare a fare un ulteriore passo in avanti verso uno strappo pressoché definitivo.
«Settori nevralgici come il Comando di Polizia Municipale e l'Ufficio Tecnico - rimarcano dal gruppo guidato da Girolamo Capurso - sono da mesi senza guida; la Città è tappezzata da parcheggi a pagamento, attivi sino alle ore 24 e quindi addirittura oltre il termine del coprifuoco; la casa di riposo è un cantiere abbandonato a se stesso da anni; non c'è nessuna concertazione con le attività produttive. A regnare sovrana c'è solo la propaganda e gli annunci di ciò che sarà, ma che mai si concretizzano! Riteniamo, tuttavia, come doveroso atto di chiarezza verso i giovinazzesi - è l'ulteriore sottolineatura - , che il gruppo politico Sud al Centro-Terre di Giovinazzo debba dare seguito a questa presa di coscienza, facendo nomi e cognomi dei consiglieri di maggioranza a cui non deve essere "consentita l'agibilità politica" e spiegando ai cittadini quali siano le ragioni dei "contrasti personali" in atto nella maggioranza. E soprattutto, che abbia il coraggio e la coerenza di non essere più "politicamente complice" con il triumvirato Depalma-Sollecito-Iannone».
Ma il comunicato va oltre e punta il dito verso quello che, in più occasioni, da PVA hanno sottolineato essere uno scarso senso delle istituzioni interno a Giunta e maggioranza. Un modo di approcciarsi alla politica che fa riferimento solo all'essere da una parte, piuttosto che dall'altra.
«Che dire - si legge ancora nella nota -, invece, della replica degli Assessori e dei Consiglieri di maggioranza? All'unisono e con il consueto "bullismo istituzionale" chiedono "ad Alfonso Arbore di assumere le decisioni consequenziali, perché il suo ruolo di Presidente del Consiglio gli è stato riconosciuto dall'attuale maggioranza". Per l'ennesima volta trattano i luoghi ed i ruoli delle istituzioni come se fossero il cucinino di casa loro, dimenticando che il Presidente del Consiglio è una figura istituzionale "super partes" e neutrale che, come recita lo Statuto, deve garantire il rispetto delle norme di legge, ed in particolar modo di quelle riferite alla tutela delle prerogative delle Opposizioni!
E poi - è la chiusa del direttivo di PrimaVera Alternativa - , bel modo di intendere il valore della coerenza: pretendono le dimissioni dal Presidente del Consiglio, ma si guardano bene da chiedergli di uscire anche dalla maggioranza in Consiglio comunale».