Storia e paesaggio risorse per il nostro territorio

Ieri sera un convegno in Sala San Felice preludio alla rievocazione storica di questa sera in piazzale Aeronautica Militare

sabato 15 settembre 2018 11.34
A cura di Marzia Morva
Si è svolto ieri sera il convegno "Giovinazzo tra fonti storiche e archeologiche. Quale Futuro?". Inserito nel programma del "Settembre mese della cultura", ideato e patrocinato dal Comune di Giovinazzo Assessorati alla Cultura e al Turismo, guidati da Anna Vacca, ed incluso nel percorso di iniziative "Archeologia in comune ", l'incontro ha fornito con dovizia di particolari e con cura nella ricerca storica elementi sui fatti che questa sera saranno narrati nella rievocazione storica dell'assedio di Giovinazzo del 1042 ad opera dei Normanni.

Carmen Battista, dottoranda di Ricerca in Storia dell'Arte e Archeologia presso l'università ULB di Bruxelles, nel suo accurato excursus ricco di notizie storiche, avvenimenti e personaggi illustri della storia, con l'aiuto di un lavoro di ricerca da lei realizzato con power point, ha raccontato i passaggi più salienti dalla dominazione bizantina alla conquista normanna. Il suo racconto storico ha introdotto la rievocazione in costume che si terrà questa sera alle ore 19,30 nel Piazzale Aeronautica presso l'anfiteatro di ponente. L'interessante momento di ascolto di ieri sera ha dato a molti la possibilità di scoprire, ai molti esperti di storia locale antica presenti tra il pubblico, le ricerche da lei effettuate per scoprire più approfonditamente la storia di Giovinazzo. Nella sala, ai lati del tavolo dei relatori, tre figuranti: un soldato bizantino, uno normanno ed una nobildonna normanna dell'Associazione Impuratus che questa sera sarà di scena con la rievocazione storica in piazzale Aeronautica Militare.

L'assessore Anna Vacca ha evidenziato quanto sia stata un'interessante novità aver proposto nel mese di settembre un calendario di iniziative che hanno mirato ad illustrare il programma del "Settembre mese della cultura" e di "Archeologia in comune". La sua attenzione si è soffermata sul Dolmen, location prestigiosa per uno spettacolo itinerante quale sarà sabato 22 settembre la " Festa di Ognissanti" rivolta a grandi e piccoli, mentre domenica 23 grazie alla concreta collaborazione tra Amministrazione Comunale e Soprintendenza si svolgerà una visita guidata da loro curata. Il suo obiettivo e naturalmente del Comune di Giovinazzo è stato quello di riprendere il passato storico e riproporlo lontano dagli eventi estivi. Tutto ciò è stato già posto in cantiere per l'anno prossimo e sarà possibile per associazioni, studiosi ed esercenti presentare proposte e collaborare con l'assessore unitamente all'Amministrazione comunale. Il settembre della cultura è anche Chiese Aperte iniziativa che durerà sino all'ultimo weekend del mese. Si tratta di un primo passo atto a destagionalizzare gli eventi culturali e si può dire che è stato messo in campo un programma interessante dal punto di vista storico, culturale ed archeologico.

La dott.ssa Battista è partita nel suo racconto storico dalla prima colonizzazione della nostra cittadina da parte di Giustiniano passando per il forte controllo dei Bizantini che posero attenzione alla città di Bari, all'assedio saraceno di Bari dell'anno 1002/1004, alla dominazione bizantina della città di Bari e di Giovinazzo per arrivare pian piano a conoscere le gesta di un nobile potente politicamente quale fu Melo da Bari che nel 1016 volle sovvertire il potere bizantino per cui incontrò i soldati normanni. Nei suoi progetti c'era la conquista di Bari ma l'impero bizantino lo osteggiò. Grazie alle gesta di Melo fu ricostruita quella parte di storia medievale di Bari e dintorni e negli anni a seguire subentrò il figlio Argiro nel 1040 che volle continuare l'opera del padre aiutato dai Normanni e diede inizio ad una rivolta su Bari che si allargò alla conquista delle città costiere, tra cui Giovinazzo. La nostra cittadina fu presa d'assedio e saccheggiata con la violenza che sembra essere stata una caratteristica dei Normanni.

Nel suo intervento, il sindaco Tommaso Depalma ha ritenuto evidenziare l'importanza di questa rassegna di eventi come lo è stata "Giovinazzo Vola". In questo caso occhi puntati sulla storia, sul ricordo di eventi storici del passato vissuti da uomini che hanno posto al centro il loro istinto umano. In tal modo con istinto, passione ed impegno per la nostra cittadina continuiamo tutti a lavorare.

«Noi abbiamo un borgo medievale che è splendido e che deve venire fuori con le sue peculiarità - ha affermato il sindaco -. L'Italia deve lavorare ancora molto sul turismo e non è possibile che non ci sia il ministero del turismo che possa generare benessere economico. Se ne è parlato tanto ieri nell'incontro svoltosi alla Fiera del Levante. Il mio sentito grazie ai relatori, si può sempre migliorare e continueremo a lavorare per rendere al meglio il nostro operato sul territorio. Ringrazio tutti, mi fa piacere vedere la sala San Felice gremita - ha concluso Depalma - e soprattutto ringrazio tutti i professionisti che qui vedo e che di bello mettono in atto per prendersi cura della nostra città: Touring Juvenatium, Amici del Presepe, Alessandro Cavaliere, Myriam Massari tra gli altri».

Il prof. Pierfrancesco Rescio, archeologo di Bari e docente all'Università di Napoli ha posto in evidenza un aspetto per lui positivo: è la prima volta che un'amministrazione comunale chiede un consulto atto alla valorizzazione del centro storico e del territorio circostante.

Il prof. Rescio ha trattato il tema: "Il futuro attraverso il nostro passato" ed ha catturato l'attenzione del pubblico numeroso fino alla fine parlando delle bellezze paesaggistiche del nostro paese e del suo territorio circostante," l'agro giovinazzese" ricco di torri, masserie, casali, chiese che serve conoscere meglio per valorizzarne il pregio ed il valore storico per trasmettere queste conoscenze alle generazioni future. Il territorio ha avuto la sua evoluzione ed è, a suo parere bene conoscerlo anche se purtroppo alcune zone presentano situazioni di degrado.
Si deve partire dalla conoscenza che miri alla valorizzazione e quindi al recupero della memoria che dia un segno positivo al futuro del territorio. Gli itinerari intrisi di valore storico ed archeologico saranno elementi che valorizzeranno di sicuro l'offerta turistica. Il territorio è ricco di lame dette anche gravine, alcune delle quali sfociano nel mare come Lama Castello; ci sono anche siti archeologici da scoprire e valorizzare che risalgono all'età neolitica ed aree Archeologiche delle quali alcune invase dal mare.

Ai visitatori si devono far scoprire le risorse tra cui il mare e far sapere le pagine di storia che hanno coinvolto la costa oltre che il territorio interno.

Per il docente universitario il Dolmen di San Silvestro è di sicuro una grande risorsa che unitamente alle altre bellezze storiche ha bisogno di cura, perché il patrimonio paesaggistico è importante per allargare l'offerta turistica approfondita del territorio. È necessario trovare finanziamenti per recuperare questi beni da trasformare in risorsa. Il prof. Rescio ha anche ripercorso con dati ed elementi precisi, frutto dei suoi studi approfonditi le trasformazioni che il nostro territorio ha subito nel corso dei secoli e nell'antichità illustrando passaggi storici che hanno caratterizzato i cambiamenti socio-politici anche nel territorio barese ed a Bitonto.

Agli interventi dei relatori è seguito un ampio dibattito che ha coinvolto il pubblico in sala ed alcuni cultori di storia locale.

Quelle evoluzioni, gli insediamenti umani e le attività economiche del passato sono quindi da analizzare attentamente, mettendoli al centro di un progetto che punti al rilancio definitivo in chiave culturale del nostro territorio. La strada pare esser stata tracciata.

Stasera, dalle 19.00, rievocazione storica dell'assedio normanno di Giovinazzo in piazzale Aeronautica Militare.