Sollecito celebra il primo anno da sindaco: «La mia elezione, una storia di condivisione»

Alcuni scatti pubblicati sui social network raccontano la notte del 27 giugno 2022

mercoledì 28 giugno 2023
A cura di La Redazione
Un anno dall'elezione, poco meno da sindaco.

Michele Sollecito ha celebrato nelle scorse ore, anche attraverso i post social, quei momenti che lo hanno portato a diventare primo cittadino. Scatti rubati, emozioni di una notte in cui si è conclusa l'avvincente sfida con Daniele de Gennaro. Una manciata di voti in più per divenire sindaco dopo 10 anni da vice di Tommaso Depalma.

«Erano le 00.23 del 27 giugno 2022 - ha scritto postando le foto che vi mostriamo in home ed in galleria -, il momento in cui realizzo la vittoria elettorale ed abbraccio i presenti che erano con me su via Marina per seguire lo spoglio del ballottaggio. Un po' per riservatezza e un po' per scaramanzia non ero al comitato elettorale ma in un posto significativo per me, per Tommaso e per altri miei amici. Questo è il momento in cui abbraccio mia moglie che cede per la prima volta alla tensione. Sono foto "rubate" - ha sottolineato Sollecito -, scattate senza posa, momenti che dicono tutta la semplicità di una storia di condivisione, di tanta pazienza, di generosità. Per sottolineare come nessuno, per quanto importante sia il ruolo che svolge, è un super uomo, e che tutti siamo fragili, con i nostri limiti e con il nostro bisogno di aiuto e di sostegno. E io ringrazio perché questo aiuto lo ricevo ogni giorno da parte della mia famiglia, dei miei amici e da parte di tutti coloro che mi affiancano in questa esperienza amministrativa.
Di quella notte - ha continuato il primo cittadino - ricordo tutto e tutto custodisco con cura: le ansie e le attese, le aspettative, il nervosismo, la sezione "3" che "non arrivava", i messaggi e le telefonate, infine le lacrime di commozione.
A Città del Sole
- è il ricordo - intanto scoppiava una festa liberatoria, una gioia piena e traboccante: ritorno spesso con la mente e con il cuore a quei sorrisi, a quelle strette di mano, agli abbracci di quella sera per dare un senso ai momenti di sconforto, alle difficoltà inevitabili, agli ostacoli. E ritrovo la comunione di intenti, la capacità di far fronte comune per un bene più grande, la volontà di unire piuttosto che disgregare, la pienezza di senso della gratitudine. Andiamo avanti insieme con fiducia, per Giovinazzo!», è la sua chiosa rivolta questa volta non solo alla sua parte politica.
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