«Siamo stati numerosi. Ora è il momento di diventare rumorosi»

Ieri, in piazza Porto, l'esordio di Maria Rosaria Pugliese: «Chiedo il vostro appoggio e la vostra fiducia, proviamoci insieme»

domenica 8 maggio 2022 10.04
A cura di Nicola Miccione
«Vi chiedo di credere in me, una donna. Io mi auguro di prendermi cura di Giovinazzo per il bene di tutti perché io non voglio che i miei e i vostri figli vadano via». Maria Rosaria Pugliese, biscegliese di nascita, trasferitasi a Brindisi da giovane, ma giovinazzese d'adozione, è colei che il 12 giugno proverà a «voltare pagina».

La candidata sindaca della coalizione composta da Partito Democratico, la Lista dei Cittadini, la Nostra Città Giovinazzo, Patto Comune e Popolari con Emiliano, introdotta sul palco da Riccardo Stillavato dell'agenzia Promostudio 360, ha ricevuto il videomessaggio dell'ex ministro e responsabile nazionale agli Enti Locali dei Dem, Francesco Boccia: «Abbiamo bisogno che Giovinazzo diventi la culla dei sogni dei nostri figli e genitori. Tutto questo ha bisogno di una visione chiara».

Per la deputata del M5S, Francesca Galizia, «Pugliese ha tante competenze, ha saputo parlare coi giovani che non se ne devono andare più. In questo momento storico arriveranno i soldi del Pnrr. Quei soldi devono essere spesi per noi». Poi la scena è stata per lei: «Sono la figlia di Augusto, sono una mamma e sono una ragazza che si è impegnata per realizzare i suoi sogni», si è presentata dal palco forte della sua robusta esperienza come dirigente scolastica da oltre 15 anni.

«Siamo stati numerosi. Ora è il momento di diventare rumorosi»
«Siamo stati numerosi. Ora è il momento di diventare rumorosi»

«Lavorare nella scuola - ha detto - ti dà la possibilità di stare accanto ai giovani. Sono tornata a Giovinazzo, una città splendida, in cui stiamo assistendo ad una fase di degrado». Nel Pd è cambiato lo sguardo, sta avanzando un nuovo protagonismo di genere: «La candidatura non si rifiuta, l'ho fatto in continuità con la mia professione. Per me - ha proseguito - la politica è quella scienza e tecnica che permette di organizzare e di amministrare la vita pubblica. E io già lo faccio».

La scuola è prima di tutto una palestra di vita per i ragazzi, «ma lo è anche per me. Ho acquisito tanta esperienza e competenze che vorrei mettere a disposizione per Giovinazzo. Dobbiamo recuperare speranza e futuro per i nostri figli, la fiducia nell'altro che forse abbiamo perso prima con il Covid e poi con la minaccia della guerra. Statemi vicino e credete in me. Oggi siamo numerosi, dobbiamo essere rumorosi per far capire a Giovinazzo è che giunto il momento di cambiare».

Numerosi i temi centrali da parte di una donna che vorrà «ascoltare tutti coloro i quali avranno la possibilità di farsi ascoltare. Voglio dar voce a tutti quelli che in questi anni si sono sentiti trascurati». Sarà una campagna elettorale breve, bisognerà concentrarmi sulle tematiche importanti: «Io voglio rappresentare tutte le categorie e vorrei accontentare le mamme che si sono lamentate del degrado delle nostre scuole. Eppure - ha detto - ci vanno anche i figli di chi ci amministra».

Sulla casa di riposo («Mi auguro di trovare una soluzione»), sul turismo («Giovinazzo sta crescendo, ma i numeri sono in calo»), sul mondo dell'associazionismo («Giovinazzo era la culla della musica e del teatro, la cultura è fondamentale»), infine, sul mondo dell'imprenditoria: «Dobbiamo ascoltare gli imprenditori perché possano trovare opportunità di sviluppo che le Zes e l'Asi potrebbero darci, dobbiamo trovare soluzioni adeguate per la discarica, l'ex Acciaierie e la zona D1.1».

Candidare una donna, nel centrosinistra, è il segno del cambiamento. «Ho detto di sì perché ho dei figli e penso al loro futuro. Voglio voltare pagina e scrivere un nuovo capitolo. Chiedo fiducia e di credere in una donna - ha concluso -, proviamoci. È arrivato il momento di scegliere e di scegliere Maria Rosaria Pugliese».