Sgomento per la morte di Don Mimmo Amato
La politica e l'associazionismo piangono la sua prematura scomparsa
lunedì 5 ottobre 2015
11.24
Non sono passate molte ore dalla morte di Don Mimmo Amato, ma il mondo cattolico giovinazzese si interroga già su un futuro diocesano che appare sin d'ora avvolto dalle incertezze, a pochissimo tempo dalla scomparsa anche di Monsignor Luigi Martella.
Ed anche la comunità locale, con istituzioni ed associazionismo in testa, ha voluto ricordare l'Amministratore diocesano scomparso ieri, dopo essere stato colpito da un'ischemia cerebrale il 27 settembre scorso. A nulla era servito l'intervento chirurgico a cui era stato sottoposto dopo il malore.
«Le sensazioni che provo sono di segno opposto - ha spiegato il Sindaco, Tommaso Depalma -. Da una parte c'è lo sgomento per la perdita di un altro punto di riferimento per la nostra comunità, dopo la scomparsa di Monsignor Luigi Martella. Dall'altra, c'è nel mio cuore la speranza. Quella speranza cristiana che non deve mai mancare, di cui lui stesso aveva parlato durante la celebrazione solenne in onore di Maria SS. di Corsignano, poco più di un mese e mezzo fa. Insieme a Don Gino (Mons. Martella, ndr) - ha poi concluso il primo cittadino - sono certo che guideranno la nostra comunità e ci aiuteranno a rialzarci. Lo faranno da lassù, con Don Nicola Gaudio».
Gli ha fatto eco Vincenzo Castrignano, coordinatore dell'Osservatorio per la Legalità ed il Bene Comune e uomo dell'Azione Cattolica diocesana: «Don Mimmo - ci ha detto il medico raggiunto telefonicamente - è stato un grande uomo di cultura. Basti pensare che a poco più di un'ora dalla sua morte, il sito di Famiglia Cristiana gli ha voluto rendere omaggio a livello nazionale. Quello che voglio ricordare - ha poi evidenziato Castrignano - è la sua visione sociale del cristianesimo, quella che aveva lo stesso Don Tonino Bello, rivolta agli ultimi tra gli ultimi e che guida da sempre non solo l'Azione Cattolica, ma anche l'Osservatorio. È per noi - ha chiosato con voce che tradiva una forte emozione - una perdita dolorosissima di un uomo di grande spessore umano e spirituale».
Anche una laica come l'Assessora Antonia Pansini ha voluto ricordare, dal suo profilo Facebook, la figura dell'uomo, prima che dell'ecclesiastico, ponendosi un interrogativo: «È in questi momenti che mi sale sempre forte una domanda a cui non so dare mai risposta: quale è il peso di reggere una comunità in affanno? Riposa ora in pace Don Mimmo» è stato il messaggio. Colpito molto dall'evento luttuoso, il Vice Sindaco, Michele Sollecito, vicinissimo a Don Amato, non ha momentaneamente rilasciato alcuna dichiarazione.
Giuseppe Tulipani, fondatore dell'associazione Angeli della Vita, ha anch'egli affidato una sua ultima riflessione al popolare social network. Una bella foto di Don Mimmo ed un ricordo semplice che indica tutto l'affetto che lo legava all'uomo di chiesa divenuto amico: «Caro don Mimmo - scrive Tulipani -, il 2 maggio u.s. a Bitonto, in occasione della Consacrazione Episcopale di Don Ciccio Savino, ti avevo chiesto di posare per uno scatto fotografico annunciandoti che l'avrei pubblicato per la tua nomina a Vescovo.
E ancora, l'8 settembre u.s. nel nostro breve e ultimo incontro e saluto, nel complimentarmi per le tue eccellenti conclusioni al termine dell'ingresso della Madonna dei Martiri in Cattedrale a Molfetta ti ho sussurrato: "Ora sei veramente pronto alla dignità episcopale". Mi hai risposto "E sì", ma in quel si prolungato e nell'abbraccio che ne è seguito ho avvertito quasi un tuo compiacimento, che questa sensazione fosse stata avvertita da un amico, ma soprattutto da un fedele.
Era e una notizia che sembrava essere nell'aria - ha proseguito nel suo ricordo - tanto da non rappresentare più un mistero che tu potessi ottenere a breve la guida di una delle Diocesi italiane. Una certezza suffragata dalla tua preparazione e competenza teologica e in Diritto Canonico e dalle tue qualità umane e di sacerdote sempre disponibile e capace di misericordia.
All'ordinazione Episcopale di Don Ciccio Savino, con l'associazione Angeli della Vita ci siamo presentati con uno striscione con su scritto "Don Ciccio, un Eccellenza di Vescovo". Per te, avevo già in mente un'altro pensiero ad effetto già pronto: "don Mimmo... un Vescovo Amato". Questa foto la pubblico ugualmente perché sei stato chiamato direttamente dal Padre Eterno a celebrare il tuo Episcopato perenne nella Gloria dei santi e di Dio, sicuro di ottenere la tua Benedizione».
Tristezza, incredulità e dolore sono stati espressi anche dal clero cittadino, dai vertici di diverse confraternite giovinazzesi e da quello dell'Organizzazione Festeggiamenti in onore di Maria SS. di Corsignano, che dovrebbe diffondere una nota. Tutti si stringeranno attorno ai familiari ed agli amici di sempre domani pomeriggio, alle 16.30, all'interno della Cattedrale di Molfetta, dove saranno celebrate le esequie di un uomo umile che aveva appena 55 anni.
Nelle prossime ore vi riporteremo altri ricordi della figura di Don Mimmo.
Ed anche la comunità locale, con istituzioni ed associazionismo in testa, ha voluto ricordare l'Amministratore diocesano scomparso ieri, dopo essere stato colpito da un'ischemia cerebrale il 27 settembre scorso. A nulla era servito l'intervento chirurgico a cui era stato sottoposto dopo il malore.
«Le sensazioni che provo sono di segno opposto - ha spiegato il Sindaco, Tommaso Depalma -. Da una parte c'è lo sgomento per la perdita di un altro punto di riferimento per la nostra comunità, dopo la scomparsa di Monsignor Luigi Martella. Dall'altra, c'è nel mio cuore la speranza. Quella speranza cristiana che non deve mai mancare, di cui lui stesso aveva parlato durante la celebrazione solenne in onore di Maria SS. di Corsignano, poco più di un mese e mezzo fa. Insieme a Don Gino (Mons. Martella, ndr) - ha poi concluso il primo cittadino - sono certo che guideranno la nostra comunità e ci aiuteranno a rialzarci. Lo faranno da lassù, con Don Nicola Gaudio».
Gli ha fatto eco Vincenzo Castrignano, coordinatore dell'Osservatorio per la Legalità ed il Bene Comune e uomo dell'Azione Cattolica diocesana: «Don Mimmo - ci ha detto il medico raggiunto telefonicamente - è stato un grande uomo di cultura. Basti pensare che a poco più di un'ora dalla sua morte, il sito di Famiglia Cristiana gli ha voluto rendere omaggio a livello nazionale. Quello che voglio ricordare - ha poi evidenziato Castrignano - è la sua visione sociale del cristianesimo, quella che aveva lo stesso Don Tonino Bello, rivolta agli ultimi tra gli ultimi e che guida da sempre non solo l'Azione Cattolica, ma anche l'Osservatorio. È per noi - ha chiosato con voce che tradiva una forte emozione - una perdita dolorosissima di un uomo di grande spessore umano e spirituale».
Anche una laica come l'Assessora Antonia Pansini ha voluto ricordare, dal suo profilo Facebook, la figura dell'uomo, prima che dell'ecclesiastico, ponendosi un interrogativo: «È in questi momenti che mi sale sempre forte una domanda a cui non so dare mai risposta: quale è il peso di reggere una comunità in affanno? Riposa ora in pace Don Mimmo» è stato il messaggio. Colpito molto dall'evento luttuoso, il Vice Sindaco, Michele Sollecito, vicinissimo a Don Amato, non ha momentaneamente rilasciato alcuna dichiarazione.
Giuseppe Tulipani, fondatore dell'associazione Angeli della Vita, ha anch'egli affidato una sua ultima riflessione al popolare social network. Una bella foto di Don Mimmo ed un ricordo semplice che indica tutto l'affetto che lo legava all'uomo di chiesa divenuto amico: «Caro don Mimmo - scrive Tulipani -, il 2 maggio u.s. a Bitonto, in occasione della Consacrazione Episcopale di Don Ciccio Savino, ti avevo chiesto di posare per uno scatto fotografico annunciandoti che l'avrei pubblicato per la tua nomina a Vescovo.
E ancora, l'8 settembre u.s. nel nostro breve e ultimo incontro e saluto, nel complimentarmi per le tue eccellenti conclusioni al termine dell'ingresso della Madonna dei Martiri in Cattedrale a Molfetta ti ho sussurrato: "Ora sei veramente pronto alla dignità episcopale". Mi hai risposto "E sì", ma in quel si prolungato e nell'abbraccio che ne è seguito ho avvertito quasi un tuo compiacimento, che questa sensazione fosse stata avvertita da un amico, ma soprattutto da un fedele.
Era e una notizia che sembrava essere nell'aria - ha proseguito nel suo ricordo - tanto da non rappresentare più un mistero che tu potessi ottenere a breve la guida di una delle Diocesi italiane. Una certezza suffragata dalla tua preparazione e competenza teologica e in Diritto Canonico e dalle tue qualità umane e di sacerdote sempre disponibile e capace di misericordia.
All'ordinazione Episcopale di Don Ciccio Savino, con l'associazione Angeli della Vita ci siamo presentati con uno striscione con su scritto "Don Ciccio, un Eccellenza di Vescovo". Per te, avevo già in mente un'altro pensiero ad effetto già pronto: "don Mimmo... un Vescovo Amato". Questa foto la pubblico ugualmente perché sei stato chiamato direttamente dal Padre Eterno a celebrare il tuo Episcopato perenne nella Gloria dei santi e di Dio, sicuro di ottenere la tua Benedizione».
Tristezza, incredulità e dolore sono stati espressi anche dal clero cittadino, dai vertici di diverse confraternite giovinazzesi e da quello dell'Organizzazione Festeggiamenti in onore di Maria SS. di Corsignano, che dovrebbe diffondere una nota. Tutti si stringeranno attorno ai familiari ed agli amici di sempre domani pomeriggio, alle 16.30, all'interno della Cattedrale di Molfetta, dove saranno celebrate le esequie di un uomo umile che aveva appena 55 anni.
Nelle prossime ore vi riporteremo altri ricordi della figura di Don Mimmo.