Servizio mensa scolastica, la risposta dell'Assessore Sollecito
La missiva dopo gli interrogativi posti da Maria Restivo
sabato 19 settembre 2015
14.33
Il servizio di mensa scolastica è, in questi giorni di riapertura dei nostri plessi, al centro del dibattito pubblico. Due giorni addietro, una missiva garbata e puntuale dell'ex Assessora alle Politiche scolastiche, l'insegnante Maria Restivo, poneva quesiti all'attuale Assessore, Michele Sollecito. Lo stesso ha voluto dare un risposta importante non solo alla scrivente ed alla nostra redazione, ma a tutti i genitori giovinazzesi interessati al problema.
Di seguito la pubblichiamo per intero.
«Gentile maestra Maria, grazie per la sua lettera: mi fornisce l'occasione per chiarire alcuni aspetti. Circa la compartecipazione economica per il servizio mensa sono d'accordo con lei per quel che riguarda l'aspetto formativo ed educativo ed anche sulla opportunità di offrire il servizio al costo minore possibile per le famiglie.
Voglio anche dire che non si è fatta "una sola scelta", ma una serie di operazioni (con tagli su molti capitoli di spesa a seguito di tagli da parte dello Stato centrale affatto "leggeri") che ci hanno portato a chiudere il bilancio di quest'anno senza nessun aumento delle tasse riferito alle entrate tributarie. Il servizio mensa è sì un servizio a domanda individuale, ma la grande maggioranza rimane a carico del bilancio comunale proprio per avvalorare l'indiscusso scopo educativo di cui si è detto sopra.
Voglio inoltre precisare un dato che finora non è emerso: sta giungendo a termine la gara ad evidenza pubblica per l'affidamento del servizio di refezione scolastica con un capitolato di appalto aggiornato e con la specifica volontà di introdurre, rispetto al vecchio capitolato, migliorie nel servizio che abbiamo valutato imprescindibili quali: l'utilizzo di prodotti derivanti da filiera corta; l'introduzione di alcuni alimenti provenienti dalla produzione biologica non più a carattere discrezionale; specifici interventi di collaborazione a progetti educativi circa la corretta e sana alimentazione; l'introduzione di stoviglie biodegradabili per la consumazione dei pasti.
Quest'ultimo intervento, nella direzione della salvaguardia dell'ambiente, tema così importante e caro alla nostra comunità, è stato introdotto dopo che si era finanche valutato l'utilizzo di vere e proprie posate di acciaio e piatti in ceramica (come accaduto nelle mense scolastiche di Bari). Tuttavia, considerati i plessi e le strutture presso le quali viene erogato il servizio e i problemi organizzativi che ne sarebbero scaturiti, si è deciso di introdurre la miglioria dell'utilizzo di stoviglie biodegradabili.
Per quel che riguarda l'aumento del 20% delle tariffe c'è un aumento che in base al valore ISEE va da 4 euro (per le fasce più basse) a 14 euro al mese (per le fasce con valore ISEE superiore a 20.000 euro) per i bambini che usufruiscono di 5 pasti a settimana. L'aumento è ovviamente minore per i bambini che invece pranzano meno di 5 volte a settimana. Rimane l'agevolazione della riduzione per il secondo figlio.
Sono convinto che dinanzi alla bontà educativa del servizio nonché dinanzi alle migliorie introdotte nello stesso, le famiglie non vorranno rinunciare alla refezione che, ripeto, in grande parte è sostenuta dal Comune proprio per i valori sopra espressi. Le ricordo anche che tutti i servizi a supporto del comparto Pubblica Istruzione (assistenza specialistica, trasporto, doposcuola comunale) sono rimasti operativi senza aumenti o compartecipazioni delle famiglie e ovviamente sono a carico del Bilancio. Ritengo che sia bene tracciare le analisi sul quadro complessivo dei servizi e non sul singolo.
Evidenzio anche che da questo anno scolastico aggiungeremo un nuovo servizio che risolve finalmente un problema atavico legato al trasporto scolastico: grazie al servizio di trasporto didattico strutturato con fondi del GAL (misura 321) riusciremo ad accompagnare a scuola i bambini che abitano fuori dalla cinta urbana. È questo un nuovo servizio che rende il comparto della Pubblica Istruzione sempre più efficiente nel rispondere ai bisogni della popolazione a prescindere dai progetti scolastici che hanno altre ed importanti valenze educative e didattiche.
Chiudo dicendole che sono d'accordo con lei sull'intento di non voler polemizzare né di voler usare il tema "mensa scolastica" per una querelle politica. Al contempo la ringrazio ancora per la sua lettera garbata e precisa».
Di seguito la pubblichiamo per intero.
«Gentile maestra Maria, grazie per la sua lettera: mi fornisce l'occasione per chiarire alcuni aspetti. Circa la compartecipazione economica per il servizio mensa sono d'accordo con lei per quel che riguarda l'aspetto formativo ed educativo ed anche sulla opportunità di offrire il servizio al costo minore possibile per le famiglie.
Voglio anche dire che non si è fatta "una sola scelta", ma una serie di operazioni (con tagli su molti capitoli di spesa a seguito di tagli da parte dello Stato centrale affatto "leggeri") che ci hanno portato a chiudere il bilancio di quest'anno senza nessun aumento delle tasse riferito alle entrate tributarie. Il servizio mensa è sì un servizio a domanda individuale, ma la grande maggioranza rimane a carico del bilancio comunale proprio per avvalorare l'indiscusso scopo educativo di cui si è detto sopra.
Voglio inoltre precisare un dato che finora non è emerso: sta giungendo a termine la gara ad evidenza pubblica per l'affidamento del servizio di refezione scolastica con un capitolato di appalto aggiornato e con la specifica volontà di introdurre, rispetto al vecchio capitolato, migliorie nel servizio che abbiamo valutato imprescindibili quali: l'utilizzo di prodotti derivanti da filiera corta; l'introduzione di alcuni alimenti provenienti dalla produzione biologica non più a carattere discrezionale; specifici interventi di collaborazione a progetti educativi circa la corretta e sana alimentazione; l'introduzione di stoviglie biodegradabili per la consumazione dei pasti.
Quest'ultimo intervento, nella direzione della salvaguardia dell'ambiente, tema così importante e caro alla nostra comunità, è stato introdotto dopo che si era finanche valutato l'utilizzo di vere e proprie posate di acciaio e piatti in ceramica (come accaduto nelle mense scolastiche di Bari). Tuttavia, considerati i plessi e le strutture presso le quali viene erogato il servizio e i problemi organizzativi che ne sarebbero scaturiti, si è deciso di introdurre la miglioria dell'utilizzo di stoviglie biodegradabili.
Per quel che riguarda l'aumento del 20% delle tariffe c'è un aumento che in base al valore ISEE va da 4 euro (per le fasce più basse) a 14 euro al mese (per le fasce con valore ISEE superiore a 20.000 euro) per i bambini che usufruiscono di 5 pasti a settimana. L'aumento è ovviamente minore per i bambini che invece pranzano meno di 5 volte a settimana. Rimane l'agevolazione della riduzione per il secondo figlio.
Sono convinto che dinanzi alla bontà educativa del servizio nonché dinanzi alle migliorie introdotte nello stesso, le famiglie non vorranno rinunciare alla refezione che, ripeto, in grande parte è sostenuta dal Comune proprio per i valori sopra espressi. Le ricordo anche che tutti i servizi a supporto del comparto Pubblica Istruzione (assistenza specialistica, trasporto, doposcuola comunale) sono rimasti operativi senza aumenti o compartecipazioni delle famiglie e ovviamente sono a carico del Bilancio. Ritengo che sia bene tracciare le analisi sul quadro complessivo dei servizi e non sul singolo.
Evidenzio anche che da questo anno scolastico aggiungeremo un nuovo servizio che risolve finalmente un problema atavico legato al trasporto scolastico: grazie al servizio di trasporto didattico strutturato con fondi del GAL (misura 321) riusciremo ad accompagnare a scuola i bambini che abitano fuori dalla cinta urbana. È questo un nuovo servizio che rende il comparto della Pubblica Istruzione sempre più efficiente nel rispondere ai bisogni della popolazione a prescindere dai progetti scolastici che hanno altre ed importanti valenze educative e didattiche.
Chiudo dicendole che sono d'accordo con lei sull'intento di non voler polemizzare né di voler usare il tema "mensa scolastica" per una querelle politica. Al contempo la ringrazio ancora per la sua lettera garbata e precisa».