Sequestro discarica: la nota del Comune
Da Palazzo di Città: «Nulla ci è stato ancora notificato»
giovedì 5 maggio 2016
13.20
La notizia del sequestro della discarica di San Pietro Pago è rimbalzata su tutti i media regionali. Oggi l'Amministrazione comunale precisa quanto segue: «L'Amministrazione comunale precisa di aver appreso la notizia del sequestro dagli organi di stampa sui quali era riportata, testualmente, la seguente nota "La Procura di Bari ha disposto il sequestro della discarica di Giovinazzo (Bari) gestita dalla società Daneco. In particolare i sigilli sono stati apposti dal Corpo Forestale dello Stato ai lotti sui quali, a seguito di provvedimenti emergenziali, in questi anni hanno continuato ad affluire i rifiuti solidi urbani da parecchi comuni baresi, con la tecnica dei successivi sopralzi. La zona di San Pietro Pago sconta decenni di accumuli di rifiuti in cave trasformate in passato in discariche di rifiuti di ogni tipo, tra cui fanghi industriali e scorie siderurgiche che hanno provocato una evidente compromissione dell'ambiente e del paesaggio"».
La notizia nuova è che ad oggi, si legge sempre nella nota, «nulla è stato notificato ufficialmente a Palazzo di Città e che, dalla mera lettura dei comunicati stampa, parrebbe di comprendere che la vicenda giudiziaria sia scaturita da presunte illegittimità che vanno molto a ritroso nel tempo trattandosi testualmente di "decenni di accumuli di rifiuti".
In attesa di meglio comprendere gli aspetti giudiziari della vicenda e gli effetti della stessa sulla nostra comunità - chiosano gli amministratori -, nonché preoccupati per il rischio che si paventa nella nota emessa dalla Procura e riportata da Ansa e da altre testate giornalistiche, l'Amministrazione comunale si è attivata per avere quanto prima maggiori ragguagli in merito».
La notizia nuova è che ad oggi, si legge sempre nella nota, «nulla è stato notificato ufficialmente a Palazzo di Città e che, dalla mera lettura dei comunicati stampa, parrebbe di comprendere che la vicenda giudiziaria sia scaturita da presunte illegittimità che vanno molto a ritroso nel tempo trattandosi testualmente di "decenni di accumuli di rifiuti".
In attesa di meglio comprendere gli aspetti giudiziari della vicenda e gli effetti della stessa sulla nostra comunità - chiosano gli amministratori -, nonché preoccupati per il rischio che si paventa nella nota emessa dalla Procura e riportata da Ansa e da altre testate giornalistiche, l'Amministrazione comunale si è attivata per avere quanto prima maggiori ragguagli in merito».