Scuola media a indirizzo musicale: il Tar ordina l'apertura a Giovinazzo
Il Tribunale ha imposto di attivare un corso presso l'istituto Bavaro-Marconi. Accolto il ricorso della FLC Cgil
sabato 25 settembre 2021
9.09
In accoglimento di un ricorso sostenuto dalla FLC Cgil di Bari è stato imposto l'obbligo del Tribunale Amministrativo Regionale all'amministrazione scolastica periferica di aprire un corso a indirizzo musicale presso la scuola secondaria di primo grado dell'istituto comprensivo Bavaro-Marconi di Giovinazzo.
«La scuola - è scritto sul blog della Federazione Lavoratori della Conoscenza del sindacato barese - aveva seguito correttamente tutte le procedure, raccogliendo le domande delle famiglie degli studenti che chiedevano di frequentare il corso ad indirizzo musicale, ma l'amministrazione scolastica non aveva dato seguito, non riconoscendo l'attivazione delle 4 cattedre di strumento musicale per il primo anno di corso, in ragione della scarsa disponibilità di organico».
La FLC Cgil di Bari, da sempre convinta sostenitrice dell'importanza del contributo formativo per gli studenti della pratica musicale nella scuola dell'obbligo e non, ha sostenuto le famiglie che hanno deciso di ricorrere, ottenendo per i propri figli l'attivazione fin da subito delle 4 cattedre di violino, flauto, chitarra e pianoforte.
«Da troppo tempo, infatti, nella nostra provincia - continua il sindacato - molti comuni anche di medio-grandi dimensioni con una storia e una cultura musicale diffusa nei propri contesti, appaiono privi di scuole a indirizzo musicale che contribuirebbero all'educazione e all'istruzione, oltre che a rafforzare l'intera filiera della conoscenza, della pratica e della cultura musicale nel cui presidio, dalle scuole primarie ai conservatori, siamo impegnati direttamente come sindacato della conoscenza».
«Continueremo a sostenere fattivamente tutto il movimento per la diffusione della culturale e dell'istruzione musicale in tutti i contesti in cui ce ne sarà bisogno, perché le ragioni di contenimento della spesa non possono essere il motivo che impedisce a bambini e ragazzi di accedere alla pratica musicale nel contesto scolastico, alimentando sperequazioni e diseguaglianze educative che contrastiamo e che ricadono - conclude la FLC Cgil di Bari - sulle opportunità lavorative di tanti ragazzi diplomati nei nostri conservatori».
«La scuola - è scritto sul blog della Federazione Lavoratori della Conoscenza del sindacato barese - aveva seguito correttamente tutte le procedure, raccogliendo le domande delle famiglie degli studenti che chiedevano di frequentare il corso ad indirizzo musicale, ma l'amministrazione scolastica non aveva dato seguito, non riconoscendo l'attivazione delle 4 cattedre di strumento musicale per il primo anno di corso, in ragione della scarsa disponibilità di organico».
La FLC Cgil di Bari, da sempre convinta sostenitrice dell'importanza del contributo formativo per gli studenti della pratica musicale nella scuola dell'obbligo e non, ha sostenuto le famiglie che hanno deciso di ricorrere, ottenendo per i propri figli l'attivazione fin da subito delle 4 cattedre di violino, flauto, chitarra e pianoforte.
«Da troppo tempo, infatti, nella nostra provincia - continua il sindacato - molti comuni anche di medio-grandi dimensioni con una storia e una cultura musicale diffusa nei propri contesti, appaiono privi di scuole a indirizzo musicale che contribuirebbero all'educazione e all'istruzione, oltre che a rafforzare l'intera filiera della conoscenza, della pratica e della cultura musicale nel cui presidio, dalle scuole primarie ai conservatori, siamo impegnati direttamente come sindacato della conoscenza».
«Continueremo a sostenere fattivamente tutto il movimento per la diffusione della culturale e dell'istruzione musicale in tutti i contesti in cui ce ne sarà bisogno, perché le ragioni di contenimento della spesa non possono essere il motivo che impedisce a bambini e ragazzi di accedere alla pratica musicale nel contesto scolastico, alimentando sperequazioni e diseguaglianze educative che contrastiamo e che ricadono - conclude la FLC Cgil di Bari - sulle opportunità lavorative di tanti ragazzi diplomati nei nostri conservatori».