Scuola e trasporto pubblico locale, la Regione fa il punto

Emiliano: «L'obiettivo è scaglionare gli orari delle lezioni nelle secondarie e riorganizzare le corse dei mezzi»

martedì 20 ottobre 2020 8.26
Le disposizioni contenute nel nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri, firmato domenica 18 ottobre, sono state al centro della riunione convocata in videoconferenza dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano con l'obiettivo di esaminare nel dettaglio la questione del trasporto pubblico in relazione agli orari scolastici.

Hanno partecipato gli assessori uscenti alla scuola (Sebastiano Leo) e ai trasporti (Gianni Giannini), il professor Pier Luigi Lopalco (assessore alla sanità in pectore), il direttore del Dipartimento salute Vito Montanaro, la direttrice dell'Ufficio scolastico regionale Anna Maria Cammalleri, il presidente dell'Anci Puglia Domenico Vitto, il dirigente della protezione civile regionale Mario Lerario, il capo di gabinetto Claudio Stefanazzi e il capo dell'avvocatura regionale Rossana Lanza.

«Abbiamo bisogno che il mondo della scuola secondaria, alla luce delle novità introdotte dall'ultimo Dpcm, ci spieghi quali sono le linee di trasporto più affollate dagli studenti» ha comentato Emiliano. «È importante acquisire queste informazioni sentendo sindaci, personale scolastico, studenti e le loro famiglie. Si partirà da questa ricognizione per consentire da un lato all'ufficio scolastico regionale di scaglionare gli orari delle lezioni nelle scuole secondarie e dall'altro ai Comuni e alla Regione di riorganizzare le corse dei mezzi». La riunione è stata perciò riconvocata per martedì alle ore 16.

Il decreto Conte pubblicato domenica dispone fra l'altro che «per contrastare la diffusione del contagio (...) le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell'organizzazione dell'attività didattica ai sensi degli articoli 4 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999 n. 275, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l'eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l'ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9».