Scuola di impegno civile e politico: domani nuovo appuntamento

Ezio Turturro e Luigi Guastamacchia si occuperanno di storia urbanistica di Giovinazzo

giovedì 24 novembre 2016
A cura di Gianluca Battista
Torna l'appuntamento quindicinale con la Scuola di impegno civile e politico in memoria di Guglielmo Minervini, promossa dal Comitato "Per la Salute Pubblica", in collaborazione con la Fondazione Gramsci Puglia e sotto l'alto patrocinio della Città Metropolitana di Bari.

Domani pomeriggio, a partire dalle ore 18.00, la Sala Volpicella dell'Istituto Vittorio Emanuele II ospiterà un interessante relazione sulla Storia urbanistica di Giovinazzo, passando in rassegna vincoli ed opportunità in materia. A tenerla gli architetti Ezio Turturro, già dirigente dell'Ufficio Tecnico locale ed oggi al Dipartimento Area Urbanistica del Comune di Trani, e Luigi Guastamacchia, del Dipartimento Ecologia e Paesaggio della Regione Puglia.

Nel comunicato inviatoci dal Comitato "Per la Salute Pubblica" si ricorda come si tratti di «una storia con vari capitoli – dal Piano di fabbricazione al Piano regolatore – ma semplice nei suoi sviluppi. Tutta conchiusa attorno al suo punto di forza: le Acciaierie, le AFP».

Nella nota di presentazione si legge ancora: «Con la crisi e i capannoni vuoti, da tempo pieni di ruggine, anche la storia di Giovinazzo ha perso slancio. E così al modello urbano forte di company town, città disegnata attorno alla fabbrica, è subentrato nei fatti quello di suburbio: periferia rispetto ai luoghi del commercio, periferia della cultura, periferia del luogo di lavoro. Periferia oggi persino del luogo del tempo libero, a mano a mano che si è venuto perdendo anche quell'esclusiva della movida che solo fino a poco tempo fa si poteva vantare rispetto alle città viciniori».

«Ora - è l'invito degli organizzatori - dobbiamo fare i conti con un'altra idea di città, un altro disegno, progetto. Partendo proprio dalla consapevolezza delle nuove potenzialità offerte dalla nostra collocazione nell'area e nella città metropolitana, tra due aree industriali e di terziario avanzato forti, quali Bari e Molfetta. Lì stanno possibili leve, alleati e opportunità del nostro rilancio. Lì è il possibile futuro dei nostri giovani».