Scritte nel borgo antico ed a Levante: la posizione del sindaco Sollecito

Il primo cittadino: «Troppo concentrati su repressione e non su prevenzione del fenomeno»

mercoledì 2 novembre 2022 14.22
A cura di La Redazione
Dopo le foto circolate sui social network ed i nostri articoli, nelle scorse ore è stato il sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito, a tornare sugli spiacevoli eventi che hanno caratterizzato il ponte di Ognissanti a Giovinazzo. Scritte sono infatti apparse su Palazzo Vescovile, sulle sedute della rotonda di Levante ed in piazzale Aeronautica Italiana nella notte del 31 ottobre. Una notte funesta per l'intera comunità, in cui gruppetti di minori sembrano aver avuto campo libero, nonostante i divieti e le chiusure di Villa Comunale e Parco Scianatico.
Su quei fatti è dunque tornato il sindaco Sollecito che ha voluto fornire la sua chiave di lettura. Di seguito il testo completo:

«Non pubblicherò le foto dello scempio perpetrato con le bombolette spray alle pietre storiche del nostro centro storico, girano ormai da ieri. Servirebbe ad alimentare rabbia e, forse, peggio ancora: emulazione.
Siamo al lavoro per rimediare e ripulire le mura nonché per individuare i responsabili di questo gesto sconsiderato. Leggendo i vostri commenti sin dallo scorso 31 ottobre mi sono fatto l'idea che ormai siamo tutti concentrati sulla "repressione" di un fenomeno e non sulla "prevenzione" educativa.

Capite bene che "militarizzare" la città contro gli atti di vandalismo non è la soluzione: non solo perché non è possibile un dispiegamento di forze permanente che vada dalla passerella sul mare sino al parco, passando per le villette periferiche e per la villa comunale. Non è possibile anche perché si tratta quasi di delegare con facilità ad altri una questione educativa che riguarda noi in prima persona: famiglie, scuole, istituzioni.

Ognuno di noi si impegni di più per far capire al prossimo il rispetto delle regole, il valore dei beni pubblici, il pregio unico ed irripetibile del nostro patrimonio architettonico, storico, culturale o e naturale. L'indignazione che come comunità stiamo esprimendo in queste ore, deve essere "incanalata" non come sfogo o sentimento di rivalsa ma come desiderio di far conoscere alle giovani generazioni le nostre ragioni, oserei dire le ragioni del cuore, che motivano e fondano l'amore per la nostra città.
Si discuta di questo alla prima occasione utile dove vi sono adolescenti e neo diciottenni – la fascia d'età più delicata – cercando di allargare sempre più i confini del senso civico e i confini del sentimento fiero di cittadinanza che dovrebbe spingerci ad azioni nobili, grandi o piccole che siano.

Noi dal canto nostro sulle iniziative contro la povertà educativa ci lavoriamo e continueremo a lavorarci e siamo consapevoli che non sempre ogni decisione è giusta al cento per cento nel pieno rispetto del pensiero di ognuno.
Vi auguro una buona giornata e vi ricordo che oggi alle 15.30 dinanzi alla cappella del cimitero comunale ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta dal nostro vescovo in commemorazione di tutti i defunti».