Scorte di Tocilizumab dalla Cina. Un terzo alla Lombardia
Arrivate tremila fiale del farmaco per artrite reumatoide da distribuire in tutta Italia
lunedì 30 marzo 2020
Ad oggi, in tutta Italia, sono in esaurimento le scorte di di "Tocilizumab" (RoActemra), il farmaco tradizionalmente impiegato per curare l'artrite reumatoide e che ha mostrato segni di efficacia anche nel trattamento della polmonite da Coronavirus, soprattutto in Campania. Lo scorso weekend sono arrivate in Italia tremila fiale dalla Cina a rimpolpare il quantitativo presente negli ospedali italiani.
Nella seconda decade di marzo, la Roche, multinazionale farmaceutica che lo produce, aveva comunicato di volerlo cedere gratuitamente alle Regioni che ne avessero fatto richiesta.
Lo scorso 12 marzo, lo stesso governatore pugliese, Michele Emiliano, aveva reso noto che, a seguito di una videoconferenza tra i referenti regionali e alcuni delegati Roche, la Puglia avrebbe ricevuto il farmaco ( clicca qui per l'articolo di GiovinazzoViva).
Tuttavia, a seguito dell'annuncio dell'azienda, la domanda è esplosa su tutto il territorio nazionale, come riporta La Repubblica di qualche giorno fa, cosicché in breve tempo le quantità conservate in magazzino, sufficienti a coprire il fabbisogno di diversi mesi in circostanze ordinarie, stanno terminando.
La parte rimanente, però, è stata riservata agli studi sperimentali di AIFA (Agenzia italiana del farmaco), cui la Puglia partecipa con i suoi centri ospedalieri, in modo da consentire agli esperti di tracciare evidenze scientifiche e cliniche in grado di dimostrare il profilo di validità e sicurezza del Tocilizumab.
La buona riuscita del farmaco nei pazienti che ne hanno giovato, inoltre, ha fatto sì che pure gli altri Stati si interessassero al suo utilizzo, con la conseguenza che la sua disponibilità a livello globale si è attualmente ridotta. Occhio, però: il Tocilizumab non può essere somministrato a tutti i pazienti, come più volte sottolineato dai medici impegnati anche nella nostra regione nei reparti Covid-19. Alcuni, con determinate patologie, non possono usufruirne.
Per quanto concerne la situazione del nostro Paese, gli stabilimenti giapponesi e californiani, dedicati ai rifornimenti italiani, hanno incrementato la loro produzione. Per sopperire, tuttavia, all'odierna carenza, la Cina ha scelto di donare all'Italia, tramite la Croce Rossa, non solo il Tocilizumab ma anche guanti, mascherine e occhiali.
Già da sabato 28 marzo, infatti, a Roma sono state messe a disposizione tremila fiale, il cui ritiro è stato suddiviso tra le varie regioni in base alle emergenze delle terapie intensive: oltre un terzo del farmaco è stato giustamente destinato alla Lombardia. In Puglia si aspettano nuove scorte.
Nella seconda decade di marzo, la Roche, multinazionale farmaceutica che lo produce, aveva comunicato di volerlo cedere gratuitamente alle Regioni che ne avessero fatto richiesta.
Lo scorso 12 marzo, lo stesso governatore pugliese, Michele Emiliano, aveva reso noto che, a seguito di una videoconferenza tra i referenti regionali e alcuni delegati Roche, la Puglia avrebbe ricevuto il farmaco ( clicca qui per l'articolo di GiovinazzoViva).
Tuttavia, a seguito dell'annuncio dell'azienda, la domanda è esplosa su tutto il territorio nazionale, come riporta La Repubblica di qualche giorno fa, cosicché in breve tempo le quantità conservate in magazzino, sufficienti a coprire il fabbisogno di diversi mesi in circostanze ordinarie, stanno terminando.
La parte rimanente, però, è stata riservata agli studi sperimentali di AIFA (Agenzia italiana del farmaco), cui la Puglia partecipa con i suoi centri ospedalieri, in modo da consentire agli esperti di tracciare evidenze scientifiche e cliniche in grado di dimostrare il profilo di validità e sicurezza del Tocilizumab.
La buona riuscita del farmaco nei pazienti che ne hanno giovato, inoltre, ha fatto sì che pure gli altri Stati si interessassero al suo utilizzo, con la conseguenza che la sua disponibilità a livello globale si è attualmente ridotta. Occhio, però: il Tocilizumab non può essere somministrato a tutti i pazienti, come più volte sottolineato dai medici impegnati anche nella nostra regione nei reparti Covid-19. Alcuni, con determinate patologie, non possono usufruirne.
Per quanto concerne la situazione del nostro Paese, gli stabilimenti giapponesi e californiani, dedicati ai rifornimenti italiani, hanno incrementato la loro produzione. Per sopperire, tuttavia, all'odierna carenza, la Cina ha scelto di donare all'Italia, tramite la Croce Rossa, non solo il Tocilizumab ma anche guanti, mascherine e occhiali.
Già da sabato 28 marzo, infatti, a Roma sono state messe a disposizione tremila fiale, il cui ritiro è stato suddiviso tra le varie regioni in base alle emergenze delle terapie intensive: oltre un terzo del farmaco è stato giustamente destinato alla Lombardia. In Puglia si aspettano nuove scorte.