Scorpacciata di eventi con "Giovimoving"
Storie, narrazioni, in un vortice di emozioni
domenica 28 luglio 2024
17.29
Il 24 al 25 luglio ha preso il via l'evento Giovimoving, all'interno della Estate Giovinazzese 2024, programma patrocinato dall'amministrazione del Comune di Giovinazzo. Il Giovimoving si inserisce all'interno di una vasta gamma di proposte che trattano diversi aspetti sociali, culturali del territorio.
È un evento che, seguendo le orme e le strategie della pubblica amministrazione, nasce con l'intento di rendere visibile e favorire lo sviluppo di una dimensione culturale e sociale che accoglie lo sviluppo di dinamiche importanti per i bambini.
L'iniziativa prende vita dall'idea di tre realtà educative presenti sul territorio: la cooperativa sociale Antelas con Antonella Vero e Rosaria D'Ambrosio, la cooperativa Oasi Vincenziana con Bartolomeo Cosmai e Maria Teresa Vitelli e la cooperativa Felisia con Patrizia e Maddalena Iride, che grazie alla collaborazione di diverse realtà, tra le quali il Teatro Cipis di Molfetta, la Guardia Costiera di Giovinazzo, e l'sssociazione italiana Amici del Presepio, ha voluto realizzare una galoppata nel regno della fantasia, con un occhio alle questioni ambientali, per far riscoprire e rigenerare nei bambini e negli adulti, il gusto dell'ascolto e il piacere del narrare, per ridare senso e fascino alle parole dette, lette, scritte e ascoltate.
Il Giovimoving si è presentato come un appuntamento con la fantasia, con la vita e con la cultura, un omaggio al sogno e alla meraviglia a cui i bambini e le famiglie hanno partecipato con gioia ed entusiasmo. La narrazione protagonista in una esperienza comunitaria in cui le persone, come nelle piazze di un tempo, si ritrovano per scambiarsi storie e racconti.
Giovimoving si è posto come un appuntamento in cui un'intera città trasforma i suoi luoghi più suggestivi in un palcoscenico di narrazioni, in spazi narrativi dedicati all'ascolto di storie, di letture animate e di favole, una straordinaria occasione d'incontro e di spettacolo, in cui la musica delle parole e la magia delle storie possono dare inizio ad inedite possibilità di scambio e di interazione sociale ed emozionale: molti infatti credono che ascoltare storie sia la strada principe per conoscere e per aprirsi al nuovo e al diverso.
Nell'ottica di considerare il territorio come intero palcoscenico pronto per narrare storie, sensibilità, emozioni, l'evento ha coinvolto diversi spazi anche periferici, come la piazzetta don Tonino Bello, dove i bambini hanno accarezzato pagine di libri, ascoltato storie e realizzato un prato fiorito, seguendo il laboratorio di Tullet. Attraverso il metodo della macro pittura collettiva, eseguita a terra, su rotoli di carta scenica, i bambini hanno avuto la possibilità di esprimersi liberamente, semplicemente incanalando la loro immaginazione.
Una e-bike, addobbata a festa, ha condotto bambini e famiglie presso la villa comunale; infatti, sempre in una ottica di sostenibilità le storie hanno raggiunto i diversi luoghi, pedalando e rendendosi visibili agli occhi di tutti. Qui, Giulia Pettruzzella, fondatrice del Teatro Cipis, attrice ed educatrice teatrale, ha narrato la storia della Rapa Gigante; una storia animata, entusiasmante che ha reso protagonisti i bambini presenti in una dimensione ludica accattivante e coinvolgente. Durante la serata i membri dell'associazione italiana Amici del Presepio di Giovinazzo hanno presentato al pubblico numeroso gli abbracci agli alberi realizzati con la tecnica dell'uncinetto.
Filo conduttore delle due giornate è stata la sensibilizzazione di bambini e ragazzi rispetto alle tematiche della sostenibilità ambientale per aiutarli a comprendere l'importanza di prendersi cura dell'ambiente, della terra e dei nostri mari, incoraggiandoli ad abbracciare comportamenti più sostenibili, come il risparmio energetico, il riciclo e la riduzione degli sprechi. A cala Porto, era presente Giulio Scafa, comandante dell'Ufficio Locale Marittimo di Giovinazzo, che grazie anche alla presenza di una motovedetta della Capitaneria di Porto, ha spiegato ai bambini l'importanza di salvaguardare i nostri mari dalla presenza di plastiche e altri materiali inquinanti.
Attraverso un gioco attivo e stimolante, bambini e adulti, hanno avuto la possibilità di sperimentare in prima persona cosa vuol dire per gli abitanti del mare vivere in un habitat inquinato e difficile. Ed il pesce Arcobaleno, un pesce schivo in un primo momento a collaborazioni e condivisioni, è il protagonista dell'ultimo spettacolo, sempre realizzato da Giulia Petruzzella, in piazza Vittorio Emanuele II. Arcobaleno, solo e abbandonato da tutti perché incapace di condividere le sue belle scaglie colorate, impara a riconoscere i bisogni degli altri e ad aprirsi verso il pensiero altrui.
Durante questi due giorni di eventi, Giovinazzo è diventata un insolito palcoscenico di narrazioni per adulti e bambini, per offrire un inatteso itinerario narrativo a tutti coloro che amano farsi catturare dai sogni e dalle suggestioni dei racconti e delle fiabe. Immersi in questa dimensione magica possiamo pregustare e attendere con ansia una eventuale prossima edizione ricca e sempre più accattivante.
È un evento che, seguendo le orme e le strategie della pubblica amministrazione, nasce con l'intento di rendere visibile e favorire lo sviluppo di una dimensione culturale e sociale che accoglie lo sviluppo di dinamiche importanti per i bambini.
L'iniziativa prende vita dall'idea di tre realtà educative presenti sul territorio: la cooperativa sociale Antelas con Antonella Vero e Rosaria D'Ambrosio, la cooperativa Oasi Vincenziana con Bartolomeo Cosmai e Maria Teresa Vitelli e la cooperativa Felisia con Patrizia e Maddalena Iride, che grazie alla collaborazione di diverse realtà, tra le quali il Teatro Cipis di Molfetta, la Guardia Costiera di Giovinazzo, e l'sssociazione italiana Amici del Presepio, ha voluto realizzare una galoppata nel regno della fantasia, con un occhio alle questioni ambientali, per far riscoprire e rigenerare nei bambini e negli adulti, il gusto dell'ascolto e il piacere del narrare, per ridare senso e fascino alle parole dette, lette, scritte e ascoltate.
Il Giovimoving si è presentato come un appuntamento con la fantasia, con la vita e con la cultura, un omaggio al sogno e alla meraviglia a cui i bambini e le famiglie hanno partecipato con gioia ed entusiasmo. La narrazione protagonista in una esperienza comunitaria in cui le persone, come nelle piazze di un tempo, si ritrovano per scambiarsi storie e racconti.
Giovimoving si è posto come un appuntamento in cui un'intera città trasforma i suoi luoghi più suggestivi in un palcoscenico di narrazioni, in spazi narrativi dedicati all'ascolto di storie, di letture animate e di favole, una straordinaria occasione d'incontro e di spettacolo, in cui la musica delle parole e la magia delle storie possono dare inizio ad inedite possibilità di scambio e di interazione sociale ed emozionale: molti infatti credono che ascoltare storie sia la strada principe per conoscere e per aprirsi al nuovo e al diverso.
Nell'ottica di considerare il territorio come intero palcoscenico pronto per narrare storie, sensibilità, emozioni, l'evento ha coinvolto diversi spazi anche periferici, come la piazzetta don Tonino Bello, dove i bambini hanno accarezzato pagine di libri, ascoltato storie e realizzato un prato fiorito, seguendo il laboratorio di Tullet. Attraverso il metodo della macro pittura collettiva, eseguita a terra, su rotoli di carta scenica, i bambini hanno avuto la possibilità di esprimersi liberamente, semplicemente incanalando la loro immaginazione.
Una e-bike, addobbata a festa, ha condotto bambini e famiglie presso la villa comunale; infatti, sempre in una ottica di sostenibilità le storie hanno raggiunto i diversi luoghi, pedalando e rendendosi visibili agli occhi di tutti. Qui, Giulia Pettruzzella, fondatrice del Teatro Cipis, attrice ed educatrice teatrale, ha narrato la storia della Rapa Gigante; una storia animata, entusiasmante che ha reso protagonisti i bambini presenti in una dimensione ludica accattivante e coinvolgente. Durante la serata i membri dell'associazione italiana Amici del Presepio di Giovinazzo hanno presentato al pubblico numeroso gli abbracci agli alberi realizzati con la tecnica dell'uncinetto.
Filo conduttore delle due giornate è stata la sensibilizzazione di bambini e ragazzi rispetto alle tematiche della sostenibilità ambientale per aiutarli a comprendere l'importanza di prendersi cura dell'ambiente, della terra e dei nostri mari, incoraggiandoli ad abbracciare comportamenti più sostenibili, come il risparmio energetico, il riciclo e la riduzione degli sprechi. A cala Porto, era presente Giulio Scafa, comandante dell'Ufficio Locale Marittimo di Giovinazzo, che grazie anche alla presenza di una motovedetta della Capitaneria di Porto, ha spiegato ai bambini l'importanza di salvaguardare i nostri mari dalla presenza di plastiche e altri materiali inquinanti.
Attraverso un gioco attivo e stimolante, bambini e adulti, hanno avuto la possibilità di sperimentare in prima persona cosa vuol dire per gli abitanti del mare vivere in un habitat inquinato e difficile. Ed il pesce Arcobaleno, un pesce schivo in un primo momento a collaborazioni e condivisioni, è il protagonista dell'ultimo spettacolo, sempre realizzato da Giulia Petruzzella, in piazza Vittorio Emanuele II. Arcobaleno, solo e abbandonato da tutti perché incapace di condividere le sue belle scaglie colorate, impara a riconoscere i bisogni degli altri e ad aprirsi verso il pensiero altrui.
Durante questi due giorni di eventi, Giovinazzo è diventata un insolito palcoscenico di narrazioni per adulti e bambini, per offrire un inatteso itinerario narrativo a tutti coloro che amano farsi catturare dai sogni e dalle suggestioni dei racconti e delle fiabe. Immersi in questa dimensione magica possiamo pregustare e attendere con ansia una eventuale prossima edizione ricca e sempre più accattivante.